DUE ARRESTI FRA I MANIFESTANTI ANTIFASCISTI CHE PESTARONO A SANGUE UN CARABINIERE DI 50 ANNI

| 16 Febbraio 2018 | 0 Comments

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Due arrestati, perché ritenuti proprio i responsabili diretti del ferimento, a Pavia e a Torino, nelle ultime ore , per i disordini di sabato scorso a Piacenza, dove i manifestanti antifascisti hanno mandato in ospedale un padre di famiglia reo di indossare una divisa.

Questi giovani sono in buona parte figli della buona borghesia italiota che giocano ai rivoluzionari, con la copertura del governo,  e sono solo degli utili idioti al servizio dell’alta finanza del sistema bancario che sorregge il nostro sistema.
Usano slogan che già non avevano senso quando li urlavano i loro padri,  l’antifascismo come giustificazione a tutte le loro malefatte.
L’antifascismo è stato utilizzato per giustificare le ruberie dei partiti durante la prima repubblica, e oggi lo si usa come effetto speciale per spostare l’attenzione dai problemi reali.
Ovviamente i partiti di sinistra, una volta avevano come braccio armato, l’estrema sinistra che veniva utilizzata per aggredire e zittire gli avversari, oggi a svolgere questo compito sono chiamati a farli i compagni  Centri sociali.
Per cui caro Renzi se questo è il vostro antifascismo, allora io sono anti-antifascista.

Con la scusa dell’Antifascismo si mettono a ferro e fuoco le città. Si aggrediscono gli avversari politici e giornalisti si mandano in ospedale uomini delle forze dell’ordine. Poi sempre in nome dell’Antifascismo arrivano le giustificazioni dei partiti della sinistra e dei giornali,  sopratutto dalla Rai, da anni ormai in mano alla sinistra. Ovviamente i più si domandano perché mai il Ministro degli Interni Minniti autorizza manifestazioni che si sa già come andranno a finire.
Del resto se Renzi va in televisione a dire che chi  non manifesta l’antifascismo non è degno della democrazia, dimenticandosi di prendere le distanze da quell’obbrobrio che è stato e che ancora è il comunismo, ben si comprende il clima di omertà e le coperture di cui godono quei delinquenti che si definiscono antifascisti  che sfasciano e aggrediscono impunemente.
Quello che però è successo a Piacenza durante il corteo antifascista, degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine al corteo antifascista di Piacenza non è più tollerabile, e tutte le forze politiche hanno dichiarato sdegno per la bestiale aggressione del carabiniere.
Sarà perché siamo in campagna elettorale?
Intanto undici degli aggressori sono stati individuati, tra questi anche uno di nazionalità egiziana. Di idioti e di violenti non bastano quelli che abbiamo in casa dobbiamo importarne di nuovi.
Ed ecco alcune dichiarazioni delle forze politiche.

“Nel giorno del ricordo dei martiri delle foibe, un centinaio di sfigati manifesta a Piacenza a difesa della democrazia. I veri dittatori sono loro che conoscono solo la democrazia a senso unico. Tutti figli di papà che, non avendo nemmeno il coraggio delle loro azioni, si presentano sempre a volto coperto caricando e picchiando poliziotti in servizio. Siete solo dei codardi, andate a lavorare!”. Così il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan commenta il comportamento dei manifestanti della protesta di oggi pomeriggio nelle vie del centro.

“E’ semplicemente vergognoso che per il secondo sabato consecutivo sui quattro in cui è possibile effettuare campagna elettorale, una banda dell’ultrasinistra impedisca ad altri di manifestare Oggi siamo stati impediti di potere distribuire materiale propagandistico del centrodestra per lasciare il passo a una banda di teppisti dell’ultrasinistra che si è scatenata contro la polizia‎ in modo delinquenziale. Quanto accaduto dimostra chiaramente che mentre le forze dell’ordine devono subire le violenze di delinquenti professionali, famiglie e bambini si sono visti rovinata la tradizionale vasca in centro. Adesso è ora di dire basta: non è possibile che ai cittadini per bene sia impedito di potere vivere tranquillamente ed eredi malsani di quel malsano sessantotto facciano quello che vogliono, violando ogni norma di legge. Ci pensino i piacentini il 4 marzo a fare piazza pulita dei teppisti rossi e dei cialtroni che li proteggono”. Così Tommaso Foti di Fratelli d’Italia.

