‘Come è stato affidato il servizio accoglienza turisti?’

| 2 Dicembre 2020 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Francesca Leone e Paola Puzzovio ci mandano il seguente comunicato______

Lo strano caso del check in point turistico al Castello Carlo V

«Ancora è un mistero perché il Comune di Lecce non voglia fornirci lumi riguardo alla determina con cui ha affidato ad “Alea”, associazione del settore extra alberghiero, il check-in point turistico del Catello Carlo V».

La richiesta di chiarimenti è quella di Francesca Leone, presidente di “Gruppo B&B Salento”, associazione regolarmente iscritta nell’albo apposito del Comune di Lecce, che ha già rivolto all’amministrazione di Palazzo Carafa la richiesta di copia della determina numero 1560, documento emesso nel luglio scorso. La domanda di visione della determina è stata inoltrata il 24 luglio, al sindaco Carlo Salvemini e all’allora suo vice, Alessandro Delli Noci.

 

«Vogliamo solo vedere chiaro – spiega Francesca Leone – su come sia stato affidato il servizio di accoglienza dei turisti, visto che sarà svolto in seno allo spazio di “Theutra”, cooperativa leccese che gestisce l’info point del Castello Carlo V. Vogliamo sapere dunque se tale società poteva affidare il servizio in questione ad “Alea”, senza un bando. Inoltre ci preme sapere perché non siano state coinvolte le altre associazioni che, come la nostra, sono impegnate nella ricettività turistica extra alberghiera; questo, nonostante si sia affermato, anche mediante la stampa, che il check-in point turistico era stato concepito sia al servizio dei visitatori, sia a beneficio dei colleghi del settore. E dunque esiste un valido motivo per cui ancora non riusciamo ad ottenere riscontro dal Comune di Lecce alla richiesta di conoscere la determina numero 1560 dell’anno in corso?».

Stesso quesito propone Paola Puzzovio, che rappresenta il settore dell’extra hotel presso Confcommercio: «Non sono mai stata convocata, né informata sull’iniziativa di creare un check in point turistico nel Castello Carlo V, pertanto chiedo chiarezza riguardo a una iniziativa che non sembra garantire pari opportunità per tutti». Puzzovio quindi solleva un altro quesito: «Per conto dell’associazione “Turismo itinerante” avevo formulato una richiesta simile a quella che è stata accolta, ma a noi fu risposto che non c’erano i presupposti per avviare l’iniziativa che oggi viene realizzata da una associazione appena costituita. E allora si impone anche un interrogativo: non era necessario un anno di attività per essere iscritti all’albo delle associazioni del Comune di Lecce? Attendiamo lumi da Palazzo Carafa».

 

Lecce, 3 dicembre 2020

Francesca Leone

Paola Puzzovio

 

 

 

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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