‘DIAVOLO’ DI UN CASILI. NE HA SCOPERTA UN’ ALTRA. UN PROGETTO PER COSTRUIRE UN COMPLESSO DI EDIFICI ECCLESIASTICI NEL BEL MEZZO DELLA PINETA DI SANTA CATERINA DI NARDO’ CHE NE SAREBBE STRAVOLTA PER SEMPRE, EDUCAZIONE SENTIMENTALE COMPRESA

| 20 Luglio 2017 | 0 Comments

(g.p.)______

La notizia della costruzione di un complesso parrocchiale a Santa Caterina, nel bel mezzo di una pineta e di un delicatissimo sistema idrografico, ci sembra quasi kafkiana e rappresenta un ossimoro se pensiamo alle parole del Papa nell’enciclica Laudato Sì. Quando ero in Commissione Paesaggio come componente della CLP del Comune di Nardó, c’era molta attenzione alle criticità ambientali, idrologiche e paesaggistiche, che caratterizzano l’area dove oggi si vorrebbe realizzare un intervento incompatibile con la natura dei luoghi”.

A sottolinearlo è Cristian Casili, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e Vicepresidente della V Commissione Regionale.

Cosa è cambiato? Si vuole realizzare non una semplice chiesetta ma un complesso di edifici parrocchiali e tutte le opere accessorie secondarie, come impianti, parcheggi e pavimentazioni esterne, che cancellerebbero per sempre le caratteristiche di un angolo di pineta che ha avuto il merito, nel tempo, di avvicinare tanti giovani, tra i quali il sottoscritto, e di offrire ai fedeli la bellezza delle funzioni religiose a contatto con la natura.

Questo progetto è anacronistico e se un tempo poteva essere giustificato da un diffuso disordine edilizio e da una bieca pianificazione urbanistica, oggi deve rispondere all’esigenza di conservare quegli scampoli di paesaggio che ammorbidiscono gli strappi causati in questi anni dalla cementificazione incontrollata nelle nostre marine. Occorrerebbe ripensare a un progetto di una chiesetta all’aperto, di esempi di successo ce ne sono in Italia e in Europa. Inutile perseverare su questo progetto, quando a 800 metri c’è la Chiesa delle Cenate e a qualche km quella di Santa Maria, senza dimenticare la piccola chiesa di Santa Caterina, sufficiente ad accogliere i pochi fedeli residenti nella stagione invernale.

Se ci sono delle risorse andrebbero spese in modo migliore, prevedendo una riqualificazione e rinaturalizzazione del sito che contrasti l’ulteriore consumo di suolo e la formazione di nuova edificazione. Per quanto riguarda gli aspetti vincolistici vorrei ricordare che l’area ricade nei pressi di un sistema di piccoli canali e di lame carsiche e ed è soggetta a vincolo idrogeologico. Mi chiedo perché queste importanti risorse non si spendano per mettere in sicurezza le nostre chiese, che a Nardò hanno bisogno di interventi urgenti, o per acquistare il Convento dell’Incoronata e ultimare la chiesa che diventerebbe un importante luogo spirituale, culturale e sociale per la nostra comunità.

Credo che ormai la gente abbia identificato quel luogo come luogo dello spirito. Modificarlo comporterebbe il rischio di non riconoscerlo più come tale.

Pertanto Curia e Comune facciano marcia indietro e all’autocelebrazione individuale sostituiscano l’interesse collettivo dei cittadini e dei fedeli”.

Attendiamo ora le reazioni della Curia, beccata con il progetto nel sacco. Cosa ci dirà Monsignor Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi di Nardò – Gallipoli?

Nel frattempo, un ripassino, sì?

“Data l’interrelazione tra gli spazi urbani e il comportamento umano, coloro che progettano edifici, quartieri, spazi pubblici e città, hanno bisogno del contributo di diverse discipline che permettano di comprendere i processi, il simbolismo e i comportamenti delle persone. Non basta la ricerca della bellezza nel progetto, perché ha ancora più valore servire un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco. Anche per questo è tanto importante che il punto di vista degli abitanti del luogo contribuisca sempre all’analisi della pianificazione urbanistica”

Enciclica Papale ‘Laudato si’, 150 (Cit.)

Ah, e pure le reazioni del Comune di Nardò, dei suoi giovani e ‘vecchi’ ecologisti d’ un tempo. Oppure ora anche per tutto questo sono andati oltre?

 

 

 

 

Category: Cronaca, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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