Duro anche il PD: “Gli incidenti di oggi pomeriggio sono di inaudita gravità, hanno colpito una città tranquilla costringendo persone inermi come mamme con bambini e anziani a mettersi al riparo terrorizzati da quanto stava succedendo. . Quello che si temeva è purtroppo successo. Le dichiarazioni violente di alcuni esponenti dei movimenti antidemocratici dei giorni scorsi sisono trasformate in una violenza reale. Il Pd condanna chi  ha voluto trasformare un’occasione di testimonianza per la democrazia è l’antifascismo in una bagarre dove è impossibile distinguere le differenze tra estremismi. Di qualunque colore ci voglia fregiare la violenza è sempre un attacco alla democrazia, alla libertà e alla nostra Cosituzione. A maggior ragione ci riconosciamo nell’iniziativa pacifica e ordinata che si è svolta al mattino grazie ad ANPI e alla quale abbiamo aderito insieme alle molte altre organizzazioni e associazioni come i sindacati confederali Cgil, CISL e Uil e i partigiani cristiani. Il nostro plauso e la nostra solidarietà va alle forze dell’ordine impegnate a contenere i violenti, in particolare a chi, nell’esercizio della sua funzione come anche i giornalisti, è rimasto vittima di pestaggio. La violenza ha una sola matrice, quella contraria alla democrazia, un solo sentimento quello della paura, una sola conseguenza quella di restringere la libertà di ognuno di noi.”

“Si definiscono antifascisti, ma non rispettano la liberà di pensiero altrui e ogni volta che si muovono mettono a ferro e fuoco le città. E’ successo anche oggi a Piacenza e, purtroppo, un poliziotto è rimasto ferito e un giornalista è stato colpito da un sasso. A loro la mia solidarietà. Il centro città è nel caos e blindato e ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti. Serve una risposta dura da parte delle istituzioni: chi si rende responsabili di gesti violenti deve essere punito severamente. Vorrei, infine, ricordare agli antifascisti che il loro modo di fare ricorda in tutto e per tutto quello di chi nega la libertà altrui e, in fondo in fondo, i veri fascisti sono loro che danneggiano città e feriscono persone. Li invito perciò a trovare un modo migliore per occupare il proprio tempo”. Così Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio plurinominale di Piacenza Parma Reggio Emilia commenta gli scontri avvenuti a Piacenza.

“Le immagini di un carabiniere, un lavoratore, a terra e malmenato in modo violento da persone a volto coperto sono immagini che non avremmo mai voluto vedere in una manifestazione antifascista. La pratica della piazza andata in scena nel pomeriggio di oggi a Piacenza è una pratica che condanniamo. Tante persone hanno manifestato al mattino e al pomeriggio contro ogni fascismo, in modo sereno e colorato. Ma cercare lo scontro con le forze dell’ordine è parso un inutile esercizio di violenza che depaupera il messaggio costituzionale e antifascista”, così in una nota Liberi e Uguali Piacenza sul corteo antifascista del pomeriggio in città in cui si sono registrati problemi di ordine pubblico.

“E’ triste che una manifestazione antifascista venga oscurata dalle azioni di pochi violenti che se la sono presa con le forze dell’ordine che, lo ricordiamo, fino a quel momento avevano consentito lo svolgimento di una manifestazione pacifica, colorata e serena. Condanniamo le violenze, da qualsiasi parte esse provengano, soprattutto quando condotte da una minoranza che con la sua pratica di piazza rischia di oscurare il messaggio di pace e tolleranza che è intrinseco nell’antifascismo e nelle manifestazioni di ieri a Piacenza”. Così, in una nota, la Cgil di Piacenza interviene sulla manifestazione del pomeriggio di ieri a Piacenza. “Rimane ferma la risposta che ha saputo portare la grande manifestazione della mattina sui temi dell’antifascismo. Ringraziamo tutti i cittadini che hanno scelto di scendere in piazza pacificamente – conclude la nota – e sottolineiamo che i problemi portati alla ribalta con le manifestazioni di oggi a Piacenza rimangono ancora del tutto aperti”.

