NUOVI MAXI SEQUESTRI, RECORD A SURBO E A CERANO: TREMILA OTTOCENTO CHILI DI MARIJUANA. DUE OPERAZIONI ANTIDROGA DELLA GUARDIA DI FINANZA, UNDICI ARRESTI. TUTTI I PARTICOLARI

| 9 Settembre 2016 | 0 Comments

(e.l.)______Nuovo maxi sequestro, dopo quelli delle scorse settimane

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/08/29/arriva-sempre-piu-droga-dall-albania-il-salento-punto-strategico-del-mercato-nuovo-maxi-sequestro-al-largo-di-otranto/

ma questa volta è un vero e proprio record.

Intensa attività per i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce che, nella giornata di ieri e durante le prime ore della mattinata odiern,a hanno portato a termine due rilevanti operazioni antidroga sequestrando 3, 8 tonnellate di marijuana per un valore di 30 milioni di euro con l’arresto di 11 responsabili. Questi i fatti.

Erano le 2 del pomeriggio di ieri quando una pattuglia del Gruppo Investigativo Antidroga, mentre transitava in località Giorgilorio, notava in lontananza, due autovetture Fiat Croma, uscire frettolosamente da un vecchio casolare in apparente stato di abbandono.

Insospettiti dalla repentina manovra i finanzieri decidevano di accostare le due macchine per eseguire un controllo.

All’interno di una delle due, guidata da un italiano, Oristo Tatti, 61 anni, di Lanuvio, vicino Roma, i militari rinvenivano, stoccati sul sedile posteriore e nel bagagliaio, numerosi involucri contenenti marjuana, dal peso complessivo di per 1 quintale circa.

A bordo della seconda vettura, risultata scarica, venivano invece identificati un italiano, Vito Massimo Guido, 57 anni, di Brindisi, e due cittadini albanesi, Gezim Arberi, 48 anni, e Fatmi Khelili, 35 anni.

I militari, quindi, raggiungevano il casolare da cui erano uscite le autovetture facendosi consegnare le chiavi del cancello, custodite dall’ Italiano che era a bordo dell’auto in compagnia dei due albanesi.

Giunti all’ingresso i finanzieri notavano l’esistenza di un sofisticato sistema di video sorveglianza costituito da numerose telecamere sistemate perimetralmente all’immobile.

L’immediata irruzione all’interno del casolare, consentiva di rinvenire, stoccati all’interno di una stanza, una montagna di grossi involucri di marjuana, sigillati con nastro adesivo e cellophane, 102 in tutto, per un peso complessivo pari a 2,6 tonnellate.

Nascosti tra gli imballi di droga, venivano scoperti anche altri due albanesi, custodi dell’’ingente carico, L. R. 26 anni,  e X.E. 37 anni.

Nella stanza veniva inoltre rinvenuta anche una pistola calibro 92 con relativo munizionamento, una bilancia ed il materiale per l’imballaggio.

La droga ancora bagnata e sporca di sabbia lasciava intendere che lo sbarco fosse avvenuto poche ore prima.

I sei fermati, venivano accompagnati presso la caserma del Nucleo di Polizia Tributaria, ove, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la procura della Repubblica di lecce, Maria Vallefuoco, venivano rinchiusi in carcere e lo stupefacente, 2, 7 tonnellate di marijuana, posto sotto sequestro.

Durante la stessa nottata il Gruppo Operativo Antidroga intercettava un altro ingente carico di marjuana.

Erano circa le 5 del mattino quando una pattuglia impegnata in un servizio di perlustrazione del tratto costiero in località Cerano,  notava due automezzi, una Toyota Yaris ed un FIAT Iveco Daily, che si immettevano sulla litoranea provenendo da una delle numerose strade che conducono al mare.

Colpiva l’attenzione dei militari anche lo stato dei due mezzi che risultavano particolarmente sporchi di fango, portando evidenti segni di recenti operazioni di carico. Il furgone inoltre risultava, già a prima vista, particolarmente pesante.

Considerato l’orario e le avverse condizioni climatiche, pioveva a dirotto, che portavano ad escludere potesse trattarsi di agricoltori provenienti dal lavoro nei campi, i militari si ponevano all’inseguimento dei mezzi e, ottenuto il supporto di un’altra pattuglia procedevano al fermo ed al controllo sulla statale16 in direzione Bari.

A bordo del furgone, condotto da un italiano, P.V. 46 anni, residente a Bologna, i finanzieri rinvenivano, ammassati nel vano di carico sessantasei grossi involucri di cellophane, contenenti marjuana per un peso complessivo di 1, 2 tonnellate di stupefacente.

A bordo dell’autovettura, che fungeva da staffetta, venivano identificati altri tre soggetti di nazionalità albanese Z. K. 23 anni; A. B. 28 anni e B. K. 25 anni.

L’immediata perlustrazione delle campagne circostanti il luogo di avvistamento dei mezzi consentiva infine di rinvenire, nascosto tra i cespugli, un altro albanese, P. D. 30 anni, anch’egli facente parte dell’organizzazione come dimostrato dai contatti telefonici e dai messaggi che i finanzieri rinvenivano sul suo telefono e su quelli in uso agli altri fermati.

Anche questi ultimi, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la procura della Repubblica di Brindisi, venivano rinchiusi presso la locale casa circondariale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca

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