RIPARTE IL BANDO BLOCCATO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO MENSA ALL’ASL DI LECCE

| 23 Ottobre 2014 | 0 Comments

di Cesare Mazzotta_________

Tre milioni e 251mila euro in più per il Servizio mensa negli ospedali. Viene introdotto il “servizio di merenda”, una novità che non è detto che il paziente ricoverato gradirà.

Il  bando di gara per l’affidamento del Servizio di ristorazione negli ospedali riparte dopo quasi due anni. Un «regalo» del direttore generale Valdo Mellone che costerà alla collettività 39 milioni 585mila 040  euro (oltre iva), in 5 anni, rispetto ai 36 milioni 333mila 170 euro fissati dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, che non ha autorizzato l’aumento del costo-pasto giornaliero di 12,33 euro. Tutto questo è stato possibile grazie agli accordi con i sindacati.  Ma andiamo con ordine.

La gara per l’affidamento del servizio mensa negli ospedali e nelle residenze sanitarie assistite della Asl parte il 13 dicembre 2012  e prevede un importo di 36.333.170 euro per 60 mesi, fissando il prezzo a base d’asta del pasto a 12,33 euro. Sono previsti 2 servizi aggiuntivi e la ristrutturazione dei locali cucina. Il bando viene pubblicato nel gennaio 2013 e in aprile si fissa il termine per  la presentazione delle offerte e l’apertura delle buste.

Ma la procedura si inceppa subito. Molte aziende ((Innova, Markas, Ladisa)  fanno presente che i margini di profitto, ancorchè minimi, non esistevano perché per legge occorre conservare il posto di lavoro ai 241 dipendenti.

A questo punto, per salvaguardare 241 salari, si cerca di aumentare il prezzo a base d’asta della “giornata alimentare” , fissata in 12,33 euro. Si pone il  quesito all’Autotità di vigilanza, ma il Consiglio respinge la richiesta, confermando il prezzo di riferimento.

Ecco che allora si passa all’adozione di un’altra strategia, concordata con i sindacati. Con una delibera del febbraio 2014 il direttore generale decide di integrare il disciplinare di gara con una serie di “sub parametri”.  Intanto i 241 lavoratori diventano 228 perché 11 non sono più in organico e 2 non hanno diritto all’assunzione diretta.

L’accordo «taumaturgico» arriva  l’8 ottobre scorso: nella “giornata alimentare” viene inserito il “servizio di merenda”, pari a 1,12 euro, portando il prezzo a base d’asta a 13,45 euro.

Tutti d’accordo allora. E con la delibera 1776 del 20 ottobre 2014 si modifica il disciplinare di gara che fa passare da 36.333.170 a 39.585.040  euro (di cui 8000 euro non assoggettabili a ribasso) con un aumento dei costi di 3 milioni 251.870 euro. L’importo annuo viene fissato perciò in 7.917008 (prima era 7.266.634)

Le mense interessate sono : il “Vito Fazzi” (compresi Oncologico e Galateo San Cesario)  106 dipendenti; ospedale Nardò – Copertino con 28 lavoratori; Galatina 15; Poggiardo 7; Gagliano del Capo 15; Scorrano 18; Maglie 4; Gallipoli 16; Casarano 20.

I pasti saranno recapitati anche ai Centri riabilitativi assistenziali psichiatrici di Squinzano, Strudà,Villa Salento, Gallipoli Itinera Supersano, Hospice San Cesario.

 

 

Category: Costume e società

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