PRESUNTA VIOLENZA DI GRUPPO A MALTA: CINQUE GIOVANI FINISCONO SOTTO INCHIESTA, TRA LORO ANCHE UN MINORE

| 9 Settembre 2025 | 0 Comments

(f.f.)_____________

È in corso un’indagine delicata della Squadra mobile di Brindisi su un presunto episodio di violenza sessuale di gruppo che avrebbe coinvolto cinque ragazzi pugliesi durante una vacanza a Malta, lo scorso luglio.

Gli indagati sono quattro maggiorenni del Brindisino, tra i 18 e i 19 anni, e un minorenne di 17 anni originario del Leccese. La denuncia è partita da una studentessa di Conegliano (Treviso), appena diplomata, che ha raccontato di essere stata abusata la sera del 22 luglio all’interno dell’appartamento affittato dal gruppo per il soggiorno post-maturità.

Secondo quanto riferito dalla giovane, dopo aver trascorso la serata in alcuni locali dell’isola con i cinque, sarebbe stata condotta nell’alloggio, dove i ragazzi avrebbero approfittato delle sue condizioni di forte alterazione psicofisica, costringendola a subire rapporti non voluti. In base alle ipotesi accusatorie, la vittima sarebbe stata immobilizzata sul letto e violentata a turno.

Un elemento che aggrava la vicenda è la possibile esistenza di video e fotografie realizzati durante l’abuso. Proprio per questo gli investigatori hanno sequestrato i telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici dei sospettati, temendo che il materiale possa essere stato diffuso attraverso chat e social, in particolare su Telegram.

Nell’immediatezza dei fatti la 19enne, rientrata in Italia, ha confidato l’accaduto ai genitori, che l’hanno accompagnata a formalizzare la denuncia. Contestualmente, la Procura di Treviso ha trasmesso gli atti a quella di Brindisi, competente per territorio rispetto agli indagati.

Durante le perquisizioni nelle abitazioni dei ragazzi sono stati cercati anche gli indumenti indossati dalla giovane la notte dell’episodio, ritenuti utili ai fini probatori. Al momento, il 17enne risulta iscritto nel registro degli indagati pur non avendo preso parte attiva alla violenza, ma la sua presenza nella casa ha determinato l’estensione dell’inchiesta anche nei suoi confronti.

Gli accusati, che hanno appena intrapreso i rispettivi percorsi universitari, attraverso i loro avvocati respingono ogni addebito, sostenendo che i rapporti avvenuti fossero consensuali.

Le indagini, coordinate dal vicequestore Giorgio Grasso, sono ancora in pieno svolgimento e mirano a chiarire ogni aspetto di una vicenda che scuote l’opinione pubblica.

Category: Cronaca

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