Comunque Vada… / LA GITA DEI CONIUGI SCOGNAMIGLIO

| 5 Febbraio 2017 | 0 Comments

di Elena Vada______

– ”Pronto, Ciusy…. Ciusy mi senti, sono mammà”

-”Ma si, mamma ti sento benissimo, non siete sulla luna, siete a San Remo! Spero che siate arrivati bene, c’era traffico, papà come sta?”

Marì :”Non si è mai fermato neanche per un caffè, nu bicchiere d’acqua…. Meno male che ci è mancata a benzina e doveva controllare l’olio che si era accesa la spia… m’ha detto :-”Uè, fa ampres-ampress, o cess sta alloc…” Allora io mi sono pigliata un caffè all’ Autogrid Alè-Magnà (una ciofeca), me song magnata nu test/tost (quel un panino abbrostolito, con prosciutto e formaggio) e poi song asciut…. E null’agg chiù truat (non l’ho più trovato) a papà … aveva finito di mettere a posto la macchina e si era posteggiato nel parcheggio… e non è che mi aspettava li davanti, NO!, l’ho dovuto cercare per un quarto d’ora buona. Chillu fetent! L’ha fatto apposta.

Quando mi ha visto ha detto :”Qua pe’ piscià ci vogliano 2 euro, troppo caro”.

Siamo saliti in macchina, per riprendere il viaggio, lui stava incazzato, allora ho incominciato a cantare: ”OHI Marì, OHI Marì, quanta nuott agg pierz pe’ te…. “ e lui a continuato tutto allegro e felice.

Prima di arrivare ha cominciato con le raccomandazioni :”Fatti aprire l’ascensore, metti le posate nel piatto, che te le cambiano ogni volta, non rifare il letto al mattino..e non raccogliere i piatti, che lo fanno loro. Quando scendiamo abbasc nella sala da pranzo, siedeti dove vuoi. Poi ti alzi e ti servi dal buffet (quel tavolo pieno di roba) prendi quello che vuoi: brioche, caffè, latte, marmellata, spremuta di arancia… insomma quello che ti piace di più… oppure, se te lo chiedono, gli dici: caffè o quello che bbuò, tanto è tutto compreso nel prezzo… ma non ti portare via niente, ca facimm brutta figura… no, neanche una brioscina!”

– …Maronna ro Carmine! Mi ha preso proprio per un incivile…e dire che quando ero giovane ho viaggiato assai, sono stata pure a Cuneo!”

-”Mamma, adesso che siete arrivati, dimmi qualcosa di più: com’è la città, l’HOTEL, com’è il mare, la gente, l’atmosfera…..”

:-”Eh, figlia mia, siamo all’Hotel Londra, una vera sciccheria… i cammarieri ti parlano due o tre lingue, io ci volevo dire: Song e Napul paisà!… ma ho dovuto fare tutta la sostenuta. É tutto antico, con i cavalli al muro, e segg song (le sedie sono) di velluto rosso e dorate! L’ascensore lo apre un ragazzo con la chiave della camera nostra in mano, che ci ha accompagnato qui (papà gli ha dato pure la mancia). C’è già la tavola apparecchiata: frutta di tutti i tipi, biscotti, cioccolatini … un bel mazzo di fiori e pure lo sciampagne. Io volevo mangiare una banana, un’arancia e tuo padre mi ha gridato :”Lassa sta che è tutto per bell verè! (solo da guardare) No, non è la cena, quello è il Ben Venuto, agli ospiti, che siamo noi! Be’ ma se proprio vuoi, qualcosa puoi assaggiare!” – “Hai capito Ciusy, qui c’è stata pure la Regina Elisabetta, la Madonna… quella che canta m’hanno detto (io non sapevo la Madonna cantasse), poi c’è stato Churchill…. I presidenti della Repubblica, eccetera, eh pure Claudio Villa!

L’unica cosa che non ho capito è addò stann e baligg nuostr?! (Dove sono le nostre valige).

Papà a ritt che ce le portano dopo.

Io le tenevo strette in mano, non ce le volevo lasciare….. e quello (uno specie di garzone) tira!,tira! me le tirava proprio d’imman (dalle mani), poi mi ha detto di stare tranquilla che le portava lui in camera. Ma?!.. speriamo bene, che dentro ci stanno pure tutte le medicine di papà e nu’ piezz e provola e salamino piccante”.

-”Mamma ma com’è il paese, il mare, avete visto i cantanti?”

-”Figlia mia, il paese e il mare non sono male, ma vuoi mettere con la costiera Amalfitana, Pozzuoli, Ischia e Capri, Surrient… Ciusy, non c’è paragone! Adesso non è che voglio fare la fedele ai paesi suoi, per forza! Ma è proprio un’altra cosa… che piemontesi e milanesi ca nu pozzon scenner a Napul oppure chiù giù, s’accontentano!!! La gente? Elegantissima, tutte pellicce (comm a mia), i Signur so’ proprio Signur!. O sai, tenen tutt quant o can…

… Apetta nu mument..Bussano, “Buona sera, a le mie valige, eh grazie tante, grazie tant, arrivederci, grazie tant!” Ho chiuso la porta, quello non se ne voleva più andare, eh? Come dici? Voleva la mancia? Pure lui? Mo esageriamo! Come dici? I cantanti? Siamo andati dove stanno loro, ma c’era una folla impossibile: giornalisti, guardie, vigili, ragazze ca strillavan… allora ho detto, torniamo domani.

Come?, dove sta papà? Ciusy, non ci crederai è da due ore che cerca di posteggiare la macchina. Eh si, certo che c’està o garage! Ma tuo padre quando ha visto le Mercedese, e tutte le altre macchinone (c’era pure Ferrari), ha fatto marcia indietro per la vergogna, ed è andato a cercare un posteggio per la nostra 128. Ma io ce l’avevo detto:”Prendi la macchina di tuo nipote, che ne ha tre e te l’ha offerta una!”, non ce stato niente da fare. Adesso e li che gira, chissà quando torna. Vabbè, Ciusy, salutami Alessandro. Ci sentiamo domani. Si, Si, ti faccio parlare con papà. Mi raccomando, mangiate e state bravi! Di a tuo fratello di non fare feste, che l’anno scorso mi ha fatto la rivoluzione francese, in quella cucina.

Si, figlia mia spendo un sacco di soldi di telefono! Ah no, c’è sta il trucco…. Tutte ste diavolerie.

Ciao ammò, piccerella e mamma toia, buona notte.

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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