Molti suicidi fra i soldati americani

| 12 Giugno 2012 | 1 Comment

Non ci sono guerre giuste, la guerra comunque è sempre e comunque barbarie, sangue, dolore, per i militari e i civili.

Un aspetto particolare, insondato, amarissimo, della guerra in corso all’estero che vede  impegnata i soldati americani e i loro sofisticatissimi sistemi tecnologici finalizzati alla distruzione del “nemico”, spesso con effetti letali devastanti pure fra la  popolazione civile, è quello dell’elevato numero dei suicidi, fra i combattenti e i reduci.

Senza fare psicologia all’acqua di rose, sono facilmente ipotizzabili rimorso e orrore per quanto fatto o visto le cause scatenanti del feno,meno.

 FONTE: Agenzia Associated press.

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 Nei primi 155 giorni del 2012 154 soldati statunitensi in servizio si sono suicidati, il 18% rispetto in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e il 25% rispetto al 2010.

È quanto emerge dai dati statistici del Pentagono, che non prendono tuttavia in considerazione i veterani.

Dal rapporto risulta che l’esercito Usa sta anche facendo i conti con un maggior numero di casi di aggressioni sessuali, abuso d’alcol e violenze domestiche.

 Le cause dell’aumento del numero di suicidi non sono chiare, ma tra i possibili fattori vengono elencati la partecipazione a combattimenti, il disturbo post-traumatico da stress, l’uso improprio di farmaci vendibili dietro presentazione di ricetta medica e problemi finanziari personali. Dai dati dell’esercito risulta che i militari partiti più volte in missione all’estero sono più a rischio di uccidersi, anche se molti dei soldati che si sono tolti la vita non avevano mai lasciato gli Usa. Il numero di suicidi è aumentato nonostante le numerose iniziative pensate per incoraggiare i militari con problemi di salute mentale a chiedere aiuto. Molti soldati continuano però a non farlo, considerando una richiesta di aiuto come un segno di debolezza e un ostacolo alle promozioni.

Inoltre, spiega il dottor Stephen N. Xenakis, psichiatra e generale in pensione, molti ufficiali non capiscono la natura del problema.

Un esempio sono i recenti commenti del generale Dana Pittard, comandante della prima divisione corazzata, che hanno suscitato polemiche tra ufficiali e funzionari.

 Il generale ha scritto su un blog che “il suicidio è un atto completamente egoista” e ha invitato i soldati che stanno pensando di togliersi la vita a “comportarsi da adulti e risolvere i propri problemi come facciamo tutti noi”. Il capo di Stato maggiore, generale Martin Dempsey, ha in seguito sottolineato di “non essere assolutamente d’accordo” con Pittard.

Category: Costume e società

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Comments (1)

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  1. Maurizio ha detto:

    PAGATE, MA ESULTATE PER LA NAZIONALE!
    Tutto serve per
    rincoglionire gli italiani: stringete la cinghia, ma esultate per la
    Nazionale!

    E se il caso pronti a entrare in un altra guerra di aggressione per assolvere ad altrui
    interessi militari.

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