SE CADONO GLI ALBERI… BISOGNA CHIEDERSI PERCHE’ E CHE COSA FARE

| 9 Dicembre 2024 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano di Lecce ci manda il seguente comunicato (nella foto sopra, piazza Santa Rosa; nella foto sotto, via Pistoia) ________

Gli alberi a Lecce ci stanno dando dei chiari segnali. 

Come abbiamo potuto constatare in tre episodi molto ravvicinati di questi giorni, in occasione o subito dopo forti piogge,  tre alberi adulti sono crollati all’improvviso.

In due casi si è trattato di pini, nel terzo di un albero di falso pepe. La narrazione corrente vuole che gli alberi adulti cadano in quanto, di per sé, pericolosi, soprattutto se si tratta di pini.

Il mattino seguente la caduta del primo pino, infatti,  l’amministrazione ha deciso “ex abrupto” di segarne altri 4 nelle immediate vicinanze, forse per dare un segnale rassicurante ai cittadini preoccupati.

Evidentemente i chiari segnali che gli alberi stanno lanciando sono stati fraintesi; l’amministratore continua a rincorrere l’emergenza, rinunciando ad adottare un approccio di sistema invece che di pancia. 

Perché un albero in buone condizioni vegetative dovrebbe cadere? Un albero cade quando, anche a dispetto delle sue apparenze, non è più in salute, quasi sempre per danni alle radici o al colletto.

Questo emerge dall’ispezione della zolla e del sito dell’albero caduto, come nel caso del falso pepe di via Pistoia, dove la zolla radicale ribaltata mostra problemi alle radici riconducibili all’allevamento scorretto in vivaio: radici che continuano a “girare in tondo” invece di espandersi e approfondirsi, segno di permanenza eccessiva in vasi di dimensione troppo ridotta.

A questo si sommano probabili criticità dell’ambiente urbano “selvaggio”, comprendenti lavori stradali eseguiti troppo vicino a grandi radici (ben evidenti in foto).

Un monitoraggio periodico delle alberature cittadine, realizzato da personale con specifica competenza, può tuttavia individuare per tempo i segnali di sofferenza.

Allora le domande giuste da porsi sono: chi e con quale criterio sceglie gli alberi in vivaio? chi supervisiona gli scavi nei pressi degli alberi? chi monitora tempestivamente gli eventuali problemi di stabilità delle piante cittadine?

Per fare dormire sonni tranquilli sia ai funzionari pubblici che ai cittadini, comprensibilmente allarmati che un albero possa cadere sulla propria auto o peggio sulla propria testa, non sarà sufficiente dare l’esempio di polso fermo, con abbattimenti sommari di alberi o con l’azzeramento di determinate specie arboree, in una sorta di “pulizia etnica vegetale”. E non basta neanche più mettere a dimora e far attecchire nuovi esemplari.

Questi cedimenti arborei, a saperli leggere, ci dicono che occorre aver cura dell‘intero processo di sviluppo dell’albero in città, dalla scelta in vivaio fino al suo, eventuale, abbattimento.

Pur consapevoli delle difficoltà che la gestione di un patrimonio arboreo cosi vasto, ma trascurato e martoriato negli anni, può comportare, non c’è altra strada da seguire che quella del monitoraggio e della cura continua di alberi e piante, indispensabili baluardi di salute e di mitigazione climatica; tale obiettivo è realizzabile attraverso la creazione di un’unica cabina di regia, un Ufficio Unico del Verde CON COMPETENZE SPECIFICHE IN ARBORICOLTURA URBANA che coordini l’operato degli altri uffici amministrativi quando la loro azione va ad interessare il verde cittadino.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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