IL DDL ZAN CACCIATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA NELL’OTTOBRE 2021 RIENTRA ADESSO DALLA FINESTRA DI PALAZZO CARAFA CON LE AMMINISTRATIVE LECCESI. PURE LA POLI BORTONE FIRMA LA SUA ISCRIZIONE ALLA COMUNITA’ LGBTQIA+

| 4 Giugno 2024 | 3 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Salento Pride ci manda il seguente cominicato. ______  

In data 03/06/2024 presso il Bar Astoria in Lecce si è tenuto l’incontro organizzato da Salento Pride con i

Candidati e le Candidate alla carica di Sindaco e Consigliere Comunale per Elezioni Amministrative 2024

moderato dal giornalista Danilo Lupo.

Nell’incontro si chiedeva ai candidati e alle candidate la sottoscrizione di un memorandum in dieci punti per un’azione politica in chiave antidiscriminatoria con particolare attenzione al fenomeno discriminatorio fondato sull’orientamento sessuale e identità di genere.

Sono intervenuti tutti i candidati alla carica di Sindaco: Adriana Poli Bortone, Carlo Salvemini, Alberto Siculella e Agostino Ciucci.

I candidati Adriana Poli Bortone, Carlo Salvemini e Alberto Siculella hanno sottoscritto il memorandum, invece Agostino Ciucci non ha sottoscritto.

Sono intervenuti i candidati Consiglieri: Enrico Bove, Adriana De Mitri, Carlo De Mitri, Manfredi “Dino” De

Pascalis, Eleonora “Claudia” Stomeo, Sergio Martella, Daniela D’Anna, Massimo Barbano, Ilaria Ulgharaita

I candidati consiglieri che hanno sottoscritto il documento sono stati: Marco Bello e Eleonora “Claudia”

Stomeo (Riformisti), Adriana De Mitri e Ilaria Ulgharaita (Lecce Città Giusta), Manfredi “Dino” De Pascalis

(M5S), Andrea Guido (FdI), Paolo Quarta, Carlo De Mitri, Virginia Meo, Fernando Caracciolo, Antonio

Scarnera e Maria Ancora (Lecce Città Pubblica), Nicola Bredice (lista Aria), Vincenza Villani Miglietta

(Sveglia), Simona Blago (io Sud), Enrico Bove (avanti Lecce).

I candidati Consiglieri Sergio Martella, Daniela D’Anna e Massimo Barbano (Diritti e Civiltà per Lecce), pur

essendo intervenuti non hanno sottoscritto il memorandum.

Salento Pride esprime profonda soddisfazione per la partecipazione raggiunta, e si augura che sui temi oggi affrontati l’attenzione delle forze politiche resti sempre vigile e proattiva e invita tutta la cittadinanza al Salento Pride che si terrà il 6 luglio 2024 ore 16.00 partenza da P.zza S. Oronzo.

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Il memorandum

Elezioni Amministrative 2024: dieci punti per un’azione politica in chiave antidiscriminatoria

In questi giorni si sta svolgendo la campagna elettorale per le elezioni amministrative 8-9 giugno 2024.

Chiediamo alle persone candidate di sottoscrivere il nostro memorandum of understanding in 10 punti per meglio dirigere l’azione politica in chiave antidiscriminatoria con particolare attenzione al fenomeno discriminatorio fondato sull’orientamento sessuale e identità di genere.

Chiediamo alle forze politiche, e a tutte le persone direttamente coinvolte nella campagna elettorale, unimpegno a garantire, promuovere e tutelare il diritto all’uguaglianza, a riconoscere ed affermare i principi e le relazioni di solidarietà, a combattere contro ogni forma di violenza e discriminazione, a promuovere la tutela dei diritti umani, civili e di cittadinanza di ogni persona, la visibilità e la piena partecipazione alla vita sociale e civile dell’intera Comunità LGBTQIA+ anche attraverso i seguenti punti:

1. Utilizzare un linguaggio rispettoso di tutte le persone, con prese di posizione chiare contro le discriminazioni, i discorsi e i crimini d’odio evitando l’utilizzo di espressioni offensive, nonché linguaggi discriminatori o d’incitamento all’odio verso persone o gruppi sulla base di caratteristiche somatiche, etniche, religiose, sessuali, di genere, di orientamento sessuale e d’identità di genere, di salute, che vivono con disabilità o di ogni altra caratteristica personale.

