DIARIO DEL GIORNO / DOMENICA 11 FEBBRAIO 2024

| 11 Febbraio 2024 | 0 Comments

Buongiorno!

Oggi è domenica 11 febbraio 2024.

La Chiesa ricorda la Beata Vergine di Lourdes, nell’ anniversario della prima apparizione a Bernadette Soubirous nel 1858.

DOMENICA DI CARNEVALE 2024: 11 FEBBRAIO

MARTEDÌ GRASSO: 13 FEBBRAIO

MERCOLEDÌ DELLE CENERI: 14 FEBBRAIO

E’ l’ultima, e dunque la principale, domenica del Carnevale 2023, in tutta Italia sono in programma tantissime manifestazioni ed iniziative.

Nell’ antica Grecia era questo il giorno e in generale il periodo del culto di Dioniso.

Nelle cerimonie che si celebravano in svariate zone, le baccanti (chiamate anche menadi, lene, tiadi o bassaridi) ne invocavano e cantavano la presenza e, anche per mezzo di maschere, riproducevano ritualmente il mitico corteo dionisiaco di sileni, satiri e ninfe.

Si identificavano con il dio e ne acquisivano il “furore”, inteso come stato d’invasamento divino: scopo del rito era quello di ricordare le vicende mitologiche di Dioniso; erano incoronate da frasche di alloro, tralci di vite e pampini, e cinte da pelli di animali selvatici, e reggevano il tirso, una verga appesantita a un’estremità da una pigna che ne rendeva instabili i movimenti; gli uomini erano invece camuffati da satiri (vi partecipavano anche gli schiavi). Ebbro di vino, il corteo, chiamato tiaso, si abbandonava alla vorticosa suggestione musicale del ditirambo, lirica corale e danza ritmica ossessiva ed estatica. Un rito particolarmente violento e brutale era lo Sparagmòs (in greco σπαραγμός) che consisteva nel dilaniare a mani nude degli animali allo scopo di mangiarne le carni crude. E tale rito è persino descritto nelle Baccanti di Euripide.

Nei rituali dionisiaci venivano stravolte le strutture logiche, morali e sociali del mondo abituale. Il filosofo Friedrich Nietzsche, ne La nascita della tragedia, affermò che la potenza dionisiaca induceva in uno stato di estasi ed ebbrezza infrangendo il cosiddetto “principio di individuazione”, ossia il rivestimento soggettivo di ciascun individuo, e riconciliava l’essere umano con la natura in uno stato superiore di armonia universale che abbatteva convenzioni e divisioni sociali stabilite arbitrariamente dall’uomo.

Nietzsche sosteneva che la vita stessa, come principio che anima i viventi, è istinto, sensualità, caos e irrazionalità, e per questo non poté che vedere in Dioniso la perfetta metafora dell’esistenza: ciò che infonde vita nelle arterie del mondo è infatti una fonte primeva e misteriosa che fluttua caotica nel corpo e nello spirito, è la tempesta primigenia del cosmo in eterno mutamento.

L’ 11 febbraio 1929 furono firmati i così detti ‘Patti Lateranensi’, grazie ai quali per la prima volta dall’Unità furono stabilite regolari relazioni bilaterali tra Italia e Santa Sede.

Presero il nome del palazzo di San Giovanni in Laterano in cui avvenne la firma degli accordi, che furono negoziati tra il cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e il primo ministro Benito Mussolini per conto del Regno d’Italia.

Furono rivisti e riformulati nel 1984.

Proverbio salentino: LU FUECU A DU CATE FACE CCHIU DANNU
Il fuoco dove cade fa più danno.
L’amico ti può consigliare di andare via da un posto che sta diventando pericoloso, ma se tu non ti vuoi spostare l’amico può solo citarti il proverbio di cui sopra.
Come dire: a me spiace perché mi sei amico, ma il danno maggiore viene fatto a te.

Category: Costume e società

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