I pini abbattuti vicino al Coni – IL M5S CHIEDE DI FARE SUBITO CHIAREZZA SULLA VICENDA

| 20 Marzo 2014 | 0 Comments

 

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Fare subito chiarezza sulla vicenda dei pini abbattuti in via Giammatteo, nelle adiacenze del Coni. Lo chiedono gli attivisti “Salentini uniti con Beppe Grillo” del M5S di Lecce, che si sono riuniti questa mattina per valutare la questione e studiare le iniziative da intraprendere al riguardo, al fianco dei cittadini della zona, che nel frattempo hanno avviato una raccolta di firme di protesta e, soprattutto, hanno già presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
Come è noto, fra lunedì e martedì scorso, senza preavviso alcuno e senza spiegazioni di sorta, una “task force” di ruspe ha abbattuto trenta alberi in buona salute nella zona adiacente il campo di atletica del Coni che, come è noto, è una specie di polmone verde della città, e della quale, a parte la valenza paesaggistica, molti Leccesi usufruiscono quotidianamente per pause di salutare  attività fisica.
Si tratta di un vero e proprio scempio ambientale, che, al di là della sostanza stessa, anche soltanto per la forma in cui è stato attuato, denota la scarsa considerazione che di solito  politici e amministratori hanno dei beni comuni e dell’ambiente in generale.
Nella fattispecie, poi, non basta e non convince l’assicurazione data dai vigili urbani, intervenuti per confermare la validità dei permessi, secondo cui tutto sarebbe in regola, essendo quello in cui si trovavano gli alberi un terreno ceduto dal Comune ai privati per concessioni edilizie.
In particolare, gli attivisti “Salentini uniti con Beppe Grillo” del M5S di Lecce chiedono di sapere:
come, quando e perché quei terreni siano diventati edificabili;
chi abbia deciso di venderli a privati;
chi li abbia acquistati e con quali procedure per l’utilizzo.
Inoltre, anche per scongiurare il sospetto immediato che si tratti di una nuova speculazione edilizia, essi rivendicano il diritto si sapere perché amministratori pubblici e costruttori privati privati abbiano dimostrato una così infima considerazione del verde-bene-comune, e cosa intendano ora fare non soltanto per evitare che simili episodi si ripetano, ma, nel concreto della vicenda, cosa sia possibile concretizzare nel merito per attenuarne i devastanti effetti prodotti.
Per tutti questi motivi, gli attivisti “Salentini uniti con Beppe Grillo” del M5S di Lecce saranno nei prossimi giorni al fianco dei cittadini di Santa Rosa per tutte quelle  altre iniziative che saranno intraprese al riguardo.

 

(Rdl)
Fin qui il comunicato del M5S, attivisti “Salentini uniti con Beppe Grillo”, dai quali abbiamo ricevuto  anche le foto che pubblichiamo qui sotto e che sono eloquenti: testimoniano quello che è avvenuto senza la minima considerazione degli abitanti non solamente della zona, ma di tutta la città. Il Coni a Lecce è un’istituzione, è il parco grande dentro il perimetro urbano, è una pausa al cemento, un’oasi di fresco e di tranquillità, un’abitudine quotidiana per molti per fare un po’ di esercizio fisico, punto di ritrovo, centro di aggregazione.

Un po’ come Central Park a New York.

Ora è come se ne avessero strappato un pezzo a sangue vivo. In nome di che cosa, poi? In nome del profitto, dell’egoismo, dell’incuria. Quanto meno della assoluta, scarsissima considerazione degli amministratori e degli speculatori di quelli che sono i beni comuni. E di nascosto, come fa chi commette un misfatto.

Abbiamo sentito gli autori del comunicato – stampa, da sempre attenti ai valori calpestati e negati: preannunciano subito altre iniziative anche clamorose, battagliere.

Abbiamo sentito gli abitanti dei dintorni: increduli, esterrefatti, ma non rassegnati.

Seguiremo nel nostro dovere di giornalisti questa vicenda che ha dell’incredibile, ancora tutta da chiarire e comunque emblematica del potere politico ed economico, che, invece di coltivare il bene comune, lo abbatte, come i poveri alberi, magari piantati dalle manine dei bambini delle elementari, quando le elementari servivano già ad educare a cittadini e per questo celebravano anche la giornata degli alberi, ricordate? Dopo quaranta anni, quando era fiorita un’oasi di benessere, una mattina arrivano le ruspe all’improvviso e spazzano via tutto in un amen, senza che nessuno ne sapesse niente, dai…No, non è difficile prevedere che questa storia non finisce certo qui. Ci sarà ancora molto da dire e soprattutto da capire. Qualche mese fa a Istambul in piazza Taksim successe una vera e propria rivolta popolare perché avrebbero voluto tagliare gli alberi e costruirci un supermercato. Scoppiò la protesta dei cittadini in difesa del loro verde. Qui a Lecce i cittadini non sono stati nemmeno informati. E ora giustamente sono incazzati come Turchi…


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