CON I COMPLIMENTI PER LA ELEZIONE AI NOVELLI UTILI IDIOTI SALENTINI / RIMPASTO, CORRENTI INTERNE ED ESTERNE, TRASFORMISMO. ECCO IL NUOVO CHE E’ AVANZATO SOTTO IL CIELO EMILIANO DI PUGLIA

| 28 Giugno 2017 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

Scissioni, passaggi da un gruppo all’ altro, riposizionamenti in vista delle attribuzioni di cariche, incarichi, deleghe, appalti, affari e lobby. Correnti, interne, che viaggiano all’ esterno, per ricondurre all’ interno. E’ la politica, Bruttezza!

Il grande mediatore Michele Emiliano, sceriffo del Pd pugliese, funzionario dirigente di partito a tempo pieno, per hhhobby alla Fantozzi presidente della Regione, al centro delle grandi manovre, che presenta il conto della sua ricetta del neo trasformismo, e rafforza le sue ambizioni di futuro leader del Pd nazionale.

Ah, e un bel rimpasto di giunta. Rimpasto…Mumble…Mumble…

Ma sì, dopo due anni dall’ elezione…Invece di affrontare i problemi, di risolvere le emergenze, tutte là, due anni dopo, a Bari in queste ore c’è fibrillazione per il rimpasto, cioè i cambi di compensazione delle poltrone: fuori uno e dentro l’ altro, questo al posto di quest’ altro, negli equilibri di potere allargati dell’ esecutivo.

Mumble…Mumble…Gli anni Sessanta, Settanta, Ottanta; la Prima Repubblica; la verifiche di maggioranza, poi il rimpasto di governo, una ‘Base’ ne perde uno, ‘Nuove Cronache’ ne perde un altro, “Forze Nuove” guadagna, gli andreottiani restano stabili…Do you remeber the MANUALE CENCELLI?

E toh, a sinistra del Pd, ci sono articoli e movimenti, in cui in queste ore stanno trasmigrando in tanti, delusi dal ‘moderatismo’ di Matteo Renzi…Un po’ come il Psiup, il Pdup, Democrazia Proletaria, il Manifesto, di quegli anni formidabili, a fare la fronda da sinistra, salvo poi in Parlamento votare sempre organici al Pci e, soprattutto, al momento delle elezioni, fare alleanze, coalizioni, organiche, per essere eletti e vincere tutti insieme.

Con Massimo D’Alema, l’ altro nuovo che è avanzato, a fare da coagulo esterno.

Michele Emiliano no, lui è rimasto dentro, il Pd, perché vuole diventarne il leader nazionale. e a ciò si dedica 24/H e fa da coagulo interno.

Le loro strade, da quando, nel 2003, a Bari, in circostanze sospette e mai chiarite, si unirono, al tempo della discesa in campo del magistrato dimissionario, da Bari si riuniscono adesso, solo apparentemente contrapposte. Sono convergenze parallele, invece, come andrebbero definite con il lessico antico.

Lui, l’ ex magistrato sempre magistrato, e ora sceriffo, si prepara e si rafforza sfruttando l’ incarico istituzionale che detiene, per costruire consenso, cioè potere, a questo solo pensa, mica a risolvere i problemi, mica ad affrontare l emergenze, che dopo due anni sono ancora tutte là.

Ha messo a punto un vero e proprio metodo, di neotrasformismo.

Il trasformismo…E qua obbiamo andare a ristudiare la Storia, l’ avevamo pure dimenticato, che cosa fosse, ma ora egli ce ne ha dato una superba riproposizione, in chiave di stringente attualità.

Allo stesso modo in cui egli stesso coagula il dissenso interno al Pd e lo ripota dentro, su tutto, farfallone della politica, col suo vasto, incredibile repertorio di trovate estemporanee, con cui fa finta di risolvere le cose, ugualmente prende con sé di tutto e di più, senza guardare da dove vengano, purché vadano con lui, rafforzino la sua quota della ditta, in attesa di sbancare.

