XYLELLA / LE POCHISSIME PAROLE DI GIOVANNI SILLETTI, IL SUO SILENZIO ELOQUENTE E IL RUOLO DELL’ ‘INFORMAZIONE’ REGIONALE DELLA RAI

| 8 Luglio 2015 | 0 Comments

di Eleonora Ciminiello______

E’ stato definito in tanti modi: blitz, strage, mattanza, eco-omicidio, ma quello che è successo ieri è stato un vero e proprio atto di forza.

Il Commissario Straordinario della Protezione Civile Giovanni Silletti ha voluto dimostrare al Salento, e a coloro, in Italia che seguono l’infame vicenda che si sta svolgendo nella terra dei due mari, che lui può qualsiasi cosa, anche richiamare l’esercito se serve, pur di portare a termine il suo sporco lavoro. Perché di questo si tratta.

I cittadini attivi erano impreparati a tutto ciò, non potevano immaginare di trovarsi dinanzi ad uno stuolo di uomini e mezzi pronti a difendere la mattanza. Gli ulivi crocifissi e i cittadini trattati alla stregua dei più pericolosi criminali.

Il Commissario e la sua scelta sono stati un modo per incitare alla resistenza, allo scontro, quasi un’istigazione. Eppure oggi, in Salento si respira un silenzio quasi tombale: nessuna ruspa, nessuna motosega, nessun uomo delle Forze dell’Ordine è sceso per le strade. Nel brindisino, solo qualche pattuglia del Corpo Forestale dello Stato che a domanda: “Che succede? Perché siete qui?” ha risposto sbrigativamente dicendo: “Cerchiamo ulivi infetti”.

Dopo aver abbattuto quarantasette alberi secolari ieri ad Oria, senza uno straccio di documentazione necessaria a provare l’esistenza su di essi del batterio Xylella Fastidiosa, senza aver dimostrato ai proprietari la patogenicità del batterio sull’olivo, non curandosi minimamente della sospensiva imposta dal Tar del Lazio che sottoponeva a protezione anche alcuni esemplari che sono stati abbattuti, il Commissario Giovanni Silletti, dall’alto della sua autorità ha deciso in maniera arbitraria di proseguire per la sua strada, imponendo, subito dopo il taglio, l’irrorazione dei campi con un prodotto definito biologico da alcuni addetti del Corpo Forestale dello Stato, ma che di biologico, a leggere le etichette dovrebbe avere davvero ben poco.

Un Salento desertificato, un Salento avvelenato, un Salento abbandonato e bruciato vivo: è questo che vogliono? Sembra proprio così se, anziché denunciare l’insussistenza della ricerca, la mancanza delle analisi, l’inesistenza di prove, il TG3 Puglia continua a sottolineare che si è dinanzi ad un’ “immane tragedia”, ad ulivi malati di xylella (nella foto che pubblichiamo, di rami degli alberi abbattuti ieri, si vede chiaramente che le foglie sono verdissime e non presentano nessun sintomo di disseccamento).

Perché non spiegare di cosa siano malati gli ulivi salentini? Perché non incalzare sui fatti che oggettivamente esistono, ovvero che questo piano di distruzione si fonda su “esami visivi”? Perché non dar voce a chi sostiene che il Complesso del Disseccamento Rapido e il batterio Xylella Fastidiosa sono due elementi da scindere? Perché il TG3 Puglia non informa?

E’ ovvio che dinanzi a questi interlocutori, il Commissario Giovanni Silletti ha vita facile e, senza alcuna vergogna, intervistato dal TG3 di Puglia sostiene di aver solo “tradotto l’applicazione della decisione della Comunità Europea nella realtà”.

Solo una risposta, poi sguardi decisi ed un silenzio eloquente, di uno che la sa lunga e che non ha intenzione di buttare giù mille ulivi, ma tutti quelli che incontrerà sul suo cammino. Un silenzio che sottolinea ancora una volta come il Commissario Giovanni Silletti ha ormai vestito i panni di un semidio, un semidio convinto di avere in mano la Legge e la Verità, una Legge ed una Verità dalle quali il popolo salentino è escluso, immeritevole di conoscere la sorte del suo territorio.

Un silenzio che ha fatto tremare certamente il telespettatore inconsapevole, che avrà maturato ancora meglio, la convinzione che i blitz sono necessari, perché vive in una terra malata.

Ma il suo silenzio, in chi conosce la verità non genera paura, ma rabbia. Una rabbia che cresce e si moltiplica di giorno in giorno fra i cittadini attivi, fra coloro che vogliono far valere il diritto di difesa degli ulivi come beni di interesse comune: fino a che punto lo Stato Italiano e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi lascerà che il Commissario Giovanni Silletti si spinga? E in che modo il Presidente della regione Puglia ha deciso di muoversi per difendere il territorio che governa?

Verità, giustizia, democrazia: esistono ancora questi principi in Italia o sono stati recentemente cancellati?

L’unico dato certo è che la sveglia suona ed il Salento si sta svegliando, questa volta non per andare al mare, ma per ritrovarsi all’ombra degli ulivi secolari.

 

 

Category: Cronaca

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