IL PRODUTTORE CANADESE PREMIO OSCAR PAUL HAGGIS ARRESTATO A OSTUNI CON L’ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE

| 19 Giugno 2022 | 4 Comments

 

(e.l.) ______ Questo pomeriggio agenti della Squadra Mobile della Questura di Brindisi hanno arrestato ad Ostuni, ove si trovava in attesa di partecipare nei prossimi giorni ad  una rassegna cinematografica, Paul Haggis, 69 anni, nativo della regione canadese dell’ Ontario, residente a New  York, regista e produttore affermato a livello internazionale., vincitore nel 2006 del premio Oscar per il film Crash Contatto fisico.

Si trova adesso ai domiciliari, come disposto dall’apposita ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica di Brindisi, con l’accusa di violenza sessuale e di lesioni personali.

 

Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, ha abusato per più giorni in un albergo di una trentenne inglese,  conosciuta da tempo e accompagnata infine all’aeroporto del Salento in precarie condizioni, sia fisiche, sia psicologiche.

Assistita dal personale in loco, visitata all’ospedale Perrino, la vittima ha presentato subito dopo una formale denuncia, da cui è scaturito il provvedimento della magistratura, dopo le indagini probatorie degli agenti, che ne hanno confermato la sostanza.

Nel passato di Haggis, l’ ultima nel 2017, da quando la sua carriera ha subito una brusca frenata, ci sono le accuse di violenza sessuale da parte di quattro donne, da cui egli, affrontando enormi spese legali, si è difeso contrattaccando, sostenendo che si trattava di rapporti consensuali e di essere egli vittima di tentativi di estorsione.

Tre mesi fa era stato di nuovo nel Salento, a Mesagne, dove aveva girato un documentario a sostegno della candidatura della cittadina a capitale europea della cultura.

Category: Cronaca

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Comments (4)

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  1. redazione ha detto:

    La data dell’udienza di convalida dell’arresto con interrogatorio dell’indagato non è stata ancora fissata dal Tribunale di Brindisi, dove si svolgerà comunque a giorni davanti al gip.

    Tramite il suo avvocato, il produttore ha fatto sapere di essere innocente e di essere pronto a collaborare per chiarire la propria posizione.

  2. redazione ha detto:

    ‘Abbiamo massima fiducia nella magistratura. E’ una vicenda privata che riguarda un uomo e non l’organizzazione”.
    Così questa mattina a Ostuni gli organizzatori della rassegna cinematografica ‘Allora Fest’, di cui Haggis avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti, ne hanno confermato lo svolgimento.

  3. Davide Bellomo, Lega - tramite mail ha detto:

    L’Allora Fest ha fatto Crash. Non solo e non tanto per il co-fondatore della rassegna, il regista premio Oscar Paul Haggis, per il quale vale la presunzione di innocenza pur in presenza di accuse molto gravi, ma per la decisione della Regione Puglia che ha destinato, attraverso Apulia Cinema Network, alla mini-kermesse cinematografica di Ostuni tutto il budget di 350mila euro, lasciando a bocca asciutta gli altri Festival.

    Una scelta quanto meno discutibile, che, passata con la misura “Custodiamo la cultura”, getta una lunga ombra sull’uso e abuso che l’ente regionale fa del denaro pubblico. Specie se si considera che quei fondi erano destinati ai ristori Covid dopo i pesanti effetti economici negativi prodotti dalla pandemia sulle micro, piccole e medie imprese pugliesi del settore.

    Sarebbe il caso che il presidente Emiliano facesse luce sulle tante stranezze legate a questa vicenda e su una prodigalità che in taluni casi, e per alcuni personaggi, appare quanto meno sospetta. Legami, appartenenze e relazioni contano evidentemente più di altri fattori. Il Festival, non a caso, si è aperto con Motherless Brooklyn di Edward Norton, un film del 2019. Per la prossima edizione, suggerisco “Totò e Peppino divisi a Berlino”: almeno fa ridere …

  4. redazione ha detto:

    Questa sera Paul Haggis è tornato in libertà.

    Il gip del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli ha accolto l’istanza di revoca dell’arresto presentata dalla difesa:”l’incidente probatorio non solo ha confermato l’assenza di contegni violenti costrittivi da parte dell’indagato al fine di consumare gli atti sessuali, ma ha rivelato una complessa vicenda che sfuma l’originario giudizio espresso nella ordinanza di misura cautelare, cioè l’incapacità di Haggis di resistere ai propri istinti sessuali”.

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