FLEXIMAN PRENDE IL FUCILE

| 17 Maggio 2025 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni D’Agata (nella foto), presidente dell’associazione Sportello dei Diritti, ci manda il seguente comunicato _________

Dopo Fleximan arrivano i colpi di fucile a colpire gli autovelox. La notizia arriva dalla provincia di Lecce dove ad essere letteralmente preso di mira è il famigerato apparecchio per la rilevazione di velocità collocato sulla statale 101, la Lecce – Gallipoli, al chilometro 14+940 in direzione Nord, all’altezza dello svincolo per la frazione di Collemeto, in territorio di Galatina, messo fuori uso da una raffica di piombo che l’avrebbe centrato in pieno tanto che la ditta incaricata starebbe provvedendo a ripristinarne il regolare funzionamento. Da notizie di stampa si apprende che dell’accaduto sia stata informata l’autorità giudiziaria.

Lo scorso anno lo stesso autovelox, il più temuto dagli automobilisti nella recente storia del Salento, era stato imbrattato con della vernice, danneggiando il flash e la telecamera. Un fatto di cronaca che è pur sempre un atto vandalico e che sol per questo va stigmatizzato, ma che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che promuove sempre la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, la dice lunga sulla percezione che questi strumenti hanno nella collettività, essendo visti più come trappole infernali che quali deterrenti per la guida e il superamento del limite di velocità. I tratti individuati dagli enti locali spesso su strade che non sono di loro competenza e il numero di verbali effettuati, in un momento in cui si dibatte sull’assenza di omologazione e sulla sanabilità di questo difetto pregiudiziale, infatti, li fanno più apparire come mezzi per far cassa che fanno sentire i cittadini come bancomat causando reazioni spropositate fino a giungere a fatti criminali e pur sempre ingiustificabili.

Ecco perché, anche alla luce di episodi del genere che negli ultimi mesi si sono intensificati su tutto il territorio nazionale, è forse giunta l’ora di ripensare tutto il sistema di rilevazione elettronica della velocità a partire dai soggetti che devono gestirli escludendo completamente società private che, di certo, più che alla sicurezza hanno nella ragione sociale il profitto, sino alla garanzia di certezza delle rilevazioni che devono essere affidate a strumenti effettivamente omologati, tarati e affidati esclusivamente a soggetti di diritto pubblico.

Category: Cronaca, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (1)

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  1. Ciccio ha detto:

    Ha ragione Agata, fanno bene quelli che sia oppongono alle ruberie legalizzate.

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