La Cisl di Parma Piacenza ripudia ogni forma di violenza ed è proprio in nome di valori quali il rispetto, la non violenza, la solidarietà che pacificamente è scesa in piazza in mattinata, insieme alle tante forze democratiche che hanno dato vita ad un partecipato e civile corteo, conclusosi con la visita al Prefetto.
Il corteo del pomeriggio, a cui la Cisl non ha aderito, e a cui hanno sicuramente partecipato anche persone mosse da un sincero spirito di opposizione pacifica alle varie forme di fascismo, è però stato ammalorato da agitatori di professione che devono essere perseguiti e assicurati alla giustizia.
La Cisl di Parma Piacenza esprime piena solidarietà alle forze dell’ordine e alla prefettura che hanno fatto di tutto, a rischio della propria l’incolumità personale, per garantire a tutti il diritto di manifestare pacificamente, subendo la violenza di pochi criminali che si sono accaniti con lavoratori a cui va la totale vicinanza e la riconoscenza del sindacato.

«Anche noi auspichiamo la rivoluzione, ma quella del buon senso. Non quella dei centri sociali fatta di sassi e bottiglie lanciate, spranghe, carabinieri pestati e centri storici messi a ferro e fuoco. E per fortuna che alla manifestazione “antifascista” della sinistra hanno partecipato quelli che si riempiono la bocca di parole come pace, integrazione e condivisione, pronti a insegnare agli altri che cos’è la democrazia». E’ il commento di Elena Murelli, candidata della Lega per la Camera, nel listino al collegio Piacenza-Parma-Reggio e di Pietro Pisani, candidato al Senato all’uninominale. Murelli interviene dopo i disordini avvenuti a Piacenza, dove almeno tre fra carabinieri e agenti di polizia sono rimasti feriti. «La solidarietà va subito a chi è rimasto vittima di queste manifestazioni incivili – ha affermato Murelli – alle forze dell’ordine che vanno in piazza, rischiando, proprio per difendere la democrazia. Che non è la stessa di cui parlano i centri sociali. Un sabato tranquillo è stato negato ai piacentini». La Lega «chiede che i centri storici – incalza Pisani – non vengano più concessi per le manifestazioni di gruppi chiaramente estremisti». Inoltre, dicono i candidati del Carroccio, andrà chiarito come mai quel gruppo di violenti sia riuscito ad accedere in una zona dove non sarebbe dovuto passare.

«Oggi è stata scritta una pagina vergognosa della storia piacentina». Pietro Pisani, candidato piacentino al Senato per la Lega Nord alle prossime Politiche del 4 marzo, è durissimo nel commentare i fatti che oggi hanno visto il centro di Piacenza teatro di scontri violenti tra alcuni manifestanti “antifascisti” e forze dell’ordine. «La città è stata teatro di episodi di violenza inqualificabile durante un corteo “antifascista” – prosegue Pisani – Violenza di cui le forze dell’ordine sono rimaste vittima, con un carabiniere finito in ospedale». E ancora: «E’ Vergognoso. Soprattutto perché oggi è la Giornata del Ricordo in onore delle migliaia di italiani massacrati nel ’43 dal maresciallo comunista Tito e tutti, indistintamente, avrebbero dovuto raccogliersi a commemorare i nostri connazionali morti nelle foibe. I veri colpevoli di oggi sono coloro che hanno chiamato da fuori città i violenti che si sono resi protagonisti di fatti che faranno discutere ancora a lungo». Al candidato Pisani si unisce Davide Garilli, consigliere comunale di Piacenza e coordinatore dei Giovani Padani: «E’ vergognoso che proprio il 10 febbraio decine di delinquenti abbiano messo a soqquadro il centro storico dimostrando tutto il loro “pacifismo” e la loro “democrazia” attraverso episodi di una violenza inaudita. Al carabiniere pestato in via Sant’Antonino va tutta la nostra solidarietà così come al giornalista ferito da un sampietrino in faccia e anch’egli ricoverato». Garilli rincara la dose: «Altrettanto vergognosa è la partecipazione a un corteo del genere da parte di una figura istituzionale come Luigi Rabuffi (consigliere comunale di Piacenza in Comune, ndr)». «Coloro che si proclamano antifascisti – conclude Garilli – sono i primi a reincarnarsi in ciò che vorrebbero cancellare».

