LECCE-COSENZA / MANCOSU SALVA I GIALLOROSSI DALLA DISFATTA, MA VINCERE È DIVENTATA UN’ IMPRESA

| 13 Novembre 2016 | 0 Comments

di Laura Ricci____

Tredicesima giornata di Lega Pro e tante sorprese nel Girone C: pareggiano Juve Stabia e Foggia, rispettivamente contro Casertana e Paganese spianando la strada alle dirette inseguitrici, ovvero Lecce e Matera che scendono in campo nel turno delle 20.30.

I salentini ospitano in casa il Cosenza e rischiano di perderla passando sotto di un goal firmato Statella, per poi pareggiare grazie alla grande rete di Mancosu che non basta però per ribaltare la situazione.

Il Lecce si unisce allora ai pareggi delle altre big, alle quali si aggiunge anche lo zero a zero del Matera contro il Fondi.

FORMAZIONI

LECCE: Gomis, Vitofrancesco, Mancosu, Cosenza, Torromino, Lepore, Pacilli, Giosa, Fiordilino, Ciancio, Doumbia. Allenatore Padalino.

COSENZA: Perina, Tedeschi, Blondett, Criaco, Caccetta, Gambino, Statella, Ranieri, D’Anna, Mungo, Scalise. Allenatore Roselli.

Arbitro Proietti di Terni, accompagnato dagli assistenti di gara Cartaino e Trinchieri.

LA CRONACA

Primo Tempo

Lecce padrone del gioco e del possesso palla, Cosenza difensivista ma abile nel pressare alto i salentini senza lasciare margine di spazio per le incursioni aversarie.

I giallorossi sono costretti a impostare dalle retrovie e a cercare di allargare il gioco sugli esterni, sopratutto sull’asse Lepore-Pacilli dove i due giocatori creano grande movimento.

La prima vera occasione però arriva per gli ospiti al minuto undici, quando Gambino si infila in velocità tra le maglie dei due centrali leccesi costringendo Gomis all’uscita dalla propria area di competenza e all’intervento provvidenziale di petto che sventa l’imminente pericolo.

I salentini continuano a macinare gioco, ma ai ragazzi di Padalino sembra mancare l’ultimo passaggio decisivo per concludere in rete e allora, dopo un tentativo di Lepore di trovare il colpo vincente dalla grande distanza sfiorando il palo, ne approfitta il Cosenza al 29′ con una ripartenza veloce che sorprende il Lecce e vede esitare troppo i difensori giallorossi, troppo attendisti e colpevoli di concedere ai giocatori avversari la possibilità di scambiare al limite dell’area e trovare poi, con classe, la testa di Statella che insacca il pallone alle spalle di Gomis.

La squadra di Roselli si porta dunque in vantaggio e chiude il primo tempo avanti di un goal.

Secondo Tempo

Padalino muove le sue pedine e decide di ridisegnare l’attacco facendo entrare in campo il giovane Persano al posto di Pacilli, forse il migliore fino a quel momento dei suoi. Il cambio infatti suscita la perplessità del pubblico del Via del Mare che rumoreggia per la decisione del tecnico giallorosso, presa probabilmente per riposizionare Torromino nella sua zona naturale di campo, ovvero l’esterno, decentrandolo in favore di Persano.

Insieme al giovane salentino fa il suo ingresso in campo Contessa al posto di Ciancio.

Al 58′ Mungo mette paura a Gomis con una sassata a sorpresa dalla distanza che si spegne di poco sul fondo.

Il Lecce suona la carica e in particolare ci si mette Mancosu al 62′ sfruttando una serie di rimpalliche gli permettono di andare alla conclusione forte e molto pericolosa.

Qualche minuto dopo, al 65′, il centrocampista leccese si fa rivedere in avanti e questa volta lo fa col botto: controllo e tiro rabbioso che si insacca all’incrocio dei pali, lì dove Perina non può arrivare.

Il risultato torna in equilibrio e i padroni di casa annullano completamente gli avversari prendendo pieno controllo del gioco e provando a creare l’occasione del sorpasso.

Al 91′ Torromino sfiora di un nulla il goal risolutivo, strozzando nel cuore dell’area avversaria un tiro che sembra entrare in porta, ma termina al lato del portiere che tira un sospiro di sollievo.

IL GIUDIZIO

Una sconfitta e tre pareggi sono il bottino delle ultime quattro giornate di un Lecce che sembra non riuscire più a vincere; non succede dal tre a zero rifilato al Virtus Francavilla del 16 ottobre.

Da lì, i problemi.

Problemi che in realtà stanno solo nel riuscire a strappare via i tre punti, perché le prestazioni dei giallorossi non sono state mai completamente negative e da cancellare; il gioco in campo c’è e si vede, ma la difesa a volte sembra piegarsi troppo facilmente e “mordere” troppo poco.

In avanti, pesa notevolmente il digiuno di Caturano, oggi assente, ma nelle ultime giornate a segno con meno frequenza rispetto all’avvio di campionato.

L’incontro di oggi andava vinto dal Lecce; le conclusioni da parte del Cosenza sono state rare, così come le chiare occasioni da goal per i salentini che, però, hanno dimostrato maggiore pericolosità in avanti.

Il pareggio di questa sera apre una piccola voragine di negatività in casa Lecce causata dalla paura di ritrovare quella squadra a intermittenza che negli scorsi anni non ha saputo tenere il ritmo per rimanere sul gradino più alto della classifica.

DA RICORDARE

È sempre bello leggere negli occhi dei calciatori quel misto di rabbia e amore che brilla solo in chi crede nella propria squadra. L’esultanza di Mancosu, autore del goal del pareggio, la dice lunga sul momento che i calciatori sentono come “pesante” e difficile.

DA DIMENTICARE

I fischi al momento della sostituzione tra Persano e Pacilli descrivono quanto sia di difficile lettura il cambio deciso da Padalino: richiamare in panchina il migliore tra i giallorossi fino a quel momento, attivo in entrambe le fasi di gioco e visibilmente in forma, non è stata forse la soluzione ottimale, non per l’ingresso di un giovane in un momento delicato, ma per l’uscita di Pacilli che, invece, sarebbe potuto rimanere in campo a discapito di Doumbia.

Category: Sport

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