LE ‘ARMONIOSE CONVERGENZE’ DI PIPPI MELLONE. CON MICHELE EMILIANO, ERA CHIARO, ANCHE SE OGGI LO AMMETTE EGLI STESSO. MA ORA PURE CON LA LOREDANA CAPONE: QUESTA SI’, CHE E’ CELESTIALE ARMONIA

| 24 Agosto 2017 | 3 Comments

di Giuseppe Puppo_____”Non nascondiamo una armoniosa convergenza politica e amministrativa con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con l’assessore Loredana Capone e in generale con il percorso dell’ente regionale”.

Sta scritto proprio così, testuale, nel comunicato mandato questo pomeriggio per annunciare un ‘rimpasto’ di giunta.

(nella foto, Pippi Melone e Michele Emiliano, insieme nella cerimonia di ieri sera a Nardò per l’ intitolazione del piazzale di Boncuri alla memoria di Stefano Fumarulo ).

Ecco, allora adesso che lo dice apertis verbis egli stesso, gridandolo al mondo, come un innamorato pazzo, non sono più le nostre interpretazioni ‘cattive’, no.

Pazienza se per farsi amare, e far parte degli Emiliano boys, delle sue strategie politiche egemoniche, sia in Puglia, sia in ambito nazionale del Pd, ha dovuto, di volta in volta, dimentico del proprio ruolo istituzionale, fare il porta voti alle primarie, come l’ ultimo dei galoppini delle correnti della partitocrazia della Prima Repubblica, o, dimentico di tantissime altre cose, approvare il progetto di scempio ambientale del resort di lusso fra gli ulivi monumentali della Sarparea.

Rimane lo sconcerto senza rimedio, per tanto trasformismo storico, familismo amorale, svendita di diritti scambiati ed elemosinati come favori.

Nel ‘rimpasto’ di giunta, dopo appena un anno, saltano in tre, sostituiti con altri tre chissà in base a quali considerazioni, opportunità, oppure opportunismi.

Ufficialmente, il sindaco di Nardò, sempre nel comunicato di oggi, le spiega così: “Negli ultimi tempi ho rilevato un po’ di lentezza e amnesie nel lavoro di qualche assessore e ho deciso di procedere con gli avvicendamenti e di calibrare le deleghe”.

Amnesie?

Fra i ‘silurati’, c’è Graziano De Tuglie, il quale, invece, probabilmente, non ha dimenticato, anzi ricorda benissimo, che cosa volesse significare un tempo ‘Andare oltre’, e che cosa fosse l’ impegno contro le devastazioni del territorio.

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (3)

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  1. Lorenzo Siciliano, Pd - tramite mail ha detto:

    Stamattina, con una velocità disarmante, Mellone cambia tre Assessori
    della sua “brillante” Giunta, così come da egli definita a più riprese
    nel corso di questi mesi e che oggi per giustificarne il patetico
    rifacimento ribatezza come “lenta ed affetta da amnesie”, nei casi degli assessori defenestrati.
    Diviene Assessore Natalizio, il peggior voltagabbana che la storia di questa Città ricordi, l’uomo per tutte le stagioni politiche che pare non riesca a stare senza poltrona neppure per un giorno.
    Con lui entrano in Giunta Tollemeto e Puglia, a testimonianza dell’incredibile accentramento di potere nelle mani del
    Sindaco pro tempore e dell’estrema irrilevanza politica della sua
    maggioranza.
    Va a casa De Tuglie, l’assessore che non ha avuto il
    coraggio di mantenere ferma la sua posizione di contrarietà alla
    lottizzazione della Sarparea.
    Un valzer di poltrone raccapricciante sulle spalle dei neretini.
    Una miserabile gestione della cosa pubblica che nulla ha a che vedere con il cambiamento sbandierato e promesso in campagna elettorale, ma con il più retrogrado mantenimento dello status quo.
    Chi ha votato questa gente ha il dovere morale e civile, specie nei
    confronti dei propri figli, di prendere atto di aver commesso un errore.

