RACKET E USURA: la novità annunciate dalla Città di Lecce

| 31 Maggio 2012 | 0 Comments

 

E LE DOMANDE DI LECCECRONACA.IT

Il Comune di Lecce annuncia  finanziamenti legati al Pon Sicurezza per combattere questi fenomeni. Dopo Lecce e Taranto in arrivo uno sportello antiracket a Brindisi e Gallipoli. E Mingo in uno spot diventerà il testimonial della legalità

Il Ministero della Funzione Pubblica e il Ministero degli Interni hanno approvato un progetto ad hoc per combattere il racket, l’usura e le estorsioni grazie ai finanziamenti legati al Piano – Sicurezza: sono in arrivo 500.000 euro per arredi urbani e infrastrutture  per gli sportelli antiracket di Lecce, Brindisi e Taranto e 1 milione 300mila euro per la gestione triennale degli stessi centri.

L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa ( vedi foto ) alla quale hanno preso parte il sindaco, Paolo Perrone, il dirigente del settore Programmazione e Gestione Risorse Comunitarie, Giuseppe Naccarelli, la presidente dell’Associazione AntiRacket Salento, Maria Antonietta Gualtieri e Mingo di Striscia La Notizia, scelto quale testimonial del progetto.

Per contrastare episodi legati alla criminalità è stata fondamentale la costituzione  di Antiracket Salento, l’associazione presieduta da Mariantonietta Gualtieri che qualche anno fa propose al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, la creazione di uno Sportello Comunale Antiracket per l’assistenza alle vittime di estorsione e usura.

Il sindaco comprese l’importanza della proposta e accettò di condividerla, non esitando a concedere una prima sede in viale De Pietro, 16, nei locali che furono del Comando di Polizia Municipale.

Da quel momento lo Sportello Comunale è divenuto il punto di riferimento per tutti gli imprenditori vittime dei reati in questione: negli anni – è stato riferito in conferenza – stampa – sono stati prodotti significativi risultati in termini di denunce, assistenza alle vittime per le pratiche di accesso al Fondo di Solidarietà, sospensioni dei termini , raccolta di informazioni trasmesse puntualmente alla Procura della Repubblica, interventi per accesso al credito, sostegno psicologico e assistenza legale e tecnica. Attività che oggi vengono considerate necessarie  e irrinunciabili, ma inesistenti prima.

Gli Sportelli si occupano anche di accesso al credito, colloquiando con Istituti di credito per appianare situazioni debitorie che, purtroppo, negli ultimi tempi hanno

indotto al suicidio diversi imprenditori: “Nessuno ha la bacchetta magica – ha spiegato la presidente dell’Associazione AntiRacket Salento, Maria Antonietta Gualtieri – ma certamente con il supporto psicologico e con l’intervento presso le banche, si possono ammorbidire situazioni che, nella solitudine di chi vive il disagio, rischiano l’implosione nella forma più tragica”.

Grazie ai significativi risultati raggiunti, lo Sportello Antiracket Salento è diventato un modello da seguire. Dopo l’apertura di uno sportello ad hoc a Taranto anche le città di Brindisi e Bari mostrarono interesse verso la positiva esperienza leccese. Ecco perché Antiracket Salento è arrivato a costituire la Federazione Antiracket Antimafia Puglia con il preciso obiettivo di organizzare “il sistema antiracket” del territorio e di operare con le stesse strategie.

Per rispondere a tale esigenza di alto profilo sociale e per dare certezza all’offerta di qualità di servizi e soprattutto in termini di competenza specifica nel campo, il Centro leccese ha provveduto a certificare le associazioni di appartenenza alla FAAP (Federazione Antiracket Antimafia Puglia) con la denominazione unica Antiracket Salento, seguita dalla città di appartenenza e nello specifico Antiracket Salento Brindisi, Taranto, Gallipoli e a breve Nardò e, ovviamente la “Casa madre” di Lecce. Lo stesso sistema di certificazione si applicherà per le associazioni che verranno costituite nelle province di Brindisi e Taranto.

Grazie alla disponibilità offerta dall’Amministrazione Comunale di Lecce, lo sportello Antiracket Salento si trasferirà presto nella nuova sede, al civico 20 di via Francesco De Simone.

