IL CODACONS DENUNCIA L’AUMENTO DELLA TARI DECISO DAL COMUNE DI LECCE: “duro colpo a famiglie e imprese”

| 26 Giugno 2025 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Codacons – associazione per la tutela dei diritti dei cittadini – ci manda il seguente comunicato, firmato dall’avvocato Cristian Marchello (nella foto), responsabile della sede di Lecce _______

AUMENTI TARI A LECCE: UN DURO COLPO PER FAMIGLIE E IMPRESE IN UN MOMENTO GIÀ CRITICO. L’ENNESIMA PROMESSA MANCATA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La nostra associazione esprime profonda preoccupazione e forte disappunto in merito alla proposta di aumento delle tariffe TARI per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Lecce, che, se approvata, inciderà, stando ai dati divulgati dai media, su oltre 51.000 famiglie e quasi 9.500 attività commerciali, traducendosi in un aumento della pressione fiscale di oltre 770.000 euro con rincari che oscilleranno tra i 4 e i 15 euro annui per i nuclei familiari. Se a ciò aggiungiamo gli aumenti previsti per gli stalli a pagamento e le relative tariffe e i nuovi autovelox ci rendiamo conto che la situazione è drammatica.

Questa decisione giunge in un momento di particolare difficoltà economica per molte famiglie leccesi e per le piccole imprese locali, già alle prese con un contesto inflazionistico e un potere d’acquisto in diminuzione. L’ennesimo rincaro, dopo quelli del 2022 e del 2023, rappresenta un’ulteriore pressione fiscale inaccettabile che rischia di compromettere seriamente la capacità di spesa e la sostenibilità economica di cittadini e attività produttive.

Non possiamo fare a meno di notare l’ennesima contraddizione tra le attuali scelte dell’amministrazione e le dichiarazioni rilasciate in passato. Ricordiamo, infatti, che in campagna elettorale l’attuale Sindaca aveva criticato l’amministrazione uscente, accusandola di voler aumentare la TARI per il 2024. Oggi, a distanza di un anno, ci troviamo di fronte a un’amministrazione che, a dispetto delle proprie dichiarazioni, si appresta a varare rincari che peseranno significativamente sulle tasche dei cittadini. Ciò è segno di una evidente incapacità a ricercare soluzioni alternative e ad esplorare le possibili strade per contenere i costi e ridurre l’impatto sui cittadini, preferendo invece scaricare interamente l’onere su di loro.

Chiediamo all’amministrazione comunale di riconsiderare questa decisione e di avviare un dialogo costruttivo con le associazioni dei consumatori e le rappresentanze delle imprese per individuare strategie che garantiscano l’efficienza del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti senza penalizzare ulteriormente famiglie e attività commerciali. Vanno adottate misure che proteggano il potere d’acquisto dei cittadini e sostengano il tessuto economico locale, anziché gravarlo di ulteriori oneri.

Nel frattempo, il Codacons invita tutti i cittadini a segnalare i problemi relativi alla raccolta dei rifiuti e alla qualità del servizio ricevuto. È fondamentale che i cittadini facciano sentire la loro voce e documentino eventuali disservizi.

Di seguito i dati sulla TARI nel Comune di Lecce a partire dal 2018 con gli incrementi evidenziati in grassetto. La simulazione si riferisce a un’utenza domestica tipo di 110 mq con un nucleo familiare di quattro persone. Per l’anno 2025, in assenza di una delibera ufficiale di approvazione delle tariffe, sono stati utilizzati i dati diffusi dai media.

AnnoTariffa fissa (€/mq)Tariffa fissa (€ per 110 mq)Tariffa variabile (€)TARI Totale (€)TARI Totale con addizionale provinciale 5% (€)
20181,84202,40176,61379,01397,96 
20201,85203,50171,42374,92393,67 
20211,54169,40198,25367,65386,03 
20221,71188,10189,66377,76396,65 
20231,72189,20197,51386,71406,05 
20241,73190,30191,02381,32400,38 
20251,75192,50200,46392,96412,61 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (1)

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  1. Alberto Siculella, MIND - tramite mail ha detto:

    “Dopo un anno di polemiche anche la TARI aumenterà per i leccesi. La tassa sui rifiuti in Puglia è tra le più alte d’Italia. La mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, la carenza di impianti pubblici adeguati ed i rifiuti che continuano a viaggiare fuori regione, fanno lievitare i costi. Cosi come le delibere rese nulle sui prezzi minimi degli impianti da parte di ARERA, che hanno portato a ricalcoli e conguagli che oggi stiamo pagando di tasca nostra.

    Oltre all’aumento degli stalli blu, alle aliquote ai massimi per via di una dissennata scelta politica di richiedere lo stato di predissesto, dovuto ad una folle situazione di indebitamento, ci ritroviamo a pagare un ulteriore aumento.

    In campagna elettorale abbiamo avuto modo di illustrare tante soluzioni, a partire dalla lotta all’evasione della TARI. Stupisce come l’amministrazione comunale non le conosca o non le abbia attuate e come l’opposizione non abbia presentato mozioni in grado di impegnare l’amministrazione a farlo, attendendo la delibera del Consiglio per poi dire ‘si sarebbe potuto fare’. Propaganda sulla pelle dei cittadini” affonda Siculella.

    Un’altra soluzione, l’impiego della tassa di soggiorno. A seguito della Legge di Bilancio 2024, in particolare il comma 493 dell’articolo 1, i Comuni hanno la possibilità di destinare parte della tassa di soggiorno a copertura dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in modo da alleggerire la TARI per i residenti. Occorrerebbe inserire nel PEF TARI 2026 una quota della tassa di soggiorno destinata alla copertura dei costi relativi ai rifiuti prodotti dall’attività turistica, per rendere meno insopportabile l’ennesimo aumento a danno dei cittadini.

    Nessuno parli di bilancio risanato, il conto lo stiamo pagando noi cittadini. Il costo delle promesse non mantenute anche.”

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