E FINALMENTE! IL SINDACO CARLO SALVEMINI SI SVEGLIA SU TAP! PRONTA UNA DELIBERA PER DIRE IL NO DELLA CITTA’ DI LECCE AL METANODOTTO DELLA SNAM

| 11 Ottobre 2017 | 1 Comment

(g.p.)______Sulla questione, aveva sofferto di amnesie, si era contraddetto, aveva ondeggiato. Beh, a dire il vero, il progetto di interconnessione Snam qualcun’ altro se l’ era perso proprio, ma adesso questo non importa. Importa invece che ci sono stati giorni di pressing asfissiante, si direbbe in gergo calcistico, da parte dei comitati e dei movimenti che si oppongo a Tap su alcune componenti della maggioranza di Carlo Salvemini, con un vero e proprio lavoro nemmeno di contro informazione, ma di informazione tout court, dal momento che ad alcuni proprio sfuggiva la reale dimensione della faccenda.

Il sindaco si è svegliato, deve aver sferzato i suoi, o quella parte dei suoi non sensibili, diciamo così, alle lusinghe della Tap e della Snam, ed ora è tutto nero su bianco. La delibera è pronta, in extremis, ma giusto in tempo utile; intanto si è pronunciata la competente commissione consiliare. Troverete tutto qui sotto nel comunicato stampa appena arrivato in redazione che riproduciamo integralmente.

Con lo stesso spazio e la stessa enfasi con cui nei giorni scorsi leccecronaca.it lo ha criticato, suscitando fra l’ altro tutta una serie di accese reazioni da parte dei nostri lettori ed amici, contrapposte, adesso diamo conto della contrarietà espressa da Carlo Salvemini.

Che succederà ora? “Qualora il Ministero decidesse di procedere comunque alla realizzazione dell’opera”...Ma, soprattutto, se anche gli altri Comuni coinvolti nello scenario apocalittico di distruzione di territorio che l’ opera comporta decidessero di adottare simili provvedimenti, specie riguardo all’ eventuale compensazione, cioè l’ “istituzione di specifiche misure di ristoro ambientale e paesaggistico”?

Beh, intanto una nuova bruttissima patata bollente, per il Governo Gentiloni – Renzi. Perché non possono più andare avanti a colpi di decreto, e questo nuove fronte esula dai pronunciamenti della magistratura, gli ultimi favorevoli a Tap.

Poi, a trattare con uno, un Comune e compensarlo, è un conto: ma trattare con decine di Comuni, e compensarli, è un’ altra storia.

Lecce è il più importante, e ora è anti Tap e anti Snam.

“Insomma, Carlo Salvemini potrebbe bloccare concretamente Snam e Tap, pensa un po’…Se lo volesse”, scrivevamo un mese fa, e alcuni amici e lettori ci hanno accusato di imprecisione. La frase è una esemplificazione giornalistica, è ovvio. Ma non è lontana dalla Verità, tutt’ altro. Adesso che il sindaco punta i piedi e si mette di traverso, il famoso ‘è solo un tubo’ di Matteo Renzi traballa, e rischia seriamente di ritorcesi (nel di)  in dietro di chi lo vuole costruire.______

Ecco il testo del comunicato stampa del Comune di Lecce:

La commissione urbanistica, riunitasi questa mattina, ha votato a maggioranza, confermando il parere urbanistico sfavorevole fatto proprio dalla proposta di delibera relativa alla compatibilità del metanodotto “Interconnessione TAP” che interessa il territorio del Comune di Lecce. La delibera approderà in consiglio comunale venerdì prossimo, per esprimere il parere alla Conferenza di Servizi promossa nei prossimi giorni a Roma dal Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Su oltre 55 chilometri di tracciato necessario a collegare l’approdo del metanodotto TAP a San Foca con Brindisi e che attraversa oltre a Melendugno, i comuni di Vernole, Castri’, Lizzanello, Surbo, San Pietro Vernotico e Torchiarolo, il territorio di Lecce risulta quello maggiormente interessato dall’attraversamento del metanodotto stesso, per complessivi 22 chilometri. Rispetto ai circa 2.200.000 metri quadri di suolo interessato dall’intero tracciato, circa 900 mila interessano Lecce.

