TUTTO A POSTO, E NIENTE IN ORDINE

| 14 Gennaio 2020 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Mentre rimane fissato all’ 8 maggio il processo a carico dei responsabili, e mentre da più parti si ritorna a chiedere il sequestro del cantiere, totalmente illegittimo, secondo le accuse dei magistrati, ieri, la Tap, e oggi, il Comitato No Tap, ci mandano i seguenti distinti comunicati______

Ufficio stampa Trans Adriatic Pipeline:

È in arrivo nel porto di Brindisi la Castoro Sei, la nave di Saipem che poserà la sezione sottomarina del gasdotto TAP.

La Castoro Sei è una nave posatubi semi sommergibile che fornisce una piattaforma operativa sicura, affidabile, stabile e rispettosa dell’ambiente, in grado di posare condotte sottomarine fino a 60″ di diametro. La nave è lunga 152 metri, larga 70,5 e può ospitare fino a 347 persone a bordo. Costruita all’Arsenale Triestino San Marco, nel corso dei suoi anni di attività in varie aree geografiche del mondo ha installato gasdotti sottomarini per migliaia di chilometri. Tra questi Transmed (Algeria-Italia via Tunisia), Medgaz (Algeria-Spagna), Blue Stream (Russia-Turchia) e Zohr (offshore egiziano-Port Said).

Le attività di varo inizieranno entro circa 10 giorni dopo aver completato le operazioni di caricamento delle sezioni del tubo sulla Castoro Sei e una volta conclusi i lavori in corrispondenza del punto di uscita a mare del microtunnel. Prima della posa della tubazione saranno inoltre terminate le operazioni di messa in sicurezza delle biocostruzioni ricadenti nel corridoio di varo, secondo quanto previsto dal progetto approvato dagli enti competenti.

Le operazioni avranno quindi inizio con l’infilaggio della condotta all’interno del microtunnel a partire dal punto di uscita fino a terra. La nave effettuerà la posa in continuo della condotta del gasdotto, che ha un diametro di 36”, dalla ricezione a bordo dei singoli tubi e la loro saldatura automatizzata e i relativi controlli di qualità prima del varo, alla sua installazione sul fondo del mare. Il Castoro Sei proseguirà in questo modo l’installazione per 105 chilometri verso l’Albania, dove si prevede che arrivi dopo circa 2 mesi, toccando una profondità massima di 820 metri.______

Comitato No Tap

Dalle dichiarazioni che Tap rilascia periodicamente sui giornaletti asserviti al potere, emerge che i suoi lavori siano giunti quasi alla conclusione.
Annunciano sui grandi paginoni di riuscire a completare l’opera entro la fine del 2020.
Ne siamo sicuri?
Bene, facendo un giro nelle vicinanze del porto di Brindisi e lungo il tracciato del gasdotto , si può notare chiaramente la presenza di tubazioni in grandi quantità. Quindi ancora una volta ci chiediamo, l’opera sarà davvero in fase conclusiva oppure i cittadini vengono quotidianamente presi in giro? L’opera è quasi terminata oppure è ancora in alto mare?

Nelle foto allegate, tre depositi di tubi nel porto e intorno all’area portuale di Brindisi, con tubi da utilizzare sia nei tratti a mare (36″) che a terra ( “48” e 56″).______

AGGIORNAMENTO. Nel pomeriggio è arrivata in redazione una nota anche del Comitato No Tap della provincia di Brindisi. Eccola

Il mostro “Castoro Sei” di TAP a Brindisi: il disastro ambientale continua

E’ arrivato al largo di Cerano il gigante del mare Castoro Sei di Saipem, nave che tra due settimane inizierà a posare in mare i tubi del gasdotto TAP da San Foca a Fierin Albania.

Tutto questo mentre i vertici della multinazionale svizzera TAP e Saipem sono a processo a Lecce con l’udienza fissata l’8 maggio, perché i lavori per il gasdotto Tap sono andati avanti “in assenza di autorizzazioni ambientali, idrogeologiche, paesaggistiche ed edilizie”. E questo perché è considerata “illegittima” l’autorizzazione di compatibilità ambientale rilasciata con il doppio decreto del ministero dell’Ambiente del 2014 e del 2015, in quanto adottata “senza valutazione degli ‘effetti cumulativi’ esterni ed interni”, in violazione di direttive e convenzioni europee. Sono “parimenti illegittime le varianti in corso d’opera non sottoposte a procedura di verifica di esclusione dalla Via e dunque non autorizzate” e perché si doveva procedere ad una valutazione unitaria quantomeno di massima tra il tratto Tap e quello Snam, che collega il primodaMelendugno(Lecce) fino a Brindisiper 55 chilometri.

