IL LECCE TORNA ALLA VITTORIA , MA QUANTA FATICA!

| 25 Novembre 2012 | 0 Comments

Il Lecce torna alla vittoria e si allenta un po’ la fin troppo eccessiva tensione accumulata attorno all’entourage della squadra dopo i passi falsi lombardi di Lumezzane e Pavia.

I ragazzi di mister Lerda si impongono per 2-1 contro una Reggiana ben messa in campo ma pronta ad ostruire in ogni modo la costruzione di gioco di un Lecce apparso ancora annebbiato ed incapace di far male con azioni corali. I maggiori pericoli per la porta difesa dall’ antisportivo Bellucci (grottesco nel cercare di perdere tempo già a partire dal 10’) sono stati i tiri da fuori di Memushaj nella ripresa.

È stata sicuramente la prestazione più brutta tra le mura amiche, delineatasi anche a causa delle prestazioni sotto la sufficienza di Foti, Chiricò ancora troppo fumoso e Pià , entrato nella ripresa per incidere maggiormente in fase offensiva ma invano.

La Reggiana è stata fortunata a cogliere il gol dopo 2’ grazie ad uno svarione di Di Maio che perde palla in area e favorisce la sassata di Matteini che castiga l’immobile Benassi. Zauli , grazie al vantaggio, imposta ancor di più la partita desiderata secondo le sue previsioni con 9 uomini dietro la linea della palla ed ostruzionismo esagerato. Il Lecce sta al gioco a causa della sua incapacità di prevalere sulle fasce e creare la superiorità numerica.

Anche l’estremo difensore emiliano Bellucci ci mette del suo compiendo un prodigio sulla deviazione ravvicinata di Diniz che era sul punto di correggere in rete un bel cross su punizione dell’attivo Memushaj. Il Lecce non riesce a scardinare la difesa reggiana ma al 46’ la difesa degli amaranto pareggia il conto degli svarioni: Cossentino atterra Foti in area e Minelli decreta il penalty. Cala il gelo sul Via del Mare in ricordo dei 3 rigori falliti da 3 diversi rigoristi di giornata. Si presenta l’onnipresente oggi Memushaj dagli 11 metri e trasforma con un destro imparabile a fil di palo regalando il pareggio al Lecce pochi minuti prima del riposo.

Nel secondo tempo il leitmotiv della partita non cambia con una Reggiana chiusa a riccio e con un Lecce incapace di pungere che si affida alle soluzioni da fuori. Inutili i tanti attacchi del Lecce che non creano grossi grattacapi alla difesa guidata da Bellucci che stranamente incappa in crampi a metà della ripresa, crampi che sembrano molto tattici e utili per spezzare il gioco ed innervosire ulteriormente gli avanti del Lecce.

A metà ripresa Lerda decide di inserire Giacomazzi (bocciato dopo Lumezzane) per De Rose visibilmente stanco e Pià per Falco per avere il dominio delle fasce. Dopo altri minuti di nervosismo e nullità nelle due aree di rigore è proprio Giacomazzi a dare la sterzata decisiva al match con un tiro da fuori dopo un batti e ribatti snervante. Il tiro del capitano bacia il palo alla destra di Bellucci e si insacca permettendo all’uruguaiano un’esultanza rabbiosa e liberatoria dopo le ultime insufficienze. Dopo il vantaggio la Reggiana cerca timidamente di creare pericoli ma è ancora il Lecce a non saper costruire sprecando contropiedi con Pià e Chiricò. Finisce così e il Lecce porta a casa 3 punti utili per una maggior tranquillità e per cercare di ritornare nella carreggiata che porta dritta alla cadetteria. Quello di oggi non è stato un Lecce bello da vedere (d’altronde poche volte si è visto gran gioco in questa gesione) ma capace di lottare , lottare e lottare fino al fischio finale. Va bene così , bisogna prendere sempre più punti per restare al primo posto , anche a causa dell’ennesima vittoria del Carpi secondo in classifica , capace di imporsi per 3-0 in casa contro la Feralpi Salò, prossima avversaria della banda di mister Lerda.

Gabriele De Pandis

 

 

Category: Sport

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