NOVITA’ DISCOGRAFICHE / “Summer Fun – Music for Hotels Vol.2”: RIVOLUZIONARIO
di Roberto Molle ____________
Dicembre 1983, Rockerilla n. 40: un articolo titolato “Psychic Tv” a firma di un certo Vittore Baroni mi apriva a mondi fino ad allora sconosciuti.
Si raccontava di una band molto sui generis, fino a quel punto identificata come “Throbbing Gristle” (diciamo per brevità che “faceva” musica industrial…) da poco trasmutata in “Psychic Tv”, il cui leader Genesis P-Orridge (scomparso nel 2020) è stato uno degli artisti più geniali del rock.
A poco più di vent’anni avevo, con furia iconoclasta mandato al macero intere annate del “Ciao 2001”, rivista troppo avvitata su folk, progressive e classic rock e scelto di informarmi attraverso altre, all’epoca più specializzate e innovative (“Rockerilla e “Mucchio selvaggio” erano tra queste) che si occupavano della musica che ascoltavo in quel periodo (post-punk, dark, industrial, combat-rock).
Vittore Baroni qualche anno più di me, all’epoca nella redazione di Rockerilla, scriveva in modo “poco” convenzionale di musica “non” convenzionale. Mi affascinava: geniale, cervellotico, capace di scovare la bellezza nei meandri più nascosti di un’opera musicale e più in generale di un’opera d’arte. La scrittura di Vittore è stata sempre intorno a me, la sua rubrica “Cabinet of curiosities” su Blow Up è quella che insieme a “La singolare miscela di Bert” (di Riccardo Bertoncelli) mi stimolano a sfogliare ancora una rivista musicale.
Perché tanto parlare di Vittore Baroni?
Perché Vittore è lui stesso argomento di creazione artistica e musicale. Toscano (di Forte dei Marmi), oltre a essere da tantissimi anni un critico musicale è anche musicista, “creativo” di mailing art, agitatore culturale, curatore di mostre e studioso di controculture. Ha “suonato” come Vittore Baroni ma anche con pseudonimi come: A086, Abstemious, Youth, Kibbo Kift, Lieutenant Murnau e Unit 02. Last but no least, da una trentina d’anni è uno dei musicisti della band “aliena” Le forbici di Manitù.
Appena l’anno scorso Vittore, a capo con la sua famiglia dagli anni Sessanta dell’Hotel Acapulco di Forte dei Marmi, aveva coinvolto sedici musicisti in un progetto sonoro chiamato “Music for Hotels Vol.1”. Il titolo evocativo arrivava direttamente da quel “Fun in Acapulco” (film con Elvis). La musica doveva essere quella mandata in sottofondo nelle varie aree dell’hotel. Il risultato fu una scaletta ambient soprattutto nella prima parte e con variazioni wave, funky soffuso e pop-jazz morbido nella seconda.
Da poco meno di un mese è arrivata una seconda compilation: “Summer Fun – Music for Hotels Vol.2”. Venti cover di brani noti e meno noti dedicati all’estate affidati a musicisti abbastanza in linea con la filosofia dell’ideatore del progetto.
Si parte con “Summer Fun”, vibrante inno alle vacanze dopo la scuola. Una versione, rispetto all’originale dei Barracudas, più trascinante e “colorata” a opera proprio di “Le forbici di Manitù”.
Il magnetismo pulsante di “California Sun” dei Ramones è convogliato dentro una versionesurf- vintage di Lisa Beat and The Liars. In sequenza “Tipi da spiaggia” di Johhny Dorelly strapazzata a suon di swing dagli inossidabili Little Taver & His Crazy Alligators; al quarto posto in scaletta “Estate all’italiana”, mutuata da Andrea Tich da “Jambo Bwana”, un successo pop degli anni Ottanta. Continuando è la volta di “Summertime Blues”, da Eddie Cochran a Lodovico Ellena & Granesh Blues Band il passo non è proprio breve e l’italiano smorza un po’ di pathos ma il pezzo non è male. Il livello si alza con “Charlie fa surf”, un brano dei Baustelle interpretato dagli Avvoltoi di Moreno Spirogi e resta al top con la più scura e ipnotica “Summerhead” dei Cocteau Twins riletta agli Ataraxia.
L’altro Taver, Fabrizio Tavernelli si cimenta con un’intensa versione della “Summer Wine” di Lee Hazlewood, sorprende la sua voce capace di evocare atmosfere riconducibili al Mark Lanegan più ispirato e alla Handsome Family versione soundtrack di “True detective”; special guest artist: Marco Ancona. Suggestione e stupore per “Azzurro”, una canzone che quasi non sopportavo più. A darle veste ipnotica e anima rock ci pensano gli Esterina, una delle band più interessanti dell’alt-rock italiano.
Le sorprese continuano con “Indian Summer” dei Doors inzuppata di Bolero e resa più eterea dai Polychorn+ (con ospite Alex Spalck, storico vocalist dei Pankow).
