AUTO DELLA MADRE DEL PICCOLO ELIA INDIVIDUATA SUL FONDALE DI ROCA VECCHIA: AVVISTAMENTO DI UN SUB

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È stata scoperta ieri nelle acque antistanti la marina di Roca Vecchia l’auto appartenuta a Najoua Minniti, la 36enne trovata morta nei giorni scorsi lungo la costa adriatica, in un drammatico caso che gli inquirenti stanno valutando come un possibile omicidio-suicidio ai danni del figlio di nove anni, il piccolo Elia.
La vettura, una Lancia Y, è stata notata nel primo pomeriggio di sabato da un sub che stava esplorando lo specchio d’acqua davanti alla piazzetta della località turistica. L’auto giace a circa quattro metri di profondità, non lontano dalla scogliera di Torre dell’Orso, il punto da cui – secondo le ipotesi investigative – la donna potrebbe essersi lasciata cadere dopo la morte del bambino.
Il recupero del mezzo non è ancora stato possibile a causa del mare agitato e delle condizioni meteorologiche non favorevoli. Le operazioni di sollevamento sono previste tra oggi e domani, mentre nello stesso arco di tempo il medico legale incaricato dalla Procura di Lecce procederà con l’esame autoptico per chiarire le cause del decesso della donna e del figlio.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Melendugno e Calimera insieme ai militari dell’Aliquota operativa della compagnia di Lecce, che hanno effettuato rilievi e verifiche nella zona. A supporto delle attività sono presenti anche le squadre della guardia costiera di Otranto e del personale degli uffici marittimi di San Foca e San Cataldo, impegnati a delimitare l’area e a garantire la sicurezza delle operazioni.
La scoperta dell’auto rappresenta un tassello significativo nell’indagine, che ora attende gli esiti dell’autopsia e il successivo recupero del veicolo per ulteriori accertamenti tecnici. _____________
LA RICERCA nel nostro articolo del 19 novembre scorso
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