  2. Cristian Casili, M5S - tramite mail ha detto:

    La convergenza politica della giunta comunale di Nardò con Emiliano e l’assessore Capone, recentemente rinsaldata con soddisfazione dal sindaco Mellone, rischia di trasformare la città neretina in una succursale politica del presidente Emiliano.
    Nardò ha già pagato il prezzo di politici che si sono interessati al nostro Comune solo come bacino elettorale, salvo poi dimenticarsi dei problemi reali dei neretini.
    Tra i tanti spicca la svendita dell’ospedale e la trasformazione di Castellino nella cloaca dei rifiuti di mezza provincia.
    Annunci spot e problemi irrisolti sono i maggiori risultati fino ad oggi del governatore Emiliano e non vorrei che dinamiche esclusivamente elettorali prendano il sopravvento sulle reali necessità dei neretini.
    Sanità e ambiente sono due temi cruciali per ogni comunità, a Nardò rappresentano due criticità annose, che confluiscono nelle questioni ancora aperte dell’ospedale di Nardò, della discarica di Castellino e dei reflui fognari.
    Tre problemi fondamentali, sulla cui risoluzione la Regione Puglia gioca un ruolo importante, che aspettano ancora di trovare una soluzione.
    La discarica di Castellino attende da anni la messa in sicurezza e la conseguente bonifica.
    Sono passati due anni da quando ho chiesto ufficialmente un impegno preciso al presidente Emiliano per stanziare 5 milioni di euro funzionali a mettere in sicurezza la discarica e tutelare la salute dei cittadini di Nardò. Intanto si continua a tergiversare sui monitoraggi e le analisi, pur sapendo che siamo di fronte a una bomba chimica pronta ad esplodere.
    La conferma si è avuta dal rilevamento di due pericolosi inquinanti cancerogeni, come l’arsenico e il nickel.
    Altro nodo irrisolto è quello del depuratore e del riutilizzo dei reflui fognari, necessità prioritaria delle nostre località rivierasche e che mi ha visto impegnato sin dall’inizio di questa legislatura.
    Non è assolutamente vero che a Nardò il progetto proposto da Aqp e dagli uffici tecnici regionali prevede lo “scarico zero” a mare. Su questo bisogna essere chiari. Certamente il recapito dei reflui negli ecofiltri è un passo avanti in direzione di un progetto più compatibile, sulla cui realizzazione ho lavorato più volte in Consiglio regionale con emendamenti e mozioni, passate poi all’unanimità, che hanno avuto come corollario il nuovo progetto per il sistema di depurazione di Nardò e che oggi ci danno la possibilità di una visione alternativa sull’effettivo utilizzo delle acque reflue.
    Tuttavia occorre implementare la rete irrigua per consentire il maggior recupero nell’irrigazione dei campi agricoli e coinvolgere gli agricoltori. In caso contrario continueremo ad assistere agli sversamenti a mare.
    Infine stiamo lavorando da tempo con i medici del territorio sulla questione dell’ex Ospedale Sambiasi. Un argomento che i cittadini sentono come priorità assoluta e sul quale occorre trovare le giuste sinergie per garantire risposte efficaci ai bisogni di salute del cittadino.
    Emiliano si interessi ai problemi concreti di Nardò, questa città ha già sentito troppe promesse mancate.

  3. Segreteria Pd Nardò - tramite mail ha detto:

    Il Sindaco Mellone con la sostituzione dei tre assessori ha
    certificato il fallimento della sua azione di governo e l’incapacità di
    dare risposte concrete ai cittadini.
    Si potrebbe dire che avevamo ragione, ma tale affermazione non ci può rincuorare in quanto gli unici a pagare dell’incompetenza del Sindaco e della sua giunta sono i cittadini di Nardò.
    Un anno perso!
    Per altro verso non sarà millantando rapporti con gli esponenti del Partito Democratico che risarcirà i cittadini per il mancato sviluppo del territorio di Nardò.
    Il PD é, e rimane, all’opposizione di questa maggioranza di governo, completamente inconcludente nell’indirizzo politico e amministrativo!
    Il Partito Democratico dialoghera’ con tutte le forze politiche e sociali seriamente interessate ad affrontare e risolvere le problematiche della cittadinanza di Nardò.
    Questo é l’unico e solo indirizzo politico del Partito Democratico.

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