LA VIGNETTA: 10 FEBBRAIO…LA STORIA CHE NON C’E’ SUI LIBRI DI STORIA
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“Svelarsi”: IL SECONDO INCONTRO TRA GIOVANI PER CONOSCERSI E CONFRONTARSI A LECCE SABATO 8
Proseguono gli incontri del progetto “Svelarsi” a cura degli studenti Unisalento. Anche il secondo incontro si svolgerà presso l’ex Convitto Palmieri di Lecce, sala 11, piazzetta Giosuè Carducci, sabato 8 febbraio ore 18-20. Nel precedente appuntamento i numerosi convenuti hanno manifestato il loro interesse verso i molteplici temi toccati: lo sviluppo del soggetto tra Io […]
IL LIBRO NECESSARIO DI DOM JUBANI. INCONTRO A BARI LUNEDI’ 3
di Raffaele Polo ________ Presentazione del volume ‘Dal profondo dell’inferno ho visto Gesù crocifisso. Unsacerdote nelle prigioni comuniste albanesi’ di Simon Jubani. Lunedì 3 febbraio, ore 18.30, presso la Sala dell’Istituto BOREA in Piazza Garibaldi, 18 a Bari, si presenterà il libro di Dom Simon Jubani, Edizioni Cantagalli, 2024. L’evento è organizzato dalla rivista Albania […]
“All’ombra di Auschwitz” QUESTA SERA A COPERTINO CON ‘SCENA MUTA’
(Rdl) __________Questa sera a Copertino presso la chiesa delle Clarisse, la compagnia teatrale Scena Muta di Ivan Raganato porta in scena il suggestivo spettacolo teatrale “All’ombra di Auschwitz”. Il testo scritto e interpretato da Ivan Raganato e Maria Antonietta Vacca ha già riscosso consensi al Museo della Memoria e dell’Accoglienza a Santa Maria al Bagno […]
NOTE D’ARTE / RETROSPETTIVA DI PIETRO FANIGLIULO A LECCE DA SABATO 1
di Raffaele Polo __________ Per ricordare un pittore, un artista che non c’è più, basta esporre un po’ delle sue opere: come per incanto, ecco rivivere l’Amico, il compagno di tante avventure artistiche. E non c’è parola che possa sostuire quella ‘mostra’ delle sue opere che viene a rafforzare un legame, viene a confermare che […]
CONVEGNO A ROMA SULLA COOPERAZIONE INTERRELIGIOSA MARTEDI’ 4 FEBBRAIO
Riceviamo e vollentieri pubblichiamo. Vittorio Patanella,International Media Association for Peace (IMAP-Italia), ci manda la seguente comunucazione. Nella nostra foto Pier Ferdinando Casini ________ “Cooperazione Interreligiosa: Fondamento per la Fraternità Umana e la Cultura per la Pace”, è il tema del convegno che si terrà nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, presso il Senato della Repubblica […]
Un progetto organico di comunicazione multimediale e interattiva. Un quotidiano on-line. Una casa editrice di giornali, periodici e libri.
Un luogo di incontro e di confronto. Una comunity. Una rete di collegamento. Un centro-studi di approfondimento e ricerca. Un’agenzia di organizzazione di eventi. Un mezzo di espressività. Un’occasione di creatività. Una scelta di libertà e una possibilità di partecipazione per tutti.
Visto che sulle Foibe non avete scritto una riga approfitto dello spazio che ho a disposizione.
Il massacro delle Foibe ha interessato anche citati salentini.
“Una violenza di Stato”, la definisce Salvatore Coppola, storico locale e per decenni insegnante di storia nei licei della provincia, dove, anche in tempi di dimenticanza, ai suoi studenti ha fatto conoscere quello che è stato. E che ha toccato da vicino anche il Salento.
Ancora nessun risarcimento ai familiari dell’esodo forzato, nonostante un accordo firmato con la Slovenia. Ma cosa è stato davvero quanto è accaduto in quegli anni? La Giornata del Ricordo, da quando istituita, ha contribuito a dare risposta. Sono tre le posizioni della storiografia: la prima ha voluto che si trattasse di controffensiva contro i fascisti, ma è una tesi che non regge perché vennero uccisi anche antifascisti, socialisti, addirittura comunisti che si opposero all’espansione jugoslava a cui Tito mirava. La seconda tesi è quella della pulizia etnica degli italiani, ma comunque è ritenuta debole, perché vennero uccisi solo uomini e soprattutto intellettuali, non anche donne e bambini. La terza tesi, condivisa dalla storiografia croata, slovena e italiana e contenuta in un documento del 2001, invece, dice che si è trattato in parte di vendetta contro i fascisti e in gran parte di “epurazione politica” contro quanti si opponevano al disegno annessionistico di Tito e all’instaurazione del regime comunista in Jugoslavia.
Di seguito, i nomi dei leccesi morti nelle foibe, con relativo Comune di provenienza:
Lecce: Micalella Carlo, Caputo Giuseppe Raffaele, Citi Giovanni, Michele Bruno, Leone Quintiliano, Mannino Vittorio, Persico Pasquale, Rubino Italo Cosimo, Mastropietro Cosimo, Nascè Francesco.
Alliste: Piscopello Amleto
Bagnolo del Salento: Magurano Antonio
Botrugno: Pedone Giovanni
Calimera: Tommasi Donato
Caprarica: Centonze Giuseppe, Turco Giuseppe
Carmiano: Zoccali Angelo Francesco
Casarano: Addelico Pino, Pino Adelino
Castrì di Lecce: Raho Paolo
Castrignano del Capo: Giacca Michele
Corigliano d’Otranto: Romano Antonio
Corsano: Chiarello Rocco Nicola
Galatina: Tundo Francesco Domenico, Rollo Rocco, Pano Tommaso Galatone: Centolanze Pompeo Biagio, De Paolo Antonio
Gallipoli: Gabellone Vittorio Mario, Liaci Antonio, Monsellato Italo, Antonacci Nicola, Maggio Augusto, Misciali Emanuele, Zucchini Franco, Diaferia Achille
Maglie: Donno Tancredi Rocco
Matino: Rosetto Carlo
Monteroni: Torsello Amedeo, Manfreda Gino
Nardò: De Benedictis Torquato, Olmo Giuseppe, De Carolis Luigi
Nociglia: Pedone Giovanni
Poggiardo: Paiano Raffaele Luigi
Racale: Basurto Benvenuto Antonio, Culiersi Tommaso
Ruffano: Corsini Angelo
San Cesario: Armentano Cosimo, Antonio Zilli, Cosimo Serra Salvatore, Gigante Vincenzo, Gigante Antonio, Palmieri Armando
Squinzano: Marzo Giulio
Surbo: Malatesta Angelo
Taviano: Cataldo Settimio, Perrone Cosimo
Tricase: Morciano Salomone, Caloro Giuseppe
Uggiano la Chiesa: De Benedetto Ernesto