“Adesso i Piacentini hanno un motivo in più per votare la nostra lista. Quello che è successo in centro storico a Piacenza ha un solo responsabile il Ministro dell’Interno Minniti, e chi ha autorizzato in piena campagna elettorale , nel giro di pochi giorni tre manifestazioni targate sinistra. Eravamo presenti oggi pomeriggio con un nostro striscione e un banchetto in largo Battisti. Commemoravamo le migliaia di nostri connazionali vittime delle foibe ,non solo fascisti e avversari politici , donne bambini, persone anziane, tutti coloro che decisero di opporsi ai partigiani comunisti e slavi di Tito. Il massacro delle popolazioni italiane avvenne con la complicità dei comunisti Italiani e di Togliatti. La sinistra tutta utilizza ancora l’antifascismo come arma violenta contro il popolo italiano avendo la certezza dell’imminente sconfitta elettorale. Nulla è stato fatto dagli esponenti del PD locale per fermare le violenze di oggi, salvo poi versare lacrime di coccodrillo ad accadimenti avvenuti. Vedere fuggire terrorizzate mamme e bambini è uno spettacolo al quale non vogliamo più assistere” scrive Forza Nuova.

“È una violenza inaudita e che va fermamente condannata quella compiuta oggi a Piacenza. Un corteo a volto coperto e armato di sanpietrini che ha aggredito gli agenti delle forze dell’ordine in servizio impegnati a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in città. Immagini sconcertanti che impongono una risposta ferma e inequivoca: noi saremo sempre con i nostri Agenti, quotidianamente impegnati nella difesa dei cittadini perbene. Esprimiamo vicinanza e solidarietà anche al consigliere comunale di Forza Italia Mauro Saccardi, colpevole solo di essersi affacciato davanti al suo negozio per controllare cosa stava accadendo e soggetto ad insulti che hanno sfiorato anche in questo caso l’aggressione fisica. Dove sono finite tutte quelle anime belle che si indignano di fronte ad ogni tipo di violenza, ma si dimenticano di farlo quando sono i loro nipotini a compierle? Ci impegnamo Come Forza Italia a presentare, non appena insediato il prossimo parlamento, una legge che tuteli i nostri agenti quando si trovano a dover fronteggiare atti eversivi ed ignobili come questi. La difesa delle Forze dell’Ordine è la difesa di tutti noi e delle Istituzioni che essi servono e onorano con dedizione quotidiana. Auspichiamo una immediata risposta della magistratura che identifichi immediatamente i colpevoli di questo scempio e proceda a condanne esemplari”. Lo dichiarano per Forza Italia la senatrice Anna Maria Bernini, il capogruppo in consiglio regionale Galeazzo Bignami, Fabio Callori, vice coordinatore regionale, e Jonathan Papamarenghi coord provinciale Piacenza.

“Condanniamo fermamente quanto accaduto a margine della manifestazione di ieri pomeriggio. Dopo il partecipato e ordinato corteo della mattina al quale abbiamo convintamente aderito, abbiamo assistito a quanto nessuno di noi avrebbe voluto. Coloro che ieri hanno usato violenza, non siano definiti antifascisti. Non solo hanno tradito i valori di tolleranza, di pace e di giustizia che la resistenza e l’antifascismo odierno ci trasmettono. Ma hanno anche ferito Piacenza, città medaglia d’oro al valor militare nella lotta contro i fascismi, tutti i piacentini e i tanti manifestanti che fino a quel momento avevano sfilato in modo ordinato e colorito. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a tanta violenza. Una decina di delinquenti che si accanisce contro un solo uomo a terra e scaglia pietre ai giornalisti, rappresenta null’altro che una minoranza vigliacca e vile che va condannata senza se e senza ma. Esprimiamo la nostra solidarietà ai feriti e il nostro apprezzamento per il lavoro congiunto delle forze dell’ordine che hanno garantito per tutta la giornata lo svolgimento di tutte le manifestazioni in programma senza mai alimentare inutili tensioni, come peraltro che ci avevano assicurato il Prefetto e il Questore. La violenza di pochi delinquenti non oscuri la bella giornata di partecipazione nel nome dell’antifascismo. Non possiamo lasciare spazio a chi utilizza la violenza per affermare alcunché. Gli incidenti di ieri, le violenze gratuite, i linguaggi virulenti utilizzati da taluni sui social network, oggi più che mai ci fanno capire quanto sia necessario consolidare l’impegno civile di tutte le forze democratiche di questo paese”. Così Alessandro Fornasari, Arci Piacenza, e Antonella Liotti, Libera Piacenza.

