SIGONELLA-TRIPOLI: LINEA FANTASMA DI MORTE?

| 27 Agosto 2014 | 0 Comments

In mezzo a tante altre infuria la polemica “libica”: di chi sono i cacciabombardieri che martellano Tripoli a suon di bombe ?
Colpiscono, da vari giorni, le postazioni della fazione islamica integralista che occupa aeroporto e gran parte della città.
Con consueto contorno di “vittime collaterali”, bimbi in testa.
Per una volta le sigle le ometto: in Libia tra Califfati vari, tribù e milizie eterogenee non si capisce piú nulla.
Chi governa che cosa è un mistero pure per i libici: potenza degli Occidentali e della sanguinosa Crociata contro Gheddafi.
Lo avevamo scritto e gridato in tanti all’epoca, specie sui media liberi di internet: rovesciare Gheddafi sarà deleterio, per la Libia e l’Occidente tutto (Italia in testa).
Figuriamoci poi assassinarlo brutalmente dopo averlo consegnato agli integralisti.
Così é stato, non provo (non proviamo) alcuna soddisfazione nell’avverarsi delle facili previsioni.
Ma lo scenario, sottovalutato dagli “esperti” ufficiali sui media piú importanti, sembra ancor piú preoccupante di quanto appaia.
Perché ? Proprio per la presenza degli “aerei fantasma” a fianco di una fazione.
Ci rendiamo conto di cosa significhi, nel 2014 e con la relativa tecnologia satellitare, decollare da un aeroporto di uno stato, viaggiare sorvolando spazi aerei di varie nazioni, arrivare su una capitale straniera e bombardare ?
Impossibile, assolutamente impossibile…anche senza contrassegni di identificazione.
Nega l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti tacciono, così come gli altri stati confinanti.
La Lega Araba ufficialmente comunica: “sono di Paesi non arabi ed i bombardieri sono partiti dalle coste del Mediterraneo”.
Tradotto: sono occidentali !
Ed è pure logico, figuriamoci se gli americani non hanno traccia dei voli di morte. Persino la nostra gloriosa Marina Militare, impegnata non a difendere il territorio nazionale ma a raccogliere profughi a 30 miglia dalla Libia, avrà avuto i radar accesi. E si sarà resa conto della provenienza dei bombardieri.
Oppure…., la più verosimile delle ipotesi, americani ed italiani non hanno volutamente “visto niente” perché direttamente coinvolti ?
La “costa del Mediterraneo”  piú vicina a Tripoli è la nostra e la base piú indicata (ed usata) per tutte queste operazioni si chiama Sigonella.
A due passi da casa mia, a Catania.
Una volta c’era un collegamento aereo per Tripoli, era civile e pacifico.
Ora, con queste notizie, presumo sia stato ripristinato “in incognito”.
In funzione di morte.

Vincenzo Mannello

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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