‘E ADESSO CURATE E RISANATE IL TERRENO!’

| 9 Maggio 2022 | 0 Comments

I GIURISTI DI “Attuare la Costituzione” CONTRO IL MINISTERO DELL’AMBIENTE A DIFESA DEGLI ULIVI DEL SALENTO

(g.p.) ______  Due giorni fa, il ricorso al Tar di Bari, che ha bloccato le eradicazioni degli ulivi millenari a Ostuni.

Arriva oggi un’altra notizia sul fronte giudiziario a difesa degli ulivi secolari del Salento.

Si tratta di un’iniziativa di ancora più ampia portata che – è proprio il caso di dirlo – va alle radici della questione,  un’ azione popolare, così viene denominata, la cui prima udienza si terrà lunedì 16 maggio 2022, per favorire il ripristino del danno ambientale causato al territorio pugliese.

E’ stata studiata e predisposta dal professor Paolo Maddalena (nella foto), 86 anni, di Napoli, giudice emerito della Corte Costituzionale, e dai giuristi dell’Associazione “Attuare la Costituzione”.

Per aderire, si può scrivere alla mail: attuarecostituzione@gmail.com

 

Di che cosa si tratti in pratica ce lo spiega il vicepresidente Emanuele Petracca, che parte da alcune fondamentali considerazioni.

 

La geografia della Puglia rischia di essere stravolta dalle modalità di gestione della cosiddetta “emergenza Xylella” e, in particolare, dalle misure adottate per la lotta alla Xylella che trattano gli alberi come oggetti e il territorio alla stregua di un “contenitore” dal quale “rimuovere” gli elementi indesiderati, senza considerare le relazioni delle piante con il resto dell’ecosistema e della società.

Attestata la mancanza di correlazione fra disseccamento e Xylella, posto che la principale causa del disseccamento è da rintracciare nello stato di salute della pianta e, dunque, del suolo, considerato l’utilizzo di pesticidi utilizzati in campi sperimentali e di erbicidi impiegati in quantità esorbitanti rispetto ai trend attesi (come attestano i dati ISTAT sulla distribuzione dei prodotti fitosanitari), con il professor Paolo Maddalena abbiamo predisposto un’azione che punti a favorire il ripristino del danno ambientale causato al territorio pugliese.

Questa azione si basa sulla previsione del codice dell’ambiente del decreto legilativo  152/2006, che, mediante gli articoli 309 e seguenti, offre un mezzo risolutivo attraverso il quale è possibile richiedere – in caso di mancata attivazione in via locale – allo Stato, per mezzo del Ministero dell’Ambiente, attesa la gravità della situazione, il ristabilimento di ciò che è stato provocato fino ad adesso mediante il rimedio giuridico dell’esecuzione in forma specifica.

 

Questo istituto permette attraverso un ordine del Giudice di intimare e costringere il referente previsto dal Codice dell’Ambiente, cioè il Ministero, a dover compiere tutti quegli atti o piuttosto, a riprodurre gli effetti del ripristino della situazione antecedente al danno; in particolare, cioè a tener conto di tutti quegli adempimenti necessari affinché si vada verso la direzione che conduce al ripristino della funzionalità del suolo e al controllo del disseccamento aumentando, al contempo, la resilienza delle piante e dell’ambiente circostante.

Allo scopo l’azione è stata corroborata da una perizia collegiale interdisciplinare a firma del professore Marco Nuti, del professor Giusto Giovannetti, del dottor Marco Scortichini, del dottor  Giovanni Pergolese, del dottor Michele Saracino e del dottor Giorgio Doveri.

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L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 15 settembre 2020

LA XYLELLA? “Una scusa per le loro speculazioni, una cosa che non esiste, perché si trattava solo di inquinamento dei terreni”. PAOLO MADDALENA DA’ RAGIONE AI TANTI CHE SI SONO BATTUTI CONTRO LA TRUFFA, NONOSTANTE INSULTI ED EMARGINAZIONE. LA VERITA’ STA VENENDO FUORI. ORA I RICORSI DAVANTI AL GIUDICE NELL’INTERESSE DEI PUGLIESI

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LA RICERCA nel nostro ultimo articolo sulla questione del 7 maggio scorso

XYLELLA, IMPORTANTI NOVITA’

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica

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