NOVITA’ DISCOGRAFICHE / “Alle stritte”, IL MESSAGGIO DI STRIUNIZZO PER NON ARRENDERSI MAI: “Tempo non ce n’è, cerca di raccogliere il meglio che hai di te” – video

| 22 Ottobre 2025 | 0 Comments

di Roberto Molle _____________

In principio furono i Sud Sound System, capaci di sdoganare il dialetto salentino affidandolo al reggae filtrato a un sentimento che si nutre di radici salde dentro una terra bruciante d’ardore. Di più, la Giamaica, che brucia più a sud del Salento aveva dato le coordinate giuste a un derivato che, mutuando da quel genere, verrà denominato raggamuffin.

Prima dell’arrivo in Europa di Bob Marley poco si sapeva del reggae (in sostanza contaminazione di Ska con rockroots o rocksteady che si voglia chiamare, tutto originario di quella terra); a memoria, le prime “infiltrazioni” sonore dalla Giamaica che arrivarono all’attenzione dello scrivente, sono da accreditarsi a un tal Jimmy Cliff, tra l’altro autore di un brano  dal titolo “Reggae Night”, eterno tormentone e oggetto di molteplici cover.

Marley morì nel 1981 e i suoi dischi restano formidabili memorie di musica, poesia e impegno civile. Non fece in tempo a percepire l’evoluzione di quella sua strana musica con battiti in levare che si andava “imbastardendo” con suoni ricavati da basi sintetizzate. Erano ormai i primi Ottanta e la purezza del raggae si era splendidamente contaminata, e dancehall suonava meglio, più moderno.

Dalla Giamaica i Sound System (collettivi di Dj) migrarono un po’ dappertutto, ne nacquero diversi anche in Europa. In Italia i Sud Sound System sono stati e continuano a essere una realtà tra le più originali.

I Sud Sound System meriterebbero approfondimento adeguato, ma in questo frangente è interessante evidenziare il fatto che la band salentina sia continua fonte d’ispirazione per tanti artisti che si muovono sulle stesse coordinate. 

È di un paio di giorni fa l’uscita del singolo di un musicista che oltre a muoversi dentro i parametri  sonori dei Sud Sound System, si è avvalso della collaborazione di alcuni di loro. Si chiama Andrea Nuzzo ma il suo nome d’arte è Striunizzo (una variante della parola “striu”, ragazzino), è nato a Galatina nel 1983 e all’età di 15 anni insieme a un amico fonda Petra De Sule, un Sound System (sitema di casse acustiche) autocostruito, iniziando a cantare e diffondere la loro musica in Salento e in Italia insieme al dj Gigi Selekta.


Il debutto discografico di Striunizzo avviene nel giugno 2007, con la sua partecipazione alla compilation Salento Show Case III prodotta dai Sud Sound System, con tre brani: “Forte”, “La Coscienza Ca Te Chiama” featuring Terron Fabio, e “Biancu e Niuru” con Khadim dei Ghetto Eden.


Nel corso degli anni Striunizzo ha realizza svariati singoli e videoclip, e partecipato a numerose produzioni tra le più rappresentative del reggae italiano, creando un mix di sonorità che contraddistinguono lo stile unico di Striunizzo come in “Mamma Iutame Tie” del 2009 divenuta in pochissimo tempo una vera e propria hit. Il 2015 segna l’ inizio della collaborazione tra l’etichetta indipendente Adriatic Sound Productions e Petra De Sule.

Si diceva del singolo di fresca uscita accompagnato da un video: il brano si chiama “Alle Stritteè il nuovo videoclip del singolo di Striunizzo in collaborazione con Terron Fabio (Sud Sound System, insieme nella foto di copertina, ndr), estratto dall’album Esperienze, in uscita il 20 ottobre 2025.

Il brano si rivolge a tutte le persone che lottano per un futuro migliore, portando un messaggio di speranza e determinazione. “Alle Stritte” è dedicato a chi non si arrende mai e a chi sceglie, giorno dopo giorno, di mostrare il proprio lato migliore, senza perdere tempo, dando valore al talento e alla forza interiore.

Con sonorità coinvolgenti e testi incisivi, Striunizzo e Terron Fabio propongono un inno alla resilienza e alla volontà di cambiamento, dedicato a chi crede ancora nei sogni e nell’impegno quotidiano. Il singolo rappresenta un messaggio di speranza per chi non si arrende mai e sceglie di mostrare sempre il proprio lato migliore.

Il videoclip, prodotto da Papa Leu per Adriatic Sound e Petra De Sule, diretto da Mosè Ferrari e montato da Maria Gabriella Palumbo è stato girato interamente a Galatina, nelle strade del quartiere dove Striunizzo è nato, affiancato dagli amici di una vita e dalla partecipazione speciale di Terron Fabio.

Link Video 

https://www.youtube.com/watch?v=CM9Zy_TCU5g

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Category: Costume e società, Cultura

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