LA STORIA / “La scuola crolla, ma noi no!”. UNA PRESIDE DI BRINDISI LASCIATA SOLA DALLE ISTITUZIONI, ENTE PROVINCIA ‘RIFORMATA’ IN PRIMIS, DENUNCIA IL DEGRADO DEL SUO ISTITUTO, E UNISCE RAGAZZI E GENITORI NELLA PROTESTA: “Faremo lezione all’ aperto”

| 14 Ottobre 2016 | 0 Comments

(f.g.)______

Cari genitori,nei primi giorni del mio insediamento da Dirigente scolastico, incontrando i vostri figli per conoscere bisogni, sogni e speranze, qualcuno inneggiava ad una “Scuola Nuova”. E ne avevano tutte le ragioni: il mio giro turistico nei corridoi nell’Istituto mi procurava una stretta al cuore, una sorta di viaggio nei gironi dell’inferno di Dante, dove i peccatori sono condannati a vivere in luoghi degradati, dove il contatto continuo con l’orrore, il fetore, il fuoco o il gelo ricordi loro continuamente la condizione di esseri inferiori.

Ebbene, è stato in quel momento che ho sposato la causa della difesa dei diritti violati, del riscatto umano e morale del nostro essere educatori prima ancora che docenti e, come tali, responsabili della crescita costruttiva dei nostri e vostri figli, all’insegna della legalità e del rispetto della dignità umana”.

 

 

 

 

Nei giorni scorsi aveva denunciato la situazione di degrado della scuola di cui è dirigente: da “codice rosso”, secondo i vigili del fuoco, con il solai0 che cade a pezzi. Ieri, la conferma dopo un’ ispezione dell’ Asl.

 

 

 

 

E oggi, ha voluto essere lei stessa, Rita De Vito, prima delle decisioni ufficiali, a chiudere simbolicamente il portone, dell’ Istituto professionale Ipsia Ferraris di Brindisi, simbolicamente quanto polemicamente: “C’è la gioia condivisa di una grande battaglia combattuta da tutti noi affinché nessuno calpesti la nostra dignità. Il mio abbraccio più grande va ai miei ragazzi. Loro sono la nostra forza e il nostro orgoglio. Mi opporrò a qualsiasi forma di frazionamento dei ragazzi in altri istituti della città. Faremo lezione all’aperto. Amo la scuola e amo i miei ragazzi e mi vergogno di essere rappresentata da questa gente che ancora si ostina a tenere nascosta la propria negligenza e a rischiare con la vita dei nostri figli. Questo non sarà più consentito. Ne dovranno rispondere nelle sedi opportune”.

 

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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