“Con il rispetto della parola e con l’autenticità dell’anima”

| 15 Febbraio 2020 | 0 Comments

di Chiara Evangelista______

(LA GIOVANISSIMA SALENTINA CHIARA EVANGELISTA E’ STATA INVITATA A PARLARE DELLA POESIA ITALIANA DALLA PRESTIGIOSA UNIVERSITA’ IULM DI MILANO)______

Perché la poesia è meno immediata rispetto alla prosa? Perché la poesia “non ci arriva” subito?

Riprendendo Mariangela Gualtieri, la poesia è l’incontro con la parola e la parola non è nient’altro che un deposito, un substrato di significati. Di conseguenza è complessa. Il termina complesso deriva dal latino “complexus”, ovvero tenuto insieme. La parola è quindi un bacino di significati che si celano sotto il segno grafico.

La poesia è per eccellenza il luogo dove s’incontra la parola. Nella prosa invece il significato della parola è selezionato dal contesto storico, narrativo e linguistico. Di conseguenza vi è una restrizione dell’area semantica che rende la prosa più immediata e fruibile.

La poesia è per tutti?

La poesia è un dono fatto agli attenti, un dono che implica destino”, diceva Paul Celan. Per me è la definizione più bella di poesia. In questi tempi, siamo disattenti, i sentimenti sono monocromi e abbiamo perso la concezione di bellezza.

Ecco, la poesia è una chiamata all’attenzione. Una chiamata a cui possono rispondere tutti. Ma chi risponde deve ricordarsi che la scrittura è responsabilità.

La poesia al giorno d’oggi?

Il Corriere della Sera alcuni anni fa ha riportato un dato impressionante: in Italia ci sono tre milioni di poeti. Quindi potremmo dire che la poesia è tutt’altro che morta. Ma in questo mare magnum di poeti e presunti tali c’è poco spazio per la Poesia.

Ci sono i poetry slam, ma difficilmente un testo performato “regge” l’impatto sulla carta. E si confondono i poeti con gli instapoets.

Credo che serva discernere, ora più che mai. La ricerca di qualità dovrebbe guidare gli editori.

Nei critici letterari vedo l’unico appiglio per un’onestà intellettuale ormai svuotata del suo valore. Per scrivere servono il rispetto della parola e l’autenticità dell’anima. L’arroganza, l’arrivismo e il solletichio dell’ego non appartengono alla scrittura.______

 

Chiara Evangelista (nella foto), 22 anni, di Lecce, maturità al ‘Palmieri’, ora laureanda all’Università Cattolica di Milano, è stata invitata dalla prestigiosa Università  di Lingue e Comunicazione – IULM –  di Milano a intervenire al convegno “What if…?” sulla situazione odierna che vive la poesia italiana.

Dopo l’esordio di “In medias res”, I Quaderni del Bardo Edizioni, che nel 2017 si fece subito notare sia dalla critica, sia dal pubblico, “Più probabile che non”, la sua seconda raccolta, del 2019, sempre edita da I quaderni del Bardo, è attualmente tra i libri di poesia più venduti.

 

 

 

Category: Cultura, Eventi

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