ARRESTATO DAI CARABINIERI UNO DEI RAPINATORI DELLA BRACERIA “GUSTAVO”

| 7 Luglio 2013 | 0 Comments

Galatone. Si tratta di MARRA COSIMO NATO a NARDO’ (LE) nel 1988, residente a GALATONE (LE), celibe, nullafacente, pluripregiudicato. Le indagini, approfondite ed immediate sono partite già nella notte, subito dopo che la rapina era stata commessa. I Carabinieri della Stazione di Galatone ed i colleghi dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia di Gallipoli, dopo l’ attento ascolto delle dichiarazioni di tutti i clienti del ristorante, dei dipendenti e di altri testimoni hanno immediatamente individuato chi ci poteva essere dietro all’efferato crimine, anche attraverso posti di blocco allestiti lungo le vie della cittadina, hanno costretto uno dei rapinatori ad un fatale “passo falso”. Dopo aver trascorso infatti qualche ora in giro vagando per le campagne e le vie di comunicazione tra Galatone e Gallipoli nel vano tentativo di cambiarsi i vestiti e guadagnarsi l’impunità, ma vedendo intorno a sé, più vicine ovvero in lontananza, solo pattuglie dell’Arma intente a dargli la caccia assieme ai suoi complici, il MARRA verso le 06:00 di ieri mattina, forse ormai esausto e stremato per la notte trascorsa in giro, ha fatto rientro presso la propria abitazione in Galatone dove, ad attenderlo da qualche ora c’erano i militari della Stazione ed i loro colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia jonica. Il MARRA è apparso da subito molto agitato nel trovare i Carabinieri ad aspettarlo, segno inequivocabile della sua responsabilità per i fatti accaduti, ma questo era nulla in confronto a quello che di li a poco gli sarebbe successo. All’interno della Caserma di Galatone infatti, mentre il MARRA si trovava in stato di fermo, in attesa che chiarisse agli inquirenti la sua posizione, cominciavano ad affluire le persone vittime della rapina per formalizzare la denuncia di quanto accaduto. Fra queste il nipote della titolare della Braceria ed una giovane coppia di Galatina. Il destino e l’abilità professionale degli uomini dell’Arma hanno voluto che il fermato ed i tre giovani si incontrassero, a causa di una porta lasciata “incolpevolmente” aperta, negli uffici della Stazione CC… Un incrocio di sguardi è bastato al Marra per dare in escandescenza ed ai giovani per ripiombare nell’incubo vissuto solo qualche ora prima. Lo stesso MARRA, a sua insaputa, urlando ed inveendo contro i militari ha dato conferma del suo coinvolgimento nei fatti, dato il suo particolarissimo timbro di voce di cui aveva già dato sfoggio durante la rapina, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il sangue freddo del malcapitato P.M. Sottufficiale della Marina Militare, a Taranto, che in maniera certosina ha ricostruito l’evento e con certezza “scientifica” ha riconosciuto il MARRA fornendo i particolari dei suoi indumenti, e l’ottima memoria “audio-visiva” della sua fidanzata E.M., che non finiva mai di ripetere, imitando il rapinatore, le frasi da lui pronunciate con l’inconfondibile timbro di voce, entrambi di Galatina, hanno permesso di “consacrare” il lavoro svolto dagli uomini dell’Arma. L’attività degli investigatori comunque non si ferma qui, allo scopo di identificare ed assicurare alla giustizia i correi, nonché fare luce sull’intera vicenda, di cui alcuni aspetti rimangono ancora poco chiari, i militari stanno continuando ad effettuare numerose perquisizioni in alcune abitazioni di Galatone e non solo, certi di essere vicini alla risoluzione della vicenda. l’ arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, a disposizione del P.M. di turno Dott.ssa ROBERTA LICCI.

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Category: Cronaca

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