LA GUARDIA DI FINANZA VUOLE VEDERCI CHIARO SUGLI APPALTI DEL COMUNE DI LECCE PER LA RACCOLTA RIFIUTI

| 6 Febbraio 2015 | 0 Comments

di Roberto De Salvatore______

Nel ginepraio delle gare d’appalto per la gestione dei servizi pubblici è sempre ben difficile che qualcosa vada liscia e che non intervengano richieste di sospensiva e di revisione da parte delle ditte che vengono lasciate fuori.

I finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia Finanza di Lecce al comando del colonnello Nicola De Santis hanno proceduto al sequestro degli atti della gara d’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani (valore 121 milioni di euro!) presso gli uffici comunali di via Lombardia, su disposto del sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone.

Dunque cerchiamo di capirci qualcosa: alla gara per il servizio (per un periodo di nove anni) si erano presentati tre associazioni di imprese, quella formata da Axa e Ecotecnica; la seconda formata da Monteco e Sudgas e infine la milanese Aimeri.

In prima battuta, vincitrice dell’appalto era risultata la prima associazione di imprese, aggiudicazione subito contestata davanti al Tar di Lecce.

Successivamente il Consiglio di Stato in riforma di quanto disposto dai giudici del Tar aveva escluso la ditta vincitrice a favore di Monteco e Sudgas con la motivazione della mancanza di un responsabile tecnico che certificasse il gruppo di imprese.

Ma, colpo di scena, anche la Monteco era sprovvista di una certificazione di un responsabile tecnico, ed è su questo motivo che la ditta Aimeri basa la richiesta di sospensiva anche per questa aggiudicazione.

Restiamo in attesa in questi giorni per capire quale sarà la decisione dei giudici amministrativi per quanto riguarda l’intera vicenda, ma intanto non possiamo fare a meno di esternare un profondo senso di sfiducia in un sistema poco chiaro.

I lavori pubblici in Italia vengono attribuiti secondo criteri non solo obsoleti e farraginosi, ma possibili delle interpretazioni più svariate. Ovvio che mancando un sistema snello e soprattutto chiaro, le occasioni di inciuci e di controverse e costosissime battaglie legali siano all’ordine del giorno, con effetti negativi sulla intera comunità.

E’ l’intero sistema degli appalti pubblici in Italia che è malato, e sebbene si invochi da più parti la sua riforma tutto rimane come prima, anche perché è naturale che convenga così a molti. A molti chi? Sicuramente agli organi amministrativi degli enti pubblici che vivono nei meandri oscuri dei cavilli giuridici, per loro familiari e confortevoli, e conviene anche a quegli imprenditori o gruppi di imprenditori più forti che alla fine riescono a spuntarla. Pochi benefici e molti danni alla fine, giacché per le inevitabili questioni legali, i costi saranno addebitati a tutti i cittadini.

 

 

 

Category: Cronaca

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