ARNESANO: IL 26 APRILE RAPINA A MANO ARMATA AD UN TABACCAIO : OGGI L’ARRESTO DEL RAPINATORE

| 22 Maggio 2014 | 0 Comments

Ci è voluto qualche giorno e tanta precisione per ricomporre in maniera inequivocabile tutti i tasselli di una rapina lampo, ma alla fine il risultato è stato premiante con l’arresto del presunto autore.

Nel pomeriggio odierno è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Monteroni e tradotto presso il Carcere di Lecce Gianluca MANTIGLIA, 46enne di Monteroni, già noto alle forze di polizia: nei prossimi giorni, davanti al GIP Dott.ssa Annalisa De Bendictis dovrà difendersi dalle gravi accuse di rapina aggravata e ricettazione.

Tutto comincia il piovoso pomeriggio del 26 aprile, alle 15.50 circa, ad Arnesano, quando un uomo giunge a bordo di uno scooter in Via Perrone, presso la tabaccheria “DANTE”; parcheggia lo scooter sulla parte della strada opposta all’ingresso, e indossando dei vistosi occhiali da sole e con il casco calzato, attraversa la strada ed entra nella tabaccheria.

Una volta dentro, estrae una pistola cromata, la arma scarrellando e la punta all’indirizzo della proprietaria; nei pressi del rapinatore vi è anche un cliente, che mentre cerca di defilarsi, viene agguantato dal rapinatore e tenuto fermo durante la rapina.

In pochi secondi il malvivente consuma la rapina impossessandosi di 600 euro di incasso, fugge all’esterno, ed in sella allo stesso scooter con cui è arrivato si dilegua.

Il tempo per i proprietari di dare l’allarme, e sul posto arrivano immediatamente i Carabinieri di Monteroni. I militari si dirigono subito al sistema di videosorveglianza, ed iniziano a visionare le immagini; da alcuni primi piani, anche se il rapinatore indossa il casco ed occhiali da sole, ai carabinieri non sfugge assolutamente la grandissima somiglianza che il soggetto ha con un monteronese con precedenti di polizia, Gianluca Mantiglia. Il tempo di mettere al corrente il magistrato di turno presso la Procura di Lecce di tali indizi, che su autorizzazione dello stesso i Carabinieri vanno a casa di Mantiglia per una perquisizione. Mantiglia è a casa, ma è rientrato da poco; indossa un maglione bianco con risvolti blu, molto simile a quello che indossava il rapinatore.

Successivamente, durante la perquisizione, i carabinieri trovano prima un paio di scarpe, anche queste molto simili a quelle che indossava il rapinatore; come se non bastasse, all’interno di un contenitore di biancheria sporca viene poi rinvenuto anche un jeans da uomo, di quelli con il tessuto “vintage”, con sfumature di colore praticamente identiche al jeans indossato dal rapinatore.

Tutti i suddetti capi d’abbigliamento vengono quindi sequestrati e successivamente portati in caserma, al fine di procedere ad una comparazione formale oltre che empirica con i capi indossati dal rapinatore che si rilevano dalle immagini.

Nella prosecuzione certosina della perquisizione, in un giubbotto del Mantiglia i Carabinieri trovano anche un mazzo di chiavi, di quelle in dotazione agli scooter, per cui è necessario scendere sotto l’abitazione del Mantiglia e provare le chiavi su alcuni scooter che erano parcheggiati proprio nei pressi dell’abitazione.

In particolare, prima di salire a casa del Mantiglia, i Carabinieri avevano già scorto uno scooter Liberty, dello stesso colore e nel complesso molto simile a quello usato dal rapinatore, ed è proprio su questo scooter che le chiavi hanno funzionato, permettendo ai Carabinieri di aprire il vano sottosella e di rinvenire un casco proprio uguale a quello indossato dal rapinatore; inoltre, da immediati accertamenti, è emerso altresì che lo scooter nella disponibilità di Mantiglia non fosse di sua proprietà, ma risultasse in banca provento di furto denunciato il 18 aprile, sempre a Monteroni.

A seguito di tali gravi indizi, solo il trascorrere della flagranza dal momento della rapina ha impedito ai Carabinieri di arrestare nell’immediatezza Gianluca Mantiglia, ma sicuramente non ne ha impedito la sua denuncia a piede libero presso la Procura della Repubblica di Lecce, con contestuale richiesta di custodia cautelare.

La vicenda è finita nella competenza del Pubblico Ministero Dottoressa Roberta LICCI, la quale ha concordato con i gravi indizi di colpevolezza evidenziati dai Carabinieri di Monteroni inoltrando al GIP la richiesta di arresto a carico di Gianluca Mantiglia.

E nel pomeriggio odierno, anche il GIP ha concordato con le risultanze investigative di Procura e Carabinieri, e per Gianluca Mantiglia è arrivato l’epilogo con il suo arresto.

 


Category: Cronaca

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