“Mi butto giù…Voglio morire”…UN UOMO MINACCIA IL SUICIDIO IN BILICO SUL TERRAZZO DI CASA DOPO UN LITIGIO CON LA CONVIVENTE, SALVATO DAL PRONTO E CORAGGIOSO INTERVENTO DEI POLIZIOTTI

| 5 Aprile 2016 | 0 Comments

(g.m.)______(nel rispetto delle normative vigenti in casi come questo, sono state omesse le generalità dei protagonisti e ogni altro elemento che possa permetterne l’ identificazione)______Nella tarda serata di ieri, gli agenti della polizia di Stato di Taurisano, a seguito di una richiesta pervenuta al 113, si sono portati in un paese del Capo di Leuca dove era stato segnalata una persona anziana in difficoltà; nel corso della telefonata si udivano provenire dall’interno dell’abitazione rumori di stoviglie frantumate.

Giunti sul posto, i poliziotti identificavano la donna che aveva richiesto l’intervento, la quale riferiva che poco prima aveva avuto una discussione, per futili motivi, con il convivente e che al momento lo stesso, dopo aver frantumato piatti e bicchieri, divelto armadi e comodini, ubriaco, si era allontanato senza dire dove sarebbe andato.

Successivamente, gli agenti operanti udivano una voce maschile proveniente dal terrazzo adiacente l’abitazione che gridava ad alta voce di “volersi buttare perché voleva morire”.

Prontamente gli agenti andavano in strada notando sul cornicione della casa, ad un’altezza di circa venti metri, un uomo disteso in posizione riversa con la gamba destra rivolta al di fuori del cornicione, il quale affacciandosi con la testa gridava che si voleva lanciare nel vuoto per morire.

A questo punto uno degli agenti cercava, dalla strada, di dissuaderlo nel compiere l’insano gesto, mentre l’altro agente cercava di trovare la scala che conduceva sul terrazzo.

Attimi concitati.

Pur di raggiungerlo, il poliziotto scavalcava una grata di sicurezza in ferro acuminata e, incurante della propria incolumità, dopo aver percorso alcuni metri sul ciglio del primo terrazzo, saltava su un pianerottolo esterno e poi, attraverso una scala stretta ed impervia, raggiungeva il terrazzo, dove, con mossa repentina, afferrava l’uomo per la cintura e lo trascinava sul piano del terrazzo mettendolo in sicurezza.

Si faceva quindi intervenire un’ambulanza che giungeva poco dopo e trasportava l’uomo in  un vicino ospedale.

 

 

 

Category: Cronaca

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