“Oggi l’Amministrazione con questa delibera – dichiara l’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta – ricostruisce un iter lungo e complesso che riguarda un’opera che agisce in modo rilevante sul nostro territorio coinvolgendolo in tutto il suo versante orientale e incidendo nelle relazioni tra la città e la sua costa. In un lungo arco temporale che, a partire dal 2015, ha riguardato l’iter procedimentale del metanodotto, mai l’Amministrazione fino ad oggi ha ritenuto di dover esprimere osservazioni e pareri, nonostante ripetute trasmissioni del progetto. Una rinuncia grave al dovere che un’Amministrazione ha di esprimersi in merito ad un’opera di rilevante importanza e impatto. La parte del nostro territorio interessata dall’attraversamento del metanodotto SNAM è caratterizzata da un contesto ad alta valenza ambientale e paesaggistica. Nel nostro territorio è previsto l’espianto e reimpianto di 3.200 alberi d’ulivo nella fascia di 40 mt necessaria a realizzare il metanodotto; Come riscontrato dal parere contrario del MIBACT, il rischio, reale, di mancato attecchimento degli alberi reimpiantati inciderebbe con un forte depauperamento dell’identità consolidata del nostro paesaggio, in larga misura tipizzato a parco agricolo, mettendo a rischio l’equilibrio tra le numerose aree naturali presenti e le aree rurali olivetate”.

“Non possiamo accettare che un territorio già martoriato come il nostro – dichiara il presidente della Commissione Urbanistica, Massimo Fragola – venga vessato da ulteriori opere a forte impatto ambientale, soprattutto se imposte alla cittadinanza senza dialogo e confronto. Oggi ci troviamo a pagare le conseguenze dell’ignavia della precedente amministrazione comunale che ha agito da Ponzio Pilato rispetto alle richieste di parere giunte dal Ministero e al tempo stesso della giunta regionale Vendola che ha voluto fortemente l’opera: entrambe non sono state in grado di intervenire sulla vicenda”.

Qualora il Ministero decidesse di procedere comunque alla realizzazione dell’opera, nella proposta di delibera l’Amministrazione chiede l’istituzione di specifiche misure di ristoro ambientale e paesaggistico e l’istituzione di un tavolo tecnico collegiale, coordinato dalla Regione Puglia, con funzioni di controllo e monitoraggio di tutte le fasi successive alla Conferenza di Servizi che si terrà a Roma il prossimo 17 ottobre._______

RICERCA, APPROFONDIMENTO, DOCUMENTAZIONE nei nostri ultimi articoli sulla questione:

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/09/19/lecce-bene-comune-incalza-il-sindaco-di-lecce-sull-opposizione-al-gasdotto-tap-carlo-salvemini-cincischia-e-sostanzialmente-non-dice-la-verita-ecco-perche-in-base-a-quello-che-risulta-a-lecce/

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/09/19/ma-poi-in-realta-carlo-salvemini-si-smentisce-da-solo-basta-andare-a-trovare-quello-che-scriveva-sul-suo-blog-in-campagna-elettorale/

‘RENZI A LECCE PRONUNCIA L’ EPITAFFIO ALLA DEMOCRAZIA’

“Ennesimo attentato all’ambiente perpetrato da Tap”

Category: Cronaca, Politica

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  1. Lecce Bene Comune - tramite mail ha detto:

    Accogliamo con soddisfazione la relazione con cui l’assessore Miglietta ufficializza il parere negativo del Comune di Lecce sull’interconnessione TAP-SNAM.

    Come è noto la nostra contrarietà al progetto è totale e, da ultimo, messa nero su bianco nel documento consegnato qualche tempo fa al sindaco, alla giunta e ai consiglieri, contenente le nostre priorità. Per cui non possiamo che accogliere favorevolmente questa decisione. Una decisione che prende atto di un dato evidente: anche il progetto di interconnessione con la rete SNAM è incompatibile con la natura dei luoghi e, dal punto di vista amministrativo, con la destinazione prevista dalla vigente pianificazione del territorio, in assenza fino ad oggi di varianti alla stessa.

    Qualche perplessità desta la seconda parte della relazione, ma si tratta di perplessità non direttamente, o esclusivamente, imputabili alla posizione del Comune di Lecce, trattandosi di un approccio globale.
    Troverà sempre la nostra contrarietà l’idea che si possa comprare la compatibilità ambientale e paesaggistica con un maggior esborso di soldi, ma si tratta di un approccio che purtroppo anche i grandi accordi internazionali sul clima hanno adottato. Opporsi a questa idea richiede una battaglia culturale complessiva, da giocarsi su scenari molto più ampi di quello locale.
    D’altronde, rimanendo sul piano del più stretto pragmatismo, comprendiamo che anche l’aumento dei costi, già oggi considerevolmente lievitati rispetto ai progetti originari, possa rappresentare un ostacolo sulla strada della realizzazione di un’opera criminale come la TAP. Una strada che il nostro governo nazionale, invece, continua a spianare calpestando all’inverosimile le regole, quando non riscrivendole a piacimento.

    Siamo contenti di constatare che nonostante il sindaco avesse dichiarato, durante l’incontro con Lecce Bene Comune, l’impossibilità ad agire contro un progetto per il quale riteneva già preclusa ogni ogni possibilità di intervento, l’amministrazione abbia potuto trovare spazi di manovra per operare. Seguiremo sempre con attenzione l’operato del governo cittadino, pronti a richiamare la giusta attenzione sui temi che riteniamo di prioritario interesse per la città.

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