DUE DOCENTI UNIVERSITARI LECCESI PROTAGONISTI DI UN PROGETTO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE PER I BAMBINI AMMALATI CHE SI SPOSTANO DA UN PAESE ALL’ALTRO

| 12 Dicembre 2014 | 0 Comments

(c.m.)______Il sito-progetto “Translators for children”, in sigla T4C, al quale hanno aderito gratuitamente 85 nazioni, 700 interpreti e traduttori, 68 pediatri specializzati di tutto il mondo, è nato con il compito di tradurre le cartelle cliniche dei bambini che devono sottoporsi ad intervento chirurgico in altri Paesi.

Qual è il problema che ha dato vita al progetto gestito da un comitato scientifico internazionale?

Un paio di anni fa Marco Squicciarini, un medico di Roma, si è reso conto che i bambini nel mondo muoiono anche perché, nello spostamento da un paese all’altro, le cartelle cliniche e i referti non sono tradotti a norma. E in ambito medico basta sbagliare una parola e scattano grosse responsabilità. Squicciarini si è rivolto quindi alla docente dell’università di Lecce Maria Rosaria Buri, una delle interpreti e traduttrici ufficiali più prestigiose a livello internazionale. Da qui il passo verso il Dream è stato breve.

Marco Mancarella (nella foto) è docente di Informatica giuridica e direttore del Laboratorio di e-governmet all’università del Salento. E ha partecipato al tavolo internazionale T4C di martedì scorso al ministero, dove si è preso atto che presso il Dream di Lecce vi sono server, banche dati e ambienti che favoriscono l’allocazione del Comitato T4C. Al momento il Dream di Lecce è stato il primo e l’unico al mondo a proporsi al ministro.

«Quindi il Dream», anticipa il professore Mancarella, «potrebbbe validare le traduzioni e ospitare qui da noi il centro T4C, dove abbiamo dei centri di supercalcolo per la gestione dei dati. Proprio questo ha tranquillizato il ministero. Adesso ci sono vari accordi da sottoscrivere e quindi si procederà».

In appena un anno e mezzo il T4C ha già salvato 35 bambini ( un paio anche italiani), grazie al contatto con i genitori che ha reso possibile la traduzione e il viaggio da un paese all’altro.

 

 

 

 

Category: Costume e società

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