PERDE IL POSTO DI LAVORO E VA DAL SINDACO A PROTESTARE, VIOLENTEMENTE. ARRESTATO UN UOMO DI TUGLIE. SARA’ PROCESSATO PER DIRETTISSIMA

| 23 Febbraio 2015 | 0 Comments

(l.c.)______Oggi i carabinieri di Sannicola hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, Antonio Pezzulla, 46 anni,  di Tuglie (nella foto).
Il Pezzulla, già noto alle Forze dell’Ordine per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni ed altri reati contro la persona, si è questa mattina recato in Municipio a Tuglie per poter conferire con il Sindaco della cittadina salentina.
All’uomo non era stato rinnovato da parte del Comune l’appalto per la raccolta di rifiuti in Tuglie (probabilmente perché mesi addietro gli era stata revocata la patente per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) e pretendeva un intervento di qualcuno del Comune per essere reintegrato al lavoro.
Giunto in Comune il Pezzulla, infuriato, chiedeva insistentemente di parlare con il Sindaco.

Successivamente, una volta visto arrivare il Primo cittadino, ne ha sfondato la porta dell’ufficio. Gli chiedeva, con foga, di sapere perché era stato licenziato. Alla risposta del Sindaco che nulla sapeva del suo rapporto di lavoro, il Pezzulla iniziava a distruggere le suppellettili di quell’ufficio, inveendo e rifiutandosi di uscire dalla stanza e perfino rovesciando la scrivania del sindaco e lanciandogli, senza colpirlo, una sedia.
L’intervento di tutti i dipendenti comunali e dello stesso primo cittadino, che cercavano di calmarlo invitandolo ad uscire da quell’ufficio, hanno provocato solo altra ira nell’uomo che ha cominciato a minacciare tutti i presenti ed a prendere nuovamente a calci la porta dell’ufficio.
Immediato l’intervento dei militari di Sannicola che, giunti sul posto, lo hanno fermato, condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto.
Il P.M. di turno, concordando con l’attività dei militari operanti, ha disposto per lo stesso gli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per i prossimi giorni.
L’uomo è stato quindi tradotto, dopo le incombenze di rito, presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

 

Category: Cronaca

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