UN ALTRO MAXI SEQUESTRO DI MARIJUANA ALBANESE
di Emanuele Lezzi______
Nei mesi precedenti di quest’ anno, erano state decine le operazioni del genere, in mare, o a terra, sulle nostre coste, con le stesse caratteristiche, nelle stesse modalità. Evidentemente la produzione è tanta, in Albania, e la domanda del ‘mercato’ salentino, elevata durante tutto l’ anno.
Inoltre, l’ approdo sulle nostre coste è gestito in maniera manageriale dalla Sacra Corona Unita.
Un giorno d’ affari vorticoso, in mano alla mafia, con tanti piccoli intermediari e gregari a scalare. Fino agli ‘utilizzatori finali’, il cui numero aumenta, anzi ché diminuire, e passa disinvoltamente a dosi più frequenti e più pesanti.
La marijuana, a torto considerata droga ‘leggera’, muove interessi stratosferici ed è sempre abbondante e facile da trovare.
Ma i ‘colpi’ inferti dalle forze dell’ ordine negli ultimi mesi, come detto, erano stati pesanti.
Poi, una stasi, che durava da alcuni settimane, dal 21 agosto, e poi da alcuni giorni, dal 2 ottobre, gli ultimi maxi sequestri nel Salento.
Ieri, all’ alba, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno arrestato un italiano ed un albanese a bordo di un autocarro con una tonnellata e mezzo di marijuana.
Una pattuglia ha notato un Fiat Iveco di rilevanti dimensioni, mentre usciva da una stradina del Parco Nazionale di Torre Guaceto, zona notoriamente protetta e quindi inaccessibile ai mezzi nonché frequente teatro di sbarchi di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania.
Il furgone, che fra l’altro riportava sul retro del cabinato la scritta “TRASLOCHI”, abbandonava frettolosamente la strada per immettersi sulla statale in direzione Bari.
La presenza del grosso mezzo, del tutto anomala e sospetta, ha indotto i militari ad eseguire un controllo.
Dopo un breve inseguimento l’autoveicolo, condotto da Marco Mastro, 40 anni, di Martina Franca, e con a bordo un giovane albanese, Sokol Nelaj, 32 anni, veniva raggiunto e fermato.
All’interno del vano di carico i militari rinvenivano numerosi involucri assicurati con nastro isolante e cellophane, contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, in tutto più di una tonnellata e mezza.
Il carico è stato sequestrato, e i due presunti corrieri arrestati e rinchiusi in carcere.
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