“L’Amministrazione Comunale di Lecce, insieme all’Associazione AntiRacket Salento – ha spiegato il sindaco Paolo Perrone  si è fatta promotrice di un progetto nell’ambito del Programma Sicurezza, un Programma Operativo Nazionale a cura del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno che si propone di migliorare le condizioni di sicurezza nelle regioni Obiettivo Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Questo Programma si poggia su tre pilastri: sicurezza, sviluppo e legalità e proprio nell’ambito di questi tre valori fondamentali per tutte le comunità governate che si è deciso di concertare il progetto che vi stiamo presentando oggi”.

“Come Amministrazione Comunale – aggiunge il sindaco Paolo Perrone  –  volevamo individuare un luogo facilmente identificabile capace di creare le condizioni per mettere le vittime dell’usura a proprio agio, denunciando i propri aguzzini. Per questo, sin da subito, abbiamo deciso di schierarci al fianco di questa associazione per offrire un supporto a tutte le vittime di un fenomeno, come quello dell’usura, che aggredisce le persone più deboli e bisognose, oramai divenute, per effetto della grave crisi che attanaglia il nostro territorio, la parte più consistente della comunità leccese. Fondamentale, dunque, diventa  l’apporto degli operatori

degli sportelli antiracket – usura in quanto possono svolgere una fondamentale opera di collegamento tra le vittime del reato- spesso contrastate tra la necessità di porre termine alle vessazioni subìte ad opera degli usurai ed il timore di esporsi in prima persona- e gli organi inquirenti”.

Ha accettato con “entusiasmo”  di calarsi nel ruolo di testimonial della legalità Mingo di Striscia La Notizia. Sarà lui a realizzare e a curare lo spot che accompagnerà la campagna di sensibilizzazione.

Per ulteriori informazioni sullo Sportello Antiracket Salento si può mandare una e mail a: antiracketsegreteria@libero.it o ad antiracketsalento@libero.it,  oppure si può telefonare ai numeri 0832 682681 – 339 7597808 (fax: 0832 682675).

Fin qui il comunicato del Comune di Lecce.

Alle istituzioni, agli organi dell’amministrazione dello Stato, alle Forze di Polizia il compito di contrastare e stroncare tali odiosi fenomeni.

A noi giornalisti il compito di verificare e di controllare.

Verificheremo quanto e come sia stato fatto in passato e soprattutto quanto e come il fenomeno del racket sia un fenomeno diffuso nel Salento.

Controlleremo ancora che, come spesso non accade in Italia – purtroppo – le enunciazioni solenni si traducano in realtà concrete.

Intanto ci permettiamo qualche domanda.

Al di là delle affermazioni teoriche, quanto – in che termini, in che casi concreti – l’attività antiracket sia servita, abbia concretamente risolto situazioni effettive di estorsioni.

Ma poi ancora e soprattutto: in che modo verranno impiegate le risorse pubbliche annunciate?

Non sarebbe stato meglio adibirle a risorse di pronto – intervento finanziario per gli imprenditori in difficoltà?

Infatti, la vera emergenza sociale oggi ci sembrano le difficoltà finanziarie, le posizioni debitorie, l’accanimento di Equitalia, la posizione di intransigenza assurda degli Istituti Bancari che colpiscono imprenditori e commercianti.

Vero, nessuno ha la bacchetta magica.

Ma nei momenti di difficoltà, di crisi, servono lampi di genio, servono miracoli possibili.

Non servono enti burocratici vecchi e nuovi, professionisti dell’antimafia, psicologi.

Non servono parole, servono soldi.

Quanti debiti di quanti imprenditori in difficoltà sarebbero stati ripianati con un milione e ottocento mila euro di soldi pubblici già stanziati e che invece che direttamente saranno destinati a strutture burocratiche?

Di che tenore saranno invece  “gli interventi” presso le banche annunciati in conferenza – stampa tesi ad agevolare il credito agli operatori economici in difficoltà?

Che credibilità di garanzia hanno oramai gli enti pubblici nei confronti degli istituti bancari – ricordiamolo: tutti privati – se gli stessi enti pubblici sono, alcuni pesantemente, indebitati con le banche?

Infine: il ruolo di testimonial di tale Mingo di “Striscia la notizia” è reso a titolo gratuito, o verrà retribuito?

E ammesso che sia reso a titolo gratuito, che credibilità  ha un ente pubblico che si affida per tematiche sociali così delicate a  personaggi che rimandano a veline, a pupazzi e a paperissime varie e assortite?

 

Category: Costume e società

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