LECCE VISTA DAGLI SCRITTORI CONTEMPORANEI / 1 – ERNESTO ALVINO E LA SUA “città inconsueta”

| 13 Aprile 2018 | 1 Comment

di Raffaele Polo______

Un giorno a Lecce, città inconsueta’ risale al 1971 o giù di lì.

Io credo che Ernesto Alvino avesse da tempo lo scritto (battuto a macchina, come la migliore tradizione di chi scriveva allora, in più fogli di carta sottile intervallata dalle carte copiative e magari con il nastro di inchiostro blu) nel cassetto, pronto a pubblicarlo, magari a puntate, sulla sua ‘Voce del Sud’, settimanale da lui voluto, fondato e diretto che ha caratterizzato la vita culturale di quella Lecce che affluiva in massa in Piazza Sant’Oronzo non solo ai comizi di Giorgio Almirante e Piero Sponziello, ma anche quanto parlava il monarchico Covelli…

Una Lecce certamente molto conservatrice, sempre vicina alla destra politica rappresentata da MSI e PdUM, ma anche dal PLI da cui uscirà l’onorevole Ennio Bonea.

Alvino, in questo contesto, è decisamente importante: agitatore e fervente fascista nel Ventennio, finisce poi a registrare e stigmatizzare vizi e virtù della borghesia salentina vent’anni dopo, con quel suo ineffabile ‘aplomb’ che gli consente anche memorabili recensioni cinematografiche, uniche nel loro genere, per criticare pesantemente film e cultura ufficiali, gestiti da una Sinistra che, a Lecce, diversamente da tante altre realtà italiane, fatica a trovare una propria robusta connotazione.

Del resto, nella regina del Barocco, ancora senza quotidiani (solo una pagina de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ e mezza pagina de’ Il Tempo’ sono riservate alla Cronaca di Lecce), sono Domenico Faivre al quotidiano barese e l’avvocato Capozza in quello romano che rappresentano la buona tradizione leccese in materia giornalistica.

Discorso a parte per ‘La Tribuna del Salento’ che, con l’opera di Bonea e Maglio, pone le basi per quella che sarà la prima, storica redazione de ‘Il Quotidiano’.

Di tutto questo ‘tourbillon’ visceralmente intriso di antipatie, rancori e preclusioni, rimane ben poco: e sicuramente la testimonianza più interessante, genuina e ricca di valore letterario è proprio lo smilzo libretto, stampato dalla Editrice Salentina e subito adottato dall’Ente per il Turismo leccese come guida ufficiale per la nostra città.

Sia ben chiaro: Ernesto Alvino era un ottimo giornalista, un altrettanto capace sostenitore delle proprie idee, dotato di buona cultura e di una capacità innata a coinvolgere soprattutto i più giovani che intuivano subito le sue doti e si lasciavano affascinare e guidare dalla sua figura sempre intenta a scrivere, commentare, discettare su ogni argomento. Con capacità, ironia e, talvolta, quella sferzante vis contra omnes che ha sempre trovato nei più giovani gli interlocutori più attenti.

L’operazione che Alvino effettua con questo suo scritto, è meritoria. Senza rinnegare nulla della sua formazione storico-culturale, offre uno spaccato, un quadro delizioso della cittadina barocca, utilizzando un garbo ed un tono che perfettamente riescono a tratteggiare umori, personaggi, monumenti, vicende di una città decisamente ‘inconsueta’, così allora come adesso…

Ancora oggi, leggiamo con piacere le pagine che don Ernesto (così lo chiamavamo tra noi) dedica a quella realtà di chiaroscuri che poteva esplorare dallo studio da cui si accedeva da via Visconti (ma la dicitura ’via Ernesto Alvino’ è attualmente indicata proprio sulla strada che passa davanti al suo balcone…).

Proprio da quell’osservatorio ci appare subito la Lecce inconsueta della sua storia, che cambia e cresce urbanisticamente, ma conserva sempre quel suo carattere di gentildonna decaduta ancorché fiera, orgogliosa di essere proprio così….

Ernesto Alvino ha saputo mostrarci la ‘sua’ città, facendocela conoscere ed amare.

E lo ha fatto con tanti, tantissimi scritti su quei fogli di carta semitrasparente e giallina che venivano intercalati con la carta copiativa, soprattutto con questo libro che è presente, ancora, sulle bancarelle e nei negozi degli antiquari bibliofili.

Se vi riesce, procuratevelo. E tenetelo tra le cose più care, se, come nel nostro caso, amate veramente Lecce e il Salento._____

1 – Continua______

LA RICERCA nel nostro articolo di due giorni fa

UN’ IDEA DI RAFFAELE POLO, PER I LETTORI DI leccecronaca.it

 

Category: Costume e società, Cultura, Libri

About the Author ()

Comments (1)

Trackback URL | Comments RSS Feed

  1. Valerio ha detto:

    Grazie per la segnalazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.