L’EFFETTO ‘WIN WIN’. ALBERTO RAFFAELLI SPIEGA QUANTO SIANO IMPORTANTI I SOCIAL PER LA LETTURA E LA CULTURA

| 16 Luglio 2025 | 0 Comments

di Cristina Pipoli __________

”Una volta il prestigio per così dire sociale lo aveva chi sapeva narrare attorno ai “falò”, oggi è prerogativa di chi sa fare più cose, anche pratiche, possibilmente in maniera creativa: potrebbe essere una definizione del concetto di competenza”.

Alberto Raffaelli di professione insegnante, che da Roma (e più precisamente dal quartiere di Montesacro) ha fondato con alcuni colleghi il gruppo su fb nel 2018 e la community Facebook “Segnalazioni Letterarie”

https://www.face-book.com/groups/segnalazioniletterarie/?ref=bookmarks

Recentemente il gruppo culturale, ha oltrepassato quota 41.000 membri: un traguardo importante per una tra le realtà social-letterarie più frequentate d’Italia, con oltre un centinaio di post al giorno. Cresce pure su Instagram, dove le ‘live’ con gli scrittori – fulcro di Segnalazioni Letterarie – attirano molti riscontri.

Lo abbiamo rivolto alcune domande, ecco le sue risposte.

Ammiro di Alberto la sua voglia di coltiva curiosità. Chi ha interessi, ha sempre la mente aperta; prendere esempio da lui significa dirigersi verso nuove conoscenze e esperienze. E’ bello poter intervistare chi ha un’intelligenza stimolante come la sua.

D- Come fa a dividersi tra insegnante e presentatore di autori?                                   

R- “Si tratta di momenti dell’esistenza complementari per me: diciamo che per quanto riguarda il mio lavoro “ufficiale” posso godere di una situazione logistica abbastanza agevolata, il che mi consente per una parte del mio tempo di dedicarmi ai libri e alle iniziative altrui. Ma per rispondere a una domanda come questa è fondamentale ribadire come gran parte del merito del successo di Segnalazioni Letterarie risieda nella collaborazione costante dei suoi membri e delle persone che la utilizzano. Si tratta di un effetto ‘win win’ (vincere) che fa crescere la community, nel contempo dando visibilità a chi ne parte e le gira attorno. L’insegnamento vero non trasmette solo informazioni, ma vivacizza la fantasia, permette di aprire la mente delle future generazioni a nuove prospettive. Bisogna saper invogliare le letture, quelle che educare e allo stesso tempo coinvolgere.  Chi educa, ispira gli studenti, questo è un compito fondamentale per chi educa”.

 

D- Quando insegna ai ragazzi riesce a spiegare l’importanza della lettura?                 

R- “Sì, adottando delle strategie accattivanti che facciano capire ai ragazzi il valore delle storie e del racconto come parte di attributi finalizzati ad accrescere le loro personalità e potenzialità. Non serve tanto imporre agli alunni la lettura con autorevolezza, quanto fargli comprendere che leggendo e scoprendo le cose tramite i libri anche le loro attività consuete di tutti i giorni (dallo chattare con gli amici ai videogiochi, alle stesse attività sportive) possono trarne ricavo”.

D- Vive a Roma, per lei la Magica che cos’è?                                                               

R- “Una squadra di calcio…Tornando seri, se ci si riferisce alla città è un luogo incantevole e complesso, una metropoli afflitta da problemi atavici e irrisolti ma che in qualche modo noi residenti stiamo cercando di imparare a bypassare: è noto del resto come dai problemi e dalle crisi nascano le opportunità. Più nel dettaglio, la Città Eterna è ormai un insieme di tante realtà, che forse proprio dalla ‘slabbratura’ trovano una propria misura di convivenza e valorizzazione: molte ‘realtà locali urbane’, ognuna delle quali dotata di identità crescente, in cui i cittadini vivono le proprie esperienze, a cominciare da quelle culturali. La Roma dei politici, dei turisti e dello stesso Vaticano è solo una parte di questo puzzle: almeno, dal punto di vista dei residenti”.

D- È orgoglioso di essere romano?                                                                                    

R- “Sì quando vedo la straordinaria bellezza e le potenzialità di questo luogo unico al mondo, centro di una civiltà plurimillenaria. No quando i Romani esagerano nel loro tratto idiomatico, credendosi il centro del mondo e cadendo invece spesso nel ridicolo e nell’irrisione altrui”.

   

D- Il suo gruppo Segnalazioni Letterarie sta crescendo a dismisura. Come se lo spiga?                          

R- “Abbiamo appena superato quota 41.000 membri su Facebook, la nostra casa madre. Per i video abbiamo parecchi riscontri anche su Instagram, che del resto è il social più deputato a questo tipo di contenuti: anche lì siamo sempre più seguiti. L’aumento di aderenti è dato dal passaparola e dalla capacità di intercettare un’esigenza diffusa, quella di esprimersi e fare conoscere i propri libri e le proprie iniziative. Facebook ha ingrandito l’importanza dei gruppi nella creazione di molte aggregazioni.

Oggi è la nuova mission di questo social network, che se usato in maniera pedagogica, consente ai gruppi noti di avere successo, consente interazione positiva, implica al meglio l’unione di intenti, crescono le efficienze. I lati positivi di queste realtà è che le persone iniziano a essere notate da importanti aziende o professionisti”.

D- Ha altri interessi che coltiva nella vita di tutti i giorni?                                          

R- “Diversi, certo. Ad esempio il calcio, fenomeno ormai anch’esso dalle sempre maggiori implicazioni: oltre che sportive, pure sociali, economiche, antropologiche. Talvolta le discussioni sui media che riguardano questo sport – ma il discorso si potrebbe estendere ad altre discipline agonistiche – paiono non solo più appassionate, ma persino più ‘competenti’ di quelle incentrate su altri ambiti ben più accreditati”.

Category: Costume e società, Eventi

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.