LA GUERRA DEI BOTTI DI FINE ANNO. ECCO ALCUNI CONSIGLI PRATICI PER AIUTARE I NOSTRI AMICI ANIMALI DOMESTICI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’associzione Sportello dei diritti Giovanni D’Agata ci manda il seguente comunicato _____________
Botti di Capodanno pericolo letale per gli animali. Fuochi d’artificio e botti fanno perdere l’orientamento agli animali. I consigli dello Sportello dei Diritti: farli entrare in casa, alzare il volume del televisore e coccolarli. In molte città come Castro, nel Salento, bando ai fuochi non autorizzati per evitare di spaventare gli amici a quattro zampe
Festeggiare, si può ma con qualche precauzione. Infatti, durante la notte di San Silvestro, assieme al tradizionale cenone e al brindisi allo scoccare della mezzanotte, a “fare la voce grossa” ci sono anche i fuochi d’artificio e i petardi.
Oltre alla sicurezza, i celebri botti sollevano pure la questione del benessere degli animali. Il fragore degli scoppi, concordano gli esperti del settore, scatenano infatti per esempio ai cani, che possono udire frequenze superiori alle 80mila vibrazioni al secondo, un vero e proprio dolore. I gatti scappano con il rischio di essere investiti, gli uccelli perdono l’orientamento e vanno a sbattere contro alberi e pali.
Nello specifico i botti di Capodanno sono un pericolo letale per gli animali, causando stress, traumi, fughe, danni uditivi e spesso morte, sia per gli animali domestici che scappano ferendosi o si perdono, sia per quelli selvatici, uccelli, microfauna, che muoiono per shock, scontro con ostacoli o alterazioni fisiologiche dovute al rumore e alle esplosioni, senza contare l’inquinamento atmosferico e del suolo.
Insomma i botti di Capodanno sono un pericolo per tutti gli animali, domestici e selvatici. Questi ultimi, possono anche morire per il terrore di eventi che non riescono a comprendere. Quelli domestici possono scappare. La D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, sottolinea come i botti sono colpevoli ogni anno della morte di migliaia di animali per stress, spaventi, incidenti e assideramento, esistono comunque delle precauzioni da prendere.
Anche se alcuni Comuni come quello di Castro, nel Salento, con cui il Sindaco, Avv. Luigi Fersini, con un’ordinanza ha vietato petardi e fuochi d’artificio, sono ancora tanti quelli che ancora non hanno fatto nulla per salvaguardare animali domestici e selvatici.
Tuttavia ecco alcuni consigli utili per proteggere gli animali che vivono nelle nostre case: gli animali che normalmente vivono all’esterno, andrebbero tenuti temporaneamente in un luogo chiuso, comodo e rassicurante. Inoltre se l’animale resta solo in casa il consiglio è tenere alto il volume della tv, della radio o altri abituali suoni casalinghi per coprire in parte il rumore dei botti. Il fragore dei botti, infatti, scatena negli animali una naturale reazione di spavento e li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento e/o investimento. In caso poi di esplosioni a ridosso dell’animale, sia d’affezione che selvatico, vagante o di proprietà, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, causandone spesso il ferimento o la morte per ustioni e bruciature.
Il consiglio degli esperti è quindi quello di non tenere i propri animali in giardino, ma di farli entrare in casa, chiudere bene porte e finestre, ed eventualmente alzare il volume della televisione in modo che non capiscano cosa sta succedendo fuori dalle mura domestiche.
Quando festeggeremo,evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricordiamo che il rumore di ogni botto, di ogni petardo terrorizzerà centinaia di animali da compagnia, che i nostri giorni di festa saranno per loro giorni di orrore: ne soffriranno i cani e i gatti ma anche i piccoli animali nelle gabbie, i conigli, i roditori, gli uccellini…… Ma pensiamo anche alle persone che stanno male, a chi non è nelle condizioni di far festa e non può condividere questa forma di “gioia” rumorosa…Se festa dev’essere, che lo sia per tutti. ______________
LARICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente
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