In presenza di reati ambientali il Ministero dell’Ambiente, presieduto negli ultimi due Governi dal Generale Carabiniere della Terra dei Fuochi Sergio Costa, di solito sequestra il sito o cantiere indagato, al fine di evitare la reiterazione e la continuazione del disastro.

Nei cantieri TAP invece no: i lavori sono continuati imperterriti!

E per i lavori a mare ancora peggio.
Dopo la scoperta, proprio da parte dei tecnici TAP, dei banchi coralligeni al largo di San Foca – riportati da tutti i giornali come eccezionale scoperta – TAP, secondo le prescrizioni, si sarebbe dovuta tenere ad almeno 50 metri di distanza dai coralli. Di conseguenza,  poiché è impossibile non attraversare questi coralli unici dell’Adriatico, TAP ha ritirato la Valutazione d’Impatto Ambientale per l’exit point di San Foca e, invece di proporre un nuovo studio di impatto ambientale in mare da sottoporre ai vari enti per l’approvazione con tutte le prescrizioni legali, ha presentato semplicemente una “piccola” variazioneal progetto: i banchi coralligeni verranno espiantati e reimpiantati, così come è stato fatto per gli ulivi sulla terraferma. Una soluzione, questa, senza studi scientifici alle spalle, mai effettuata prima, e mai sottoposta ad alcun ente scientifico per la valutazione d’impatto ambientale. Il coralligeno è protetto a livello internazionale tra gli Habitat prioritari della Direttiva EU (92/43/EEC) e nel programma P.O FESR 2007/2013 -ASSE IV. Linea 4.4.

E cosa fa il Ministero dell’Ambiente in questa situazione?
Il 22 novembre 2019 il Ministero dell’Ambiente, per i lavori in mare di fronte a San Basilio,  da  la “VIA libera”, cioè non ritiene necessaria una nuova Valutazione d’Impatto Ambientale.
Luigi Quaranta di TAP dichiara che lo spostamento del coralligeno avverrà SENZA ALCUN IMPATTO AMBIENTALE, ma tale scelta è in contrasto anche con quanto deciso dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) della Fao, nel corso della 43/a sessione in merito a TAP, che ha visto riuniti i Paesi del Mediterraneo ad Atene dal 4 all’8 novembre 2019 (solo per citare l’ultimo consesso a protezione dei coralligeni).

E così da due mesi la nave Mimar Sinan, una mega ruspa galleggiante, scava i fondali intorno all’exit point del microtunnel a San Foca per ritrovare la talpa, distruggendo i fondali, alla faccia delle biocostruzioni e senza alcun controllo da parte degli enti a questo preposti.

TAP si comporta come se fosse la padrona di San Foca. Facendosi forte del fatto che la Capitaneria di Porto di Gallipoli, in data 28 gennaio 2019 aveva concesso 37mila metri quadrati di superficie in mare e 493 sulla costa a TAP per 50 anni ad un canone annuo di 121.600 euro, TAP sta distruggendo i fondali e i coralligeni.
Ma ciò che ha in mano è solo una concessione, non una proprietà, perché questi ambienti sono patrimonio dell’umanità.

E le illegalità continuano pure con SNAM, che va avanti con ritmo forsennato sulla interconnessione TAP/SNAM da Melendugno a Contrada Matagiola (Brindisi):  in questo tratto sono stati abbattuti, cioè distrutti, oltre 5.000 ulivi a seguito di un semplice esame visivo che ha diagnosticato la presenza di Xylella. Tra questi, nel lotto 3 di Torchiarolo, questa estate sono stati distrutti oltre 30 ulivi secolari senza la necessaria autorizzazione della Commissione Ulivi Monumentali (come previsto dalla prescrizione A11 della V.I.A.), che si è riunita solo a novembre 2019. Tutto ciò è stato già ampiamente denunciato dal Movimento No TAP di Brindisi.

Illegalità di TAP su tutti i cantieri, TAP indagata per tutti questi reati ambientali, scempio in mare a San Foca col coralligeno… e intanto arriva la Castoro Sei a finire l’opera.

Il Ministro Costa, ancora oggi in carica, il 17 ottobre 2018 aveva dichiarato che, se ci fossero state irregolarità nell’opera, avrebbe fermato TAP…

 

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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