A LECCE I TABELLONI PUBBLICITARI CONTINUANO A SPUNTARE COME FUNGHI IN TUTTA LA CITTA’

| 18 Aprile 2015 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo_____
Nuovi impianti segnaletici a frecce a Lecce. Tabelloni nati come funghi in tutta la città. Lo “Sportello dei Diritti”: sono legittimi? Comunque pericolosi per il traffico comunale. L’amministrazione cittadina chiarisca

E’ ancora una volta la segnalazione di un cittadino a suscitare l’attenzione dell’ associazione “Sportello dei diritti”circa la miriade di impianti di frecce indicatrici che sono spuntati come funghi nel centro urbano di Lecce.

Si tratta degli ormai noti tabelloni che mostriamo nella foto allegata e che sono distribuiti su tutto il territorio urbano, che riportano le indicazioni con relative frecce direzionali di attività commerciali di ogni tipo.

Il cittadino che ci ha segnalato la questione ha evidenziato come gli stessi siano intanto pericolosi per il traffico pedonale in quanto posti sui marciapiedi senza – almeno in apparenza – una particolare cura della loro posizione.

Lo stesso utente ha rilevato anche come sussisterebbero alcuni profili di presunta illegittimità degli impianti per i quali Giovanni D’Agata, presidente dell’  associazione, chiede che sia data immediata risposta da parte dell’amministrazione comunale.

Non è chiaro, infatti, se:

–  tutti gli impianti abbiano ottenuto le necessarie autorizzazioni, si vedano per esempio quelli installati nei pressi del cimitero su viale Porta d’Europa, su viale Degli Studenti, su via Pitagora, e così via;

– se anche quelli che sarebbero stati a loro tempo autorizzati lo siano ancora;

– se anche quelli autorizzati siano stati installati in maniera conforme rispetto al progetto autorizzativo;

– se è vero che – anche se la concessione non fosse scaduta – era prevista la cessione di 1/6 dello spazio dell’impianto al Comune da utilizzare per indicazioni utili al servizio dei cittadini (uffici comunali, provinciali o regionali, numeri telefonici utili ecc.), mentre lo spazio ceduto risulterebbe non di 1/6 ma di una percentuale inferiore a quello che sarebbe stabilito dal P.G.I.P. (Piano Generale Impianti Pubblicitari);

– se è vero che gli spazio riservati al Comune dovevano contenere indicazioni istituzionali, preventivamente concordate con l’ente in fase di autorizzazione, mentre pare che vi siano solo indicazioni commerciali;

– se gli impianti rispondano ai dettami del Codice della Strada e del relativo regolamento d’attuazione in tema di segnaletica; in tal senso si ricorda che il  Codice della Strada, ripreso nel P.G.I.P. del Comune di Lecce approvato nel 2011, stabilisce che le frecce per l’indicazioni di attività commerciali o artigianali devono essere collocate al di fuori del centro abitato.

Insomma, una serie di domande che per i principi di trasparenza e buon andamento amministrativi meritano una risposta nei confronti dei cittadini da parte dei nostri amministratori anche perchè in questo caso non si parla solo di eventuali interessi dei concessionari ma soprattutto della sicurezza stradale.

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Comments (1)

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  1. Mirella ha detto:

    IL SINDACO PERRONE HA INVIATO UNA PRECISAZIONE ALLA STAMPA CON LA QUALE SOSTANZIALMENTE HA DETTO CIO’ CHE DI SOLITO DICONO I POLITICI QUANDO VENGONO COLTI IN CASTAGNA: “PROVVEDEREMO”.
    Perrone non ha risposto neanche ad una delle 6 domanda che ha posto D’Agata, per un semplice motivo, NON SA COSA RISPONDERE perchè gli uffici del Comune di Lecce oggi non sono in grado di fornire al primo cittadino le informazioni necessarie per poter rispondere alle domande poste dall’avvocato Giovanni D’Agata.

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