IL PRANZO DELLA DOMENICA / A CASA DI LOREDANA RUFFILLI PURE IL TEMPO DI UN RIPASSINO VELOCE DI FRANCESE
di Raffaele Polo ___________
È una diffusa tradizione para-scolastica che vuole la professoressa di francese elegante e signorile ma chissà perché particolarmente inflessibile e molto severa con gli alunni…
Siamo qui, a Squinzano, a verificarlo a casa di Loredana Ruffilli che, per la verità, non è solo una professoressa di lingue, ma è nota autrice di romanzi (ne ha pubblicati nove, sino ad oggi… Per tutti, ricordiamo ‘Quella carezza della sera’).
«É doverosa una premessa», ci dice mentre ci accompagna in giro per la sua casa che non esitiamo a definire accogliente, morbida, con luci calde e musica soffusa.
«I miei menù sono regolarizzati dalla stagione in corso: così, se siamo in inverno ai miei ospiti non mancano i tortellini in brodo, la tacchinella ripiena e la crostata di mele; insomma una testimonianza della cucina emiliana… D’estate, invece, è giocoforza frequentare la cucina meridionale e salentina e allora ecco sulla tavola linguine alle vongole, tubettini alla cernia, involtini di pesce spada al finocchietto, frittura di paranza, biancomangiare…»
«Pensavamo a prodotti della cucina francese…» ci viene da scherzare. Ma il profumo che proviene dalla tavola imbandita, tronca qualsiasi superflua considerazione.
Ci annusa intanto con diffidenza un bell’esemplare di gatto che ci guarda con sufficienza:
«Si chiama Mimia, ha 14 anni, è il nostro grande amore» ci rivela la prof che non si fa pregare più di tanto, si siede e ci riassume in breve la sua vita. Sembra proprio di assistere ad una sua lezione: precisa, incisiva, coinvolgente…
«Insegno da 40 anni la lingua francese e lo faccio con la stessa passione del primo giorno: poi, oltre alla scrittura, mi piace disegnare, cantare (ho studiato canto per quattordini anni), mi occupo di arredamento, vintage e, naturalmente, leggo moltissimo… Ho due nipotine meravigliose: Carlotta quattro anni e mezzo e Caterina sette mesi. Le adoro!»
«Professoressa, le confessiamo che ci ha sorpreso. Noi eravamo rimasti a scuola, all’ora di francese sempre irta di difficoltà e alle insegnanti sempre un po’ burbere e con la puzza al naso. In un attimo, lei ha distrutto questi gratuiti clichés…»
Loredana sorride: «Bravo, vedo che ti ricordi ancora qualcosa, il plurale di cliché, ad esempio. Ma tutto è pronto, buon appetito. Anzi, per rimanere in tema, bon appétit!»
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Category: Costume e società, Cultura
Che bellissima tavola imbandita. Complimenti…