COME ERAVAMO / LE PAROLE CROCIATE

| 16 Marzo 2023 | 1 Comment

di Raffaele Polo  ______

Possiamo dire di avrer avuto sempre con noi ‘La Settimana Enigmistica’. Da piccoli, era il nonno che la comprava e ci lasciava, benevolmente, annerire gli ‘spazi col puntino’ e, per quel che riguardava il ‘congiungere i tratti segnati dai numeri’ ci raccomandava solo di non usare il righello e di disegnare le linee ‘dritte’. Controllava, alla fine, il nostro operato. E aveva parole di lode se le linee erano sicure e non tremolanti. 

Poi, è stata la volta di ‘aguzzate la vista’, dove le due immagini differivano solo in 20 particolari, bisognava scoprirli e non c’era verso, ne mancava sempre uno…

Poi, col passare del tempo, abbiamo imparato a riempire le parole crociate, anche le più difficili ovvero quelle proposte da G.R. Manente e Bartezzaghi. Erano decisamente difficili, molti termini li scoprivamo solo nelle soluzioni del numero successivo. Così come l’ardua strada dei ‘rebus’ , tra i quali ci allettava il ‘rebus stereoscopico’.

Poi, poi, ecco gli intricati ‘Quesiti con la Susi’, si manteneva sempre bene la ragazzina con la coda di cavallo e la maglietta a righe, a volte riuscivamo a risolvere il ‘quesito’ e allora ritagliavamo l’indirizzo e spedivamo la cartolina con la soluzione, in attesa di un riconoscimento della nostra abilità.

Così come ci cimentavamo con ‘questo l’ho fatto io!’ e, anche in questo caso, spedivamo l’elaborato rimanendo in attesa.

Ad essere sinceri, la soddisfazione di vedere il proprio disegno pubblicato nella pagina, assieme a tutti gli altri premiati, ci riempiva di soddisfazione, anche se è avvenuto solo un paio di volte…

L’estate, però, privilegiavamo la NET ovvero la ‘Nuova enigmistica tascabile’ perchè abbinava ai fascicoli con i giochi enigmistici, qualche volta, dei sottilissimi dischi microsolco con le canzoni del momento. Costava pochissimo e ascoltavamo il disco, flessibile e di colore giallo, fino allo sfinimento. Poi, c’era la ‘Domenica Quiz’ ma, abituati alla ‘Settimana Enigmistica’, non ci pareva seria quella pubblicazione a colori…

Anche nella sostanza delle definizioni per le parole crociate, si poteva notare il passare del tempo: scomparse le ‘targhe’ degli autoveicoli, aggiornati i nomi di attori e cantanti, la vera rivoluzione è stata quando è apparsa la sospirata definizione di ‘capoluogo del Salento’, per la prima volta abbiamo plotuto indicare la nostra città, Lecce, in un cruciverba, abbinandola allo sconosciuto ‘Salento’. Era segno di progresso, era segnale di affrancamento, era la sospirata conferma che, tutto sommato, c’eravamo anche noi, nei cruciverba.

E ritagliammo, conservandola, la serie di cartoline pubblicate nella rubrica ‘Una gita a…’ e dedicata proprio a Lecce, Piccole soddisfazioni, che volete, quasi come quando il nonno ci diceva che le parole crociate si facevano con la matita copiativa, non abbiamo mai capito perchè…. 

Category: Costume e società, Cultura

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Comments (1)

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  1. Giuliana Silvestri ha detto:

    Ricordi di altri tempi quando la “Settimana Enigmistica” era un oggetto, non solo per me, tanto familiare… A casa mia, infatti, non mancava questo settimanale mescolato ad altri giornali e riviste di cui mio padre era un fedele lettore e anche mia madre spesso gradiva cimentarsi nel trovare quella combinazione di parole che riempivano le caselle… La domenica o nei giorni di festa, per me era un piacevole passatempo che colmava i momenti di ozio oltre ad essere un giornale divertente e istruttivo che arricchiva la mente e allenava l’attenzione… e mi stupivo delle notizie strane e interessanti della sezione “Edipeo Enciclopedico” o della rubrica “Non tutti sanno che” E poi, quante volte ero tentata di andare subito all’ultima pagina per controllare la soluzione di rebus astrusi, a volte ci riuscivo sfidando la tenacia e la pazienza, ma altre no! Insomma, uno scrigno di saggezza, forse inconsapevole, tra le mani quando la fretta e la frenesia non si erano ancora impossessate della nostra vita…

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