Noi in Grecia facciamo anche cosi!

| 19 Settembre 2015 | 0 Comments

di Ioannis Davilis______
Non ho nessuna intenzione di dare indicazioni sul voto di domani in Grecia. In Italia, all’estero in generale, per noi greci non è prevista la possibilità di votare nei luoghi consolari o per via telematica. Quindi una mancanza democratica e di civiltà mi viene in soccorso. Ho l’alibi e quindi la fortuna di non essere obbligato a scegliere se votare o non votare o addirittura dover scegliere il meno peggio… meno peggio? Che sempre peggio è…

Dicevo che quindi per me è una liberazione non votare domani per le politiche anticipate in Grecia.  Parlando con tanti amici e parenti ho la sensazione che moltissimi in patria hanno la stessa difficoltà. Chi votare? Chi ha portato la Grecia ed il suo popolo alla rete degli strozzini internazionali con unica motivazione l’arricchimento personale? O chi ha infranto i sogni di un popolo per una liberazione da questo incubo imposto dai camerieri dei potenti che prestano le facce al comando dell’Europa? Un bel dilemma politico!

Il popolo dell’ OXI (NO) in Grecia e in Europa, visto l’andamento delle trattative a Bruxelles con la firma del memorandum strozza- popolo imposta a Tsipras a ricatto, non si è indignato  contro la prepotenza e lo sfacciato disprezzo alla democrazia dei rappresentanti dell’oligarchia europea ma è stato scatenato contro la vittima politica di questa prepotenza criminale. Tsipras dovrebbe essere l’eroe! Senza se e senza ma!. Doveva portare il suo paese al fallimento ufficiale e al degrado completo. Dovrebbe da eroe acclamato  aprire la strada agli europei che stavano alla finestra a seguire lo psicodramma delle trattative senza rischiare niente.

Ma qui un paio di domande vanno fatte. Prima di tutto chiariamo una cosa: Tsipras portava avanti le trattative con la troika per ottenere le migliori condizioni per la permanenza della Grecia nell’Eurozona. Sembra ovvio ma non per tutti! Quindi facciamo capire ai rivoluzionari virtuali che non si trattava  per uscire dall’Unione Europea. Se uno vuole uscire esce e sbatte pure la porta! Si è trattato per  le condizioni per rimanere. Quindi chi aspettava l’uscita della Grecia da questa Europa sbagliava film e sala di proiezione.

E ora le riflessioni. Che Tipras ha trattato e non ha ottenuto le miglior condizioni è un fatto. Ma dobbiamo capire invece un’altra cosa importante, se cioè ha perso semplicemente una battaglia a Bruxelles o se invece, come qualcuno lo accusa, è stato venduto ai potenti oligarchi di questo mondo! E’ molto importante capirlo perché se ha perso una battaglia questo è proprio il momento per appoggiarlo e sostenerlo per la guerra finale! Se invece è stato un traditore non serve solo non votarlo ma lo si deve impallare fuori dal parlamento ellenico! Lafasanis che in un momento cosi delicato ha spaccato Syriza, creando il solito partitino del poco per cento, ha una grande responsabilità storica e se non ha le prove del alto tradimento di Tsipras porterà per sempre la macchia che ha realizzato il progetto della troika, cioè spaccare l’unità della sinistra radicale in Grecia e togliere il potere da chi non è allineato alle volontà di Berlino!

Non so chi vincerà alle elezioni di domani nella mia patria e la mia modesta opinione è che qualsiasi sarà il risultato sarà un solo vincitore che ha già aggiudicato la partita. Piange Atene e ride Bruxelles, anzi Berlino, anzi i pochi che comandano tutti noi, gli oligarchi del mondo!

Ma qualche cosa positiva in tutto questo c’è! Non si potrà mai tornare come prima, il re e i suoi ufficiali ma anche la regina e i vecchi saggi/ che saggi non sono, tutti ormai sono nudi… ci vuole tempo per poter cambiare il mondo… tempo è fame… la fame c’è ed il tempo sta scorrendo. Poi il semplice fatto che si vota per l’ennesima volta in Grecia è per se un messaggio di speranza. Non c’è democrazia senza elezioni. Diffidate da chi sparge la voce che le elezioni non servono, non cambiano niente e per dipiù sono anche costose!

Noi greci, figli d’eroi  non possiamo essere sempre eroi ma almeno cerchiamo di essere allenati in questo senso. Ci alleniamo per affrontare il duro percorso democratico, che nei nostri tempi è un’impresa eroica. Non è facile e non è per tutti ma noi in Grecia facciamo anche cosi!

 

Category: Politica

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