NON C’È DUE SENZA TRE: IL LECCE DI BOLLINI VINCE CONTRO IL MESSINA E TROVA LA TERZA VITTORIA CONSECUTIVA

| 23 Febbraio 2015 | 0 Comments

di Laura Ricci______

Davanti al proprio pubblico che non si vedeva così caloroso da tempo, tra striscioni di una parte della curva nord che ha voluto esprimere il proprio sostegno nei confronti della famiglia Tesoro con un “Je suis Tesoro” e un’altra fazione ancora convinta del fatto che sia giusto che la famiglia barese lasci il Lecce a fine stagione, i giallorossi portano a casa una vittoria che li tiene ancorati al terzo posto insieme alla Juve Stabia.

La cronaca

Mister Bollini schiera Caglioni, Mannini, Lopez, Diniz, Abruzzese, Papini, Embalo, Salvi, Moscardelli, Sacilotto e Gustavo. Ancora una volta Fabrizio Miccoli non viene schierato e le voci su un suo probabile addio al calcio giocato per poi assumere delle vesti dirigenziali si fanno sempre più fitte.

Il Messina di mister Criscuolo scende un campo con Iuliano, Cane, Rullo, Mancini, Altobello, Stefani, Orlando, Damonte, Corona, Ciciretti e Spiridonovic.

Accompagnato da una curva nord entusiasta e molto colorata, il match assume subito dei ritmi vivaci: il Lecce è molto aggressivo e proiettato in avanti, mentre il Messina cerca di mettere in difficoltà i salentini al 9′ con un tiro dalla distanza di Mancini poi controllato da Caglioni. I padroni di casa rispondono, Embalo si rende protagonista di diverse azioni pregevoli ed efficaci e al 14′, dopo aver seminato gli avversari con due tocchi, serve Gustavo che tenta il colpo di testa ma viene fermato dalla difesa siciliana. Passano pochi minuti e gli uomini di Bollini ci riprovano con una sortita offensiva terminata nell’area di rigore avversaria: Moscardelli viene atterrato da un difensore del Messina ed è calcio di rigore per il Lecce. Proprio il bomber giallorosso concretizza il tiro dal dischetto e porta in vantaggio la sua squadra al 20′. Nemmeno il tempo di festeggiare e tirare un sospiro di sollievo che la squadra ospite spegne subito gli entusiasmi leccesi con un’azione veloce, Spiridonovic trafigge il portiere giallorosso e riporta il risultato in parità. I giallorossi non si lasciano abbattere e ripartono alla carica con il solito Moscardelli che prima tenta di piazzare un pallone in movimento ma trova la buona opposizione di Iuliano, per poi riprovarci al 40′, su assist dell’ispiratissimo Embalo, ma mancando completamente il bersaglio. Termina un primo tempo combattuto ma prevalentemente gestito dai padroni di casa.

I giocatori tornano sul terreno di gioco e il Lecce riparte con una bella occasione per Gustavo, servito di prima intenzione da Moscardelli, che tenta di spiazzare Iuliano ma fa partire un tiro troppo debole per poterlo impensierire. Continua la pressione offensiva dei salentini, al 56′ sfruttano una clamorosa imprecisione della difesa avversaria che svirgola il pallone e concede il tiro a Stefano Salvi che non sbaglia e spiazza il numero uno siciliano. Il Lecce torna in vantaggio ed è ancora Embalo a mettere in difficoltà il Messina con “un gioco di prestigio” che ubriaca la difesa siciliana e gli permette di trovare un tiro insidioso che si spegne di poco vicino al palo sinistro. Il secondo tempo è un monologo leccese, gli uomini di Bollini sono padroni del gioco e continuano a rendersi pericolosi; il neo entrato Checco Lepore sfiora il goal prima con un tiro teso ma impreciso e poi con un calcio di punizione battuto magistralmente ma controllato dal portiere. L’ultimo brivido della partita però ce l’ha proprio il Lecce all’ 85′ a causa di un intervento in uscita decisamente scoordinato e scomposto da parte di Caglioni che si lascia sfuggire il pallone di mano nel bezzo della mischia nell’area di rigore e mette a rischio il vantaggio dei salentini. La difesa leccese spazza il pericolo e l’incontro termina sul due a uno a favore della squadra di casa.

Il giudizio

Lo spettro della rimonta avversaria dopo il momentaneo vantaggio del Lecce è iniziato ad aleggiare pericolosamente al momento del goal di Spiridonovic che ha portato le squadre sull’uno a uno. La squadra però ha dimostrato di saper reagire e di riuscire a tenere le redini del gioco dominando in lungo e in largo il secondo tempo e trovando l’importante raddoppio che poi è valso i tre punti. Inizia a vedersi, oltre al cinismo agonistico, anche il bel gioco propositivo di cui parlava mister Bollini al suo arrivo; proprio il tecnico giallorosso trova la terza vittoria consecutiva alla guida del suo Lecce.

Il migliore in campo: Carlos Embalo ha messo in mostra una classe notevole e una tecnica decisamente importante. Attivo e sempre pericoloso nel fronte offensivo, ma anche attento nella fase difensiva, il giovane acquisto giallorosso ha spesso trovato la porta anche se ogni tanto ha peccato di leziosità, ma questo è un peccato da attribuire alla gioventù.

Da dimenticare: non è la prima volta che si sente rumoreggiare il pubblico davanti a un intervento poco preciso di Caglioni. Questa volta il numero uno leccese la stava combinando grossa all’85’ lasciandosi sfuggire un pallone semplice da controllare. Il destino di questo incontro ha voluto salvare Caglioni e la sua squadra.

L’arbitraggio: ha diretto l’incontro il signor Daniele Rasia di Bassano del Grappa, affiancato dagli assistenti Genny Sbrescia di Castellammare di Stabia e Raffaele Vitiello della sezione di Torre del Greco. Piuttosto attento ed equilibrato, il signor Rasia è stato tempestivo nell’ammonire il portiere del Messina Iuliano che, sin dall’inizio dell’incontro, continuava a perdere tempo prima del rinvio dal fondo.

 

 

 

Category: Sport

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.