“Basta! Il tempo è scaduto”, E IL SINDACO MARCO POTI’ DICHIARA FUORI LEGGE LA TAP CON UNA COMUNICAZIONE A TUTTI I NUMEROSI ENTI COINVOLTI NELLA QUESTIONE DEL GASDOTTO DI MELENDUGNO. CARABINIERI COMPRESI

| 17 Maggio 2016 | 2 Comments

(g.p.)______Con una lunga, dettagliata e motivata comunicazione inviata a tutti i tanti enti interessati dalla prevista costruzione del gasdotto (nella foto, mentre la firma), il sindaco di Melendugno, Marco Potì, ha formalmente dichiarato decaduta “per decorso dei termini” l’Autorizzazione Unica rilasciata alla società Tap dal ministero dello Sviluppo economico il 20 maggio 2015. Copia dell’atto è stata consegnata anche ai carabinieri.

Nell’atto il Mise viene diffidato “dal voler concedere eventuale proroga alla predetta autorizzazione, in quanto non giustificata da legittime motivazioni“.

I lavori, che secondo Tap sarebbero iniziati il 13 maggio, come indicato nel cartello affisso sulla recinzione montata furtivamente nella tarda serata di domenica, in contrada Fanfula, non sono altro – ribadisce il sindaco – che un “goffo tentativo di nascondere la mancata ottemperanza al termine ultimo dell’avvio dei lavori imposto per il 16 maggio da Bruxelles, entro il quale il cantiere doveva essere aperto”.

 

Category: Cronaca, Politica

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  1. redazione ha detto:

    AGGIORNAMENTO______La Tap ha replicato nel pomeriggio, inviando copia di una lettera spedita in mattinata agli enti interessati dal Ministero dello Sviluppo Economico, a firma del direttore generale Alberto Dialuce, in cui,in relazione al caso,al di là dei riferimenti e dei rimandi, viene espressamente dichiarato alla fine “si ritiene congruente la comunicazione di inizio lavori della Tap con quanto previsto dal decreto ministeriale 20 maggio 2015”.

  2. Antonio Trevisi, M5S - tramite redazione ha detto:

    Nonostante i termini ultimi per l’inizio dei lavori fossero fissati entro il 16 maggio 2016, gli stessi non possono considerarsi avviati e di conseguenza chiediamo che la Regione Puglia dichiari decaduta ai sensi dell’art. 5 del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 20.05.2015 (Autorizzazione Unica alla costruzione del gasdotto) l’autorizzazione per la società Trans Adriatic Pipeline per decorso dei termini fissati.

    La giurisprudenza amministrativa unanime e consolidata ha avuto modo negli anni di affermare e ribadire chiaramente che, ai fini del rispetto del termine di inizio dei lavori occorre il compimento di attività direttamente e immediatamente collegate all’inizio dei lavori, in particolare perchè i lavori si possano considerare “iniziati” è necessario che, al netto delle mere prescrizioni ante operam, entro la data stabilita i macchinari si trovino nel cantiere ed abbiano già realizzato un cambiamento irreversibile del suolo.

    I “lavori” realizzati da TAP invece si sono limitati all’installazione di una recinzione di plastica rossa intorno ad alcun alberi, in un’area molto ristretta, ed alla apposizione di un cartello di inizio lavori.

    Quand’anche fossero state effettuate attività di bonifica bellica e saggi archeologici preventivi in località Fanfula le stesse attività sarebbero comunque mere prescrizioni ante operam ai sensi del dm 223 dell’11/9/2014 come recepito dall’Autorizzazione Unica del MISE di cui al D.M. 20.05.2015.
    Insomma lavori che si possono considerare tutt’altro che iniziati con la conseguenza che i termini sono da considerarsi scaduti.

    Il consigliere pentastellato prosegue raccontando lo “strano e silenzioso” avvio dei lavori di TAP che sarebbero cominciati proprio durante i festeggiamenti della Madonna di Roca, la marina di Melendugno più prossima a San Foca.
    La società ha scelto di inviare i suoi uomini lontano dai riflettori, mentre la gente era distratta dalle celebrazioni, di domenica sera. Ma non solo.
    TAP avrebbe mandato una comunicazione al Comune, tramite PEC, venerdì 13 maggio, quando gli uffici erano ormai chiusi, di conseguenza l’Ufficio tecnico non avrebbe letto la missiva prima di lunedì mattina.

    Per questo motivo la sera del 15 maggio, quando il personale di TAP si è presentato nelle campagne di Melendugno, in località “Fanfula”, non c’era nessuno ad attenderlo.

    La giurisprudenza nel tempo ha avuto modo di affermare e ribadire che, ai fini del rispetto del termine di inizio dei lavori occorre il compimento di attività direttamente e immediatamente collegate all’inizio dei lavori, e tali non possono essere considerate (tra tutte si vedano le sentenze del Consiglio di Stato n.5242/2000 e n. 3030/2008): la realizzazione della recinzione del cantiere, la pulizia dell’area, l’installazione della cartellonistica di cantiere e nemmeno possono esserlo il taglio degli alberi, l’apertura di un varco di accesso al terreno, la demolizione di parte di un muro di confine così come neanche lo sbancamento del terreno e l’esecuzione dei lavori di scavo.

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