2. Promuovere percorsi formativi sul contenuto della normativa antidiscriminatoria rivolti alle persone impiegate negli uffici amministrativi e alle forze dell’ordine municipali con l’obbiettivo di condividere lessici e pratiche per favorire la prevenzione dell’omolesbobitransafobia e di ogni altra forma di discriminazione;

3. Istituire e potenziare, qualora di competenza, sportelli gratuiti di supporto counselling, psicologico epsicoterapeutico, CAD (Centri AntiDiscriminazione) e CAV (Centri Antiviolenza) debitamente formati con il supporto del Terzo Settore per accogliere persone della Comunità (soprattutto le persone over 50), e la creazione di un osservatorio che raccolga studi e dati sulle varie declinazioni delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere;

4. Garantire l’accessibilità dei luoghi per tutte le soggettività, attraverso spazi urbani, mezzi di trasportopubblici, uffici pubblici e privati accessibili a ogni persona, con dignità e autonomia. Anche con riferimento alla tematica della neurodivergenza, chiedendo la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni e l’adeguamento dei luoghi pubblici e aperti al pubblico, luoghi c.d. “attivanti”, in modo da facilitare l’accesso a tutte le persone.

5. Impegnarsi nella distribuzione degli incarichi e nell’affidamento dei compiti, anche istituzionali, laddove sussista una facoltà di scelta e sia possibile, a tenere in conto, a parità di condizioni di accesso, la rappresentanza di persone che corrono il rischio di essere vittime di marginalità e discriminazione;

6. Prevedere e formalizzare, nei contratti con fornitori ed utilizzatori di beni e servizi, a favore o dalla pubblica amministrazione, clausole antidiscriminatorie che richiedano l’adozione e il rispetto di codici etici, o di strumenti analoghi, che stabiliscano il principio del contrasto ad ogni forma di discriminazione anche legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere ed un comportamento proattivo per la loro effettiva applicazione;

7. Sostenere, anche finanziariamente, la celebrazione di ogni occasione utile al contrasto alle discriminazioni;

ad esempio: a) il patrocinio e il sostegno al Pride e alle proposte culturali dirette alla valorizzazione dellapluralità di immaginari e rappresentazioni che favoriscano buone pratiche per la Comunità LGBTQIA+; b) l’adesione alle giornate contro l’omolesbobitransafobia e la violenza di genere; c) la promozione delle giornatein favore dell’accessibilità e la memoria.

8. Riconoscere il diritto all’utilizzo di un nome di elezione sui tesserini identificativi e nei documenti internialla pubblica amministrazione; a promuovere l’inclusione delle persone non binary e non conforming; adeguare tutti i servizi accessori agli spazi comunali pubblici, come ad esempio i bagni, al modello genderless;

9. Adottare un regolamento per la concessione di spazi pubblici comunali, sottoposti alla gestione diretta ovvero alla gestione di terzi, ad associazioni ed enti che si impegnino nel contrasto al fascismo e ad ogni tipo di discriminazione;

10. Promuovere e sostenere il turismo rainbow di ogni età su eventi, arte, cultura, socializzazione e salute.

Sottoscrivere questo documento implica l’autorizzazione a darne pubblica comunicazione e il conseguente impegno a curarne la realizzazione.

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica

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Comments (3)

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  1. Franca ha detto:

    In altre parole a questa minoranza andrebbero riconosciuti tutti una serie di privilegi che alle altre minoranze e alla stessa maggioranza non viene riconosciuta.

  2. Agostino ha detto:

    Un evento moderato da Danilo Lupo. Ora al di là dei gusti sessualità di Lupo che ci intetessano molto poco, questo signore che di mestiere fa il giornalista commentando l’eliminazione di una donna da parte di due sicari della Sacra Corona, quando i due si acvorsero che la donna portava con sé un neonato uno dei due prese il bambino è lo lancio contro il muro, e il Lupo concluse, vado a memoria:”secondo un rituale tipico dei fascisti”. Ora non so dove il Lupo abbia letto simili oscenità, non certo su libri di storia che per quanto di parte non arrivano a tanto. Ora questo è il moderatore, per cui se tanto mi da tanto…

  3. Agostino ha detto:

    Un evento moderato da Danilo Lupo. Ora al di là dei gusti sessualità di Lupo che ci intetessano molto poco, questo signore che di mestiere fa il giornalista commentando l’eliminazione di una donna da parte di due sicari della Sacra Corona,racconta il fatto in questa maniera. Quando i due si accorsero che la donna portava con sé un neonato uno dei due, su suggerimento dell’altro prese il bambino è lo lanció contro il muro, e il Lupo concluse, vado a memoria:”secondo un comportamento tipicamente fascista”. Ora non so dove il Lupo abbia letto simili oscenità, non certo su libri di storia che per quanto di parte non arrivano a tanto. Ora se questo signore a cui è stato affidato il compito di moderare, non oso immaginare cosa potrebbe dire chi invece ha il compito di “estremizzare”.

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