“In merito agli episodi che si sono verificati durante la manifestazione di ieri pomeriggio, come rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle , condanniamo fermamente gli autori di tali inqualificabili comportamenti , ed esprimiamo piena solidarietà ai tutori dell’ordine pubblico coinvolti , ringraziandoli ancora una volta per il loro lavoro. Come consiglieri comunali , e come cittadini , siamo a favore di una politica fatta di confronto , anche aspro ,ma nel pieno rispetto delle regole e della democrazia. Chi invece, nascondendosi dietro ad un colore politico , quale che sia , si rende protagonista di episodi come quello di ieri , merita di essere quanto prima individuato e successivamente condannato” commentano invece Sergio Dagnino e Andrea Pugni, consiglieri comunali del M5S.

“Ieri, a Macerata come a Piacenza e in diverse altre città italiane, è stata una importante e bella giornata di mobilitazione antifascista. Pensavamo e pensiamo che organizzazioni neofasciste e neonaziste come Casa Pound non debbano avere alcuna agibilità e che debbano essere sconfitti quei meccanismi e quelle politiche – basati sulla distruzione dei diritti e dello stato sociale – che fanno da sponda a quei politici e quei partiti che alimentano l’ideologia della lotta tra poveri e la criminalizzazione degli stranieri. La logica di esaltazione dello scontro con le forze dell’ordine, che ha caratterizzato un paio di momenti della manifestazione pomeridiana di Piacenza e alcuni manifestanti, non è certo la nostra: pensiamo che il terreno su cui cui contrastare e poter sconfiggere efficacemente approcci repressivi, i rigurgiti e la legittimazione “democratica” dei neofascisti sia quello del conflitto sociale, delle lotte, delle pratiche sociali e politiche. Non certo quello “fisico”, che finisce per essere dannoso, caricaturale e per creare una barriera tra chi lo pratica e chi si sente altrettanto antifascista.
Sottolineiamo anche come la stessa manifestazione di sabato pomeriggio sia stata una manifestazione partecipata, che ha aggregato numerose organizzazioni e tante e tanti antifascisti. Ridurre la manifestazione pomeridiana a un pomeriggio in cui Piacenza sarebbe stata messa “a ferro e a fuoco” significa fare un piacere ai fascisti. Lavoriamo e lavoreremo per la prosecuzione della massima mobilitazione contro i fascisti e perché sia la più efficace possibile” così invece commenta il movimento Potere al Popolo.

«Un brutale pestaggio che indigna perché i carabinieri erano in servizio per impedire la deriva di una manifestazione antifascista organizzata per protestare contro la recente apertura di una sede di CasaPound a Piacenza». Prende posizione Andrea Pasini, segretario regionale UDC, Capolista alla Camera dei Deputati nel collegio di Reggio, Parma e Piacenza con “Noi con l’Italia – UDC”. Un’aggressione di codardi in quanto i presunti difensori della Costituzione e della Resistenza, hanno prima isolato e poi colpito il militare con bastoni e sassi a viso coperto. Altri quattro carabinieri sono rimasti gravemente feriti. Ennesimo esempio del caos e del degrado provocato dal malgoverno del Pd, che permette a gruppi, che fanno riferimento allo squadrismo rosso, di generare violenza nelle nostre città con la sedicente copertina fumogena di un antifascismo oramai anacronistico e strumentale. Piena solidarietà alle forze dell’ordine – continua Pasini – che i ministri Minniti e Pinotti hanno spesso rimproverato di utilizzare maniere troppo sproporzionate contro pacifici dimostranti. Ma non c’è nulla di pacifico in persone che decidono di organizzare iniziative allo scopo di scatenare furia omicida e vandalismo gratuito. Una situazione, che ha offeso Piacenza, una città che respinge ogni forma di violenza e si contraddistingue per un clima di generale sicurezza. La sicurezza che resta l’emergenza numero uno del paese – conclude Pasini – perché la sinistra ha definito tale questione, una percezione e non un problema. Occorre potenziare organici, mezzi, risorse di polizia e carabinieri, oltre che dare finalmente certezza alla pena, affinché i cittadini recuperino fiducia nelle istituzioni, che hanno il dovere di garantire ordine e legalità. Una missione impossibile per un Pd buonista ad oltranza e irresponsabile nei confronti dei rigurgiti della piazza».

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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