UN’ALTRA LETTERA DELLA TAP/ Caro nemico, ti scrivo…E ti accuso di squadrismo.
Il capo ufficio stampa della Trans Adriatic Pipeline Luigi Quaranta ci ha scritto quanto segue:
“TAP tiene a fare chiarezza sulla mancata sponsorizzazione di Birra & Sound. Al contrario di quanto dichiarato dagli organizzatori, non sono stati loro a rinunciare al sostegno di TAP, ma è stata TAP, con una comunicazione ufficiale agli organizzatori di ieri pomeriggio, ad annullare la sponsorizzazione per evitare che le polemiche sviluppatesi e le prese di posizione di alcuni artisti che dovrebbero partecipare alla manifestazione mettessero a rischio l’evento stesso. TAP lo ha fatto di sua intenzione proprio per il bene del festival e con grande rammarico, perché il contributo non solo era uno dei più sostanziosi di quelli stanziati per il programma di sponsorizzazioni estive, ma prevedeva anche un servizio di bus navetta gratuito da Lecce a Leverano, per permettere di raggiungere in sicurezza l’evento promuovendo il divertimento responsabile.
Al di là di questo, le polemiche contro le iniziative sostenute da TAP per l’estate salentina e il loro esito devono fare riflettere.
Conto i responsabili di eventi che avevano accettato o perfino, in molti casi, richiesto, la sponsorizzazione di TAP, si è scatenato un vero e proprio assalto squadristico, che ha creato un clima di tensione e violenza incompatibile con lo spirito con cui l’azienda aveva pensato di sostenere il territorio negli eventi estivi. Questa triste pagina, forse mai riservata a nessuna altra azienda, è stata scritta anche e soprattutto grazie al silenzio di coloro che sanno benissimo che il gasdotto è un progetto strategico e che per definizione, visto che l’Italia e il Salento sono già percorsi da migliaia di chilometri di gasdotti, non ha alcun impatto devastante sull’ambiente né in mare né a terra e non produrrà alcun danno alla vocazione turistica del territorio. Il progetto è diventato un mero argomento di campagna elettorale, su cui ognuno esprime il proprio parere al di là dei contenuti tecnici, rimproverando magari a TAP di sostenere feste invece che falesie, dimenticando però che già da più di un anno l’azienda ha messo a disposizione 5 milioni di euro per la lotta contro l’erosione.
Se si volesse fare un confronto serio sul progetto già lo si sarebbe fatto, l’azienda non ha mai negato la sua disponibilità. Prendiamo atto che invece si è preferito, a più livelli, evitare ogni assunzione di responsabilità e dedicarsi solo ad una battaglia mediatica e sui social network, per il NO urlato più forte nel gruppo”.
______________________________________________
(Rdl) La Tap è in grave difficoltà, almeno sul fronte della comunicazione e dell’immagine. La brillante e progressiva agenzia di cui si serve dovrebbe questa volta essere fatta oggetto di studi su come NON si fa una campagna.
La squallida manovra di compravendita del consenso popolare le si sta ritorcendo contro, da almeno una settimana a questa parte: l’ Arcivescovo che è stato chiarissimo, comitati che dicono no ai soldi offerti, artisti che si rifiutano sdegnati di salire sui palchi sponsorizzati, calciatori e cantanti che prendono posizione netta contro il gasdotto.
Un gol per il Salento. Se a canzoni non si fan rivoluzioni, si può fare però informazione. E pecunia olet, oh se puzza, a volte, e puzza di morte e desolazione!
Quanto a Leverano, la “chiarezza” di questa comunicazione è risibile: somiglia alla storia del fidanzato abbandonato, che dice alla sua ex “Ma chi ti vuole più? Sono io che ti lascio!”.
Seria, invece, molto seria, l’ accusa di “squadrismo” di cui si starebbero macchiando gli oppositori alla Tap.
Chi? Come? Dove? Quando? Perché?
Luigi Quaranta faccia i nomi, esponga le circostanze e vada in Procura.
Oppure taccia, e non si permetta di lanciare accuse generalizzate su di un articolato mondo fatto di persone per bene e cittadini, che hanno deciso di impegnarsi per assicurare un futuro migliore ai propri figli.
La tattica di criminalizzare gli avversasi è vecchia, quanto becera e non può essere tollerata.
Quanto ai politici, evidentemente la Tap con i suoi lobbisti non ne ha agganciati ancora a sufficienza e alcuni, pur dimentichi dei rispettivi partiti cui appartengono, stanno avendo un soprassalto di dignità.
Ma fino a che avranno Renzi, la gioiosa macchina da guerra che Renzi non ha rottamato, e le sue larghe intese che ha consolidato, sono ancora forti.
Il confronto, infine. Se qualcosa sappiamo, sappiamo che il confronto gli oppositori della Tap lo faranno, ma non con la Tap, ché non ci sono più tempi e modi: lo faranno presto con tutti i Salentini, con i cittadini, direttamente con la popolazione. Spiegheranno che cosa c’è davvero dietro il progetto. Dimostreranno che non sono soltanto protesta, ma anche e soprattutto proposta: di come si possa gestire una politica energetica al servizio del territorio e del popolo, non degli affaristi e degli speculatori dell’alta finanza internazionale.
Un modo nuovo e magari risolutivo, per dire ora e sempre “NO TAP!”
Category: Costume e società
Dal Montenegro vi leggiamo e condividiamo. Se alla Tap sta tanto a cuore il Salento e le sue manifestazioni, allora faccia come recita il Vangelo, faccia in modo che la destra non sappia ció che fa la sinistra, dia i suoi bravi contributi agli enti organizzatori di eventi in modo anonimo.