MONTA LA RABBIA DEGLI ESERCENTI: “Siamo costretti da un anno agli arresti domiciliari, noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare”. MANIFESTAZIONE NAZIONALE OGGI A ROMA, NONOSTANTE IL DIVIETO. ECCO QUELLO CHE E’ SUCCESSO

| 12 Aprile 2021 | 2 Comments

di Maria Antonietta Vacca______E’ ancora in corso di svolgimento da questa mattina mentre scriviamo, alle 18.00, a Roma, la manifestazione nazionale del movimento IoApro, formato da tutte le categorie di esercenti, in primis i ristoratori, e i loro dipendenti, che chiedono di poter riaprire le loro attività e di poter tornare a lavorare.

E’ l’ultima, la più importante, di una serie di analoghe iniziative che si sono susseguite un po’ in tutta Italia nei giorni scorsi.

Quella di oggi era un appuntamento nazionale, tenuto ugualmente dagli organizzatori, nonostante ieri fosse arrivato il divieto della Questura di Roma.

Sempre gli organizzatori, denunciano che in più punti i manifestanti che si recavano a Roma con autocertificazione, in pullman o in treno, per poter partecipare, sono stati bloccati dalle Forze dell’Ordine  all’uscita o all’entrata dei caselli, o nelle stazioni.

Quello che segue, è il resoconto che abbiamo fatto analizzando e comparando post, messaggi, foto e video apparsi in queste ore da più parti e da diverse fonti sui social.

Ci sono stati vari momenti di tensione e cariche della Polizia, a più riprese, soprattutto nella zona di piazza San Silvestro e di via del Corso.

Blindata la zona del Parlamento: Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

La principale richiesta degli organizzatori era che una delegazione di manifestanti fosse ricevuta da un’autorità del governo.

Gli slogan variamente lanciati e i contenuti variamente espressi sono stati: “Lamorgese a casa”;  “siamo costretti da un anno agli arresti domiciliari, noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare, è un nostro diritto“; “riaperture subito“; “la paura di morire non ci sta facendo vivere”, “noi vogliamo solo poter lavorare, e vivere“.

Il ritrovo dei partecipanti era fissato alle 15.00  in piazza San Silvestro, da dove contavano di raggiungere in corteo Montecitorio, ma, come detto, sono stati bloccati dalla Polizia.

In questa zona è stato un muro contro muro, diverse centinaia, forse migliaia di persone in totale comprendendo quelle rimaste dietro, concentrate in questo punto che chiedevano di poter andare davanti alla Camera, fronteggiati da un imponente schieramento di poliziotti in assetto anti sommossa.

Molti gli appelli  ad evitare gesti o azioni che avrebbero potuto far salire la tensione, o far degenerare la situazione, e a isolare i violenti.

Dopo, i manifestanti si sono spostati verso piazza del Popolo.

La tensione è notevolmente calata quando gli organizzatori hanno annunciato, un’ora fa, che unna loro delegazione, composta da Lorenzo Carriera, ristoratore di Pesaro, l’avvocato Lorenzo Nannelli di Firenze, e Stefano Agnesini, di Massa, presidente nazionale della Confederazione imprese unite per l’Italia, sarebbe stata ricevuta al Ministero dell’Economia e Finanze.

Moltissime, intanto, le reazioni che si stanno sviluppando sui vari social per condividere, e commentare quanto successo.

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (2)

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  1. Valerio ha detto:

    Questa è una dittatura dolce e lenta come la stretta di un pitone, ti avvolge e lentamente stringe il suo abbraccio sino a farti svenire e poi morire.

  2. Elena Vada ha detto:

    RISPOSTA A VALERIO:
    Valerio, hai mai visto un pitone nutrirsi dal vero ?(l’ho avuto in casa, molti anni fa…manie di figlio!) Fa, della preda VIVA, di qualsiasi dimensione sia, un sol boccone…

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