UOMO AGGREDISCE I CARABINIERI A MORSI E SPUTI: ORA RISCHIA IL PROCESSO

| 20 Novembre 2025 | 0 Comments

(f.f.)_____________

Un pomeriggio di ordinaria tranquillità si è trasformato in una scena surreale e violenta nei pressi di una stazione di servizio lungo la provinciale. Un 39enne di origine rumena, residente a Galatina, è oggi indagato per una serie di reati dopo aver aggredito i carabinieri intervenuti per soccorrerlo. L’uomo, completamente fuori controllo a causa dell’assunzione di diverse sostanze stupefacenti, avrebbe perso contatto con la realtà al punto da sostenere che qualcuno volesse rapirlo.

La vicenda risale al 24 ottobre, quando alcuni clienti del bar annesso all’area di servizio Sogecarb, allarmati dal comportamento agitato e incoerente del 39enne, hanno deciso di chiamare il 112. Sarebbe stato lui stesso, in un primo momento, a voler chiedere aiuto, ma il suo stato di confusione era tale da impedirgli persino di fare una telefonata. Sarà poi l’esito degli accertamenti a rivelare che l’uomo aveva assunto un mix pericoloso di droghe, tra cui cocaina, che lo aveva spinto a un comportamento totalmente irrazionale.

All’arrivo della pattuglia, la situazione è degenerata in pochi secondi. Il 39enne ha rifiutato di identificarsi, non ha voluto esibire alcun documento e ha opposto una resistenza sempre più aggressiva. L’intervento di altri quattro militari si è reso necessario, ma invece di calmarsi, l’uomo ha scatenato una violenza imprevedibile. In mezzo ai presenti del piazzale, ha iniziato a urlare frasi minacciose contro i carabinieri, negando persino la loro autorità e lanciandosi contro di loro con sputi e morsi.

Nel tentativo di immobilizzarlo, i militari hanno riportato lesioni di vario tipo: contusioni, graffi, traumi da morso e ferite agli arti. Tre di loro sono stati successivamente refertati con una prognosi di sette giorni ciascuno. Solo dopo una lunga colluttazione è stato possibile consegnare l’uomo ai sanitari del 118, che lo hanno sedato e trasportato all’ospedale di Galatina.

Le analisi mediche hanno confermato che non si trattava di un paziente affetto da patologie psichiatriche, ma di un soggetto temporaneamente compromesso dall’assunzione di sostanze. Per questo motivo non è stato disposto un trattamento sanitario obbligatorio, né è scattato l’arresto immediato. Una volta stabilizzato, è stato dimesso e denunciato a piede libero.

Ora, però, la sua posizione rischia di aggravarsi. Il sostituto procuratore Simona Rizzo ha concluso le indagini preliminari e il 39enne, assistito dal suo legale, dovrà rispondere di rifiuto d’identificazione, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e lesioni aggravate. Un episodio nato dalla confusione e dalla paura, ma sfociato in una violenza tale da poter avere conseguenze giudiziarie molto pesanti.

Category: Cronaca

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