“Music for Hotels Vol. 2” è disseminato di indizi e collegamenti tra vecchio e nuovo mondo, nomi di musicisti storici ed emergenti si alternano dentro un gioco di rimandi e conferme, in questo contesto fa piacere ritrovare tra i solchi del disco Nicoletta Magalotti (storica voce dei Violet Eves) nel suo nuovo percorso come NicoNote, il suo contributo si esplica in una versione destrutturata e affascinante della “Summertime” di Gershwin.
I toni si distendono e l’aria si fa più giocosa con la versione de “La grande onda” di Tomaso “Piotta” Zanello ad opera delle frizzanti The Cleopatras, ma solo per poco perché arrivano i Death Wishlist con furia punk-metal a strapazzare un’altra “Indian Summer” (quella dei TNT). Poi ancora una discesa verso lidi più sereni, ed ecco il duo Alice Tambourine Lover giocare con il retro-soul di “Long Hot Summer” degli Style Council portando tutto verso un folk-blues leggero e intrigante.
I Maisie fanno propria una versione coinvolgente di “Una mezza estate”, ed è come vederlo Fred Bongusto che sorride sornione (ma potrebbero esserci anche Sergio Endrigo che insieme a Sergio Bardotti la scrisse) pensando che nessuno mai potrà cantarla come lui. Spleen, battiti sincopati, chansonnier sull’orlo di una crisi di nervi, Sergio Endrigo (ancora!) con in testa il beat, un juke box nell’angolo del bar e mille altre evocazioni in questa versione di “Era d’estate” degli Amaro 19 (progetto del rocker salentino Francesco “Franz” Bucci) che se ne va via troppo presto… proprio sul punto di entrare nel mood. Tocca riascoltarla, riascoltarla e riascoltarla… semplicemente bella.
Nell’estate assolata di “Music for Hotels Vol.2”, può capitare che il tempo si rabbui e costringa nella hall ad accomodarsi e voler ascoltare musica più introspettiva, può essere allora il caso di mettere su la canzone n. 17 della tracklist, quella “Lies of summer” che parte crepuscolare e trascina dentro atmosfere care a chi oggi, resta ancora stregato, a distanza di quarant’anni da album epocali come “It’ll end in tears” del progetto This Mortal Coil.
Dietro e dentro la cover del brano di Aimee Man c’è l’estro di Vittorio Nistri (musicista sperimentale e compositore) e la splendida voce di Adele Altro.
A sezionare, smontare e rimontare un tormentone come “In the summertime” ci pensano due bravi a manipolare suoni, sperimentare e fondere elementi di R&B, funk, improvvisazione, noise e dub, con un’impronta personale e imprevedibile: il duo Jealusy Party. Sul finire ancora sorprese, un altro inno iconico come “Vamos a la playa” trasfigurato da gli Energumeni (l’instancabile Fabrizio Tavernelli e Manitù Rossi), una versione distopica, distruttrice e rifondatrice della canzone dei Righeira.
In chiusura al n. 20 della tracklist non poteva che esserci “September”, quando l’estate sta per finire tutto si fa più intimista. La canzone di David Sylvian già spoglia e minimale di suo, si esplica in questo frangente in solo un minuto e ventidue secondi ad opera di Paolo Tarsi e Andrew Evans. “September” finisce così presto che diventa quasi traumatico il distacco da un disco bellissimo, inizialmente un po’ ruffiano che lentamente si fa serio e profondo.
Vien da pensare quasi a un inganno, “Music for Hotels Vol.2” veramente è stato pensato per il relax in un albergo? Per essere suonato sulle spiagge, nelle discoteche in riviera? Veramente può essere ascoltato con leggerezza e spensieratezza? Probabilmente mi sono fatto un film nella testa mentre lo ascoltavo, lo assorbivo, lo metabolizzavo.
“Music for Hotels Vol.2” è un cavallo di Troia, studiato abilmente per far innamorare le persone della musica, di tutta la musica. È un disco che rimane sotto pelle, che trasporta in epoche passate e future, che apre la mente a nuove possibili strade, fatto di tante diversità e rispetto per esse. Un progetto che mette in connessione, che si basa sulla collaborazione e il rispetto della materia che si sta manipolando. Di questi tempi qualcosa di rivoluzionario.
“Summer Fun – Music for Hotels Vol.2” (progetto ideato e curato da Vittore Baroni) è stato pubblicato in edizione speciale: cd + libretto. Un vasto cast di artisti, illustratori e fumettisti è stato coinvolto nella realizzazione di illustrazioni per ciascun brano dell’album: AlePOP, Beppe Casini, Marco Corona, Alberto Corradi, Maurizio Ercole, Luciano Federighi, Laura Fiaschi, Marco Fine, Nik Guerra, Hurricane, Pietro Leddi, Simone Lucciola, Reg Mastice, Nikt N., Mat Pogo, Michael Rotondi, Pasquale “Squaz”Todisco, Dandy Angelica Vannini, David “Diavù” Vecchiato, Stefano Zattera. Grafica e impaginazione di Cristiano Deison.
Category: Cultura