L’ ultimo, il neo-sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, candidato del centrosinistra, autonomo e indipendente, fa ridere, lo so, pazienza, ma così era stato accreditato, che ha annunciato poche ore fa, subito dopo essere stato eletto, la sua adesione al ‘Fronte democratico’, così si chiama la corrente del Pd di Emiliano, che, dal canto suo, in una delle sue tante dichiarazioni ospitate con generosità, qui l’ intervista a Michele Foschini di “La Repubblica” di ieri, così mette i puntini sulle u: “è necessario aprirsi al confronto con gli altri partiti e soprattutto alla società civile, attraverso le liste civiche. Non esiste il partito di Emiliano e quello di Renzi. Esiste il Pd, punto e basta. Ho notato che il segretario dopo il congresso parla di meno, forse perché ha capito che la politica è una questione complessa, fatta di ascolto e mediazioni. Ora spero che studi ed esamini il modello pugliese e lo esporti anche a livello nazionale. Io mi sono offerto di occuparmi di liste civiche.
Abbiamo, penso, fatto vedere che l’onestà non è un grido, un obiettivo ma una pratica possibile. E lo stiamo facendo noi del Pd che, troppo spesso, appariamo come il partito delle lobby e dei grandi affari”.
In realtà, di liste civiche, come le chiama lui, originarie, raffazzonate, create ad hoc, dentro, e soprattutto fuori il partito, se ne occupa da tempo, son due anni e passa che fa quasi solo questo.

Ora ha gli Emiliani di Puglia, un po’ dovunque, da Lecce, a Taranto, da Nardò a Gallipoli, da Galatone, a Galatina, solamente per citare i casi più emblematici qui nel Salento, a fare il gioco suo, in prima battuta, e poi gli interessi del Pd, alla faccia del ‘civismo’ e della ‘trasversalità’: lo fanno vinere,e fanno vincere il Pd, complimenti per la elezione!

Questi Alessandro Delli Noci, già miracolato da Nichi Vendola, sedicente innovatore, fine dicitore di app che non servono a nulla, che dal futuro e libertà è trasmigrato al passato e sudditanza, che dopo il sushi con Paolo Perrone si alimenta ora con le cozze pelose di Michele Emiliano; questi Pippi Mellone, che ha confuso l’ insegnamento di Pino Rauti di ‘sfondare a sinistra’ con il suo personale ‘andare a sinistra’, e ora piatisce favori, per citare i due nomi più esposti.

Complimenti per aver fatto vincere Michele Emiliano, complimenti per aver contribuire a tenere forte e compatto, nonostante le solo appaenti divisioni, il Pd, il partito dei banchieri, degli affaristi, dei lobbysti, dei gasdotti, delle trivelle, delle monnezze e potrei continuare a lungo.

E stendiamo, per la carità, stendiamo, quel pietoso velo, su tanti altri casi meno eclatanti, comunque da accomunare nei complimenti.

Vladimiro Lenin, ai tempi suoi, rispetto al Pcus, questi ‘trasversali’ sedicenti autonomi che per il proprio tornaconto, spesso per un piatto di lenticchie di gloria, per un quarto d’ ora di celebrità, benvolendoli, e ti credo, li chiamava in privato “utili idioti”.

Non si sa come, in cuor suo, Michele Emiliano li chiami adesso.______

LA RICERCA nel nostro articolo di due giorni fa

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/06/26/gli-emiliani-di-puglia-esultano/

e nel nostro articolo seguente di oggi

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/06/28/verba-volant-sed-video-manent-diciamo-cosi-in-realta-michele-emiliano-non-ha-inventato-nulla-ha-soltanto-esasperato-la-lezione-del-suo-predecessore-ecco-cosa-diceva-nichi-vendola